Phillip Island Superbike: Checa domina la seconda giornata
Il caldo sole dei giorni scorsi ha lasciato il posto ad un cielo scuro e denso di nuvole e ad una pioggia caduta solo a tratti, ma che ha reso umido e infido il tracciato di Phillip Island. Dopo aver atteso invano che la situazione cambiasse i piloti hanno iniziato a scendere in pista per verificare gli assetti rain, anche se la pista non è mai stata completamente bagnata. Con una temperatura esterna di 19° ed un asfalto di 26°, il pilota che ha girato di più è stato Checa che ha chiuso in testa questa sessione interlocutoria.
Carlos è stato autore del miglior crono in 1’32”777. Lo spagnolo questa mattina è apparso sorridente e moderatamente soddisfatto del lavoro svolto nella giornata di ieri, ma avrebbe certamente preferito una pista asciutta per proseguire nello sviluppo della sua Panigale. Secondo posto per Melandri che però è purtroppo sempre alle prese con la sua dolorante spalla destra. In attesa di rientrare in Italia per sottoporsi alle cure del dott. Porcellini, che lo ha già operato per ben tre volte alla stessa spalla, e di sapere se dovrà sottoporsi ad un quarto intervento, che potrebbe sistemare definitivamente i problemi al complesso capsulo-labrale della sua malandata spalla, Marco stringe i denti e cercherà di ottenere il massimo dalle due gare di domenica.
Quando la pista è umida Guintoli è sempre nelle prime posizioni e lo ha confermato anche questa mattina con il suo terzo posto. Rea è quarto e precede Baz ed il compagno di squadra Haslam. Il figlio di Ron “Rocket” sembra un altro rispetto alla triste persona che si aggirava lo scorso anno nei box BMW e anche il fatto che sua moglie aspetti un secondo figlio, ha certamente contribuito a fargli tornare il sorriso. Settimo posto per la wild card Stauffer davanti a Davies e Giugliano. Parlando degli altri italiani troviamo Clementi all’undicesimo posto davanti a Fabrizio. Il pilota del team Red Devils è stato tra i primi a scendere in pista, ma si è poi dovuto fermare al box per risolvere un problema tecnico che lo aveva ostacolato anche lo scorso anno. Chiudono la classifica Iannuzzo e lo svedese del team Pedercini Alex Lundh. Non sono scesi in pista Sandi, Camier e Laverty, oltre agli infortunati Badovini e Sykes. Max Neukirchner è stato dimesso dall’ospedale in quanto gli esami non hanno rilevato nessun problema e quindi si presume possa essere regolarmente al via delle prove di venerdì.
Pomeriggio: Checa da record!
Nel pomeriggio la seconda ed ultima sessione di prove iniziava regolarmente alla 13,30 con pista asciutta e con le stesse temperature della mattina. Tutti i piloti scendevano in pista ad eccezione di Neukirchner e finalmente si rivedeva in sella alla sua Panigale anche Ayrton Badovini anche se solo per otto giri. Il pilota del team Alstare Ducati è ancora dolorante per un ematoma al fegato, ma è sicuro di correre nel weekend e fiducioso di poter far bene. Chi ha già fatto molto bene è senza dubbio il suo compagno di squadra Carlos Checa che ha stabilito il miglior tempo di questi test con il crono di 1’31”059. Una prestazione eccezionale quanto inattesa anche da parte del team di Battà che ora guarda ovviamente con molta fiducia alle prime due gare della stagione. Checa (ascolta l'intervista) ha ammesso che il lavoro da fare è ancora molto, ma l’aver concluso in testa questa due giorni di prove servirà a cancellare molti dei dubbi che erano sorti sul progetto Panigale che invece sembra già in grado di essere vincente. Alle spalle di Checa si piazza Melandri che quando la spalla glielo consente dimostra di essere estremamente competitivo. Se la spalla è il problema di Marco, il radio del braccio sinistro è quello di Sykes, che ha fatto segnare il terzo miglior tempo e si è detto ottimista per le gare di domenica, deciso a puntare alla vittoria.
Continua a stupire Michel Fabrizio, quarto e ancora primo dei piloti Aprilia. Il pilota del team Red Devils ha mostrato anche un buon paso di gara ed attende con ansia che arrivi venerdì per confermare quanto di buono ha fatto vedere in questi due giorni. Rea ed Haslam concludono rispettivamente al quinto e sesto posto ma hanno mostrato quanto sia migliorata la loro CBR1000RR con la quale puntano molto in alto. Davide Giugliano è settimo ma la sua prestazione viene avvalorata da una condizione fisica molto precaria dovuta ad un virus che lo ha colpito in tarda mattinata, con dolori di stomaco e febbre alta. La Clinica Mobile ha fatto il miracolo ed al resto ci ha pensato la determinazione di Davide che stretto i denti per 25 giri.
Leggermente sottotono i due piloti ufficiali Aprilia Guintoli e Laverty che hanno concluso all’ottavo e nono posto, ma più che al tempo sul giro i due hanno pensato a sistemare le loro moto in funzione delle gare. Camier non conferma il suo primo posto di ieri, ma termina a soli sette decimi da Checa, seguito dal suo compagno di squadra, il debuttante Cluzel. Davies, animale da gara più che da prova, è solo dodicesimo davanti alle due wild card australiane Allerton e Stauffer. Baz dopo la caduta nelle prove libere del 14 ha deciso, assieme al suo team, di non prendere rischi ed è quindicesimo davanti ai tre italiani Iannuzzo, Sandi e Clementi. Penultima posizione per Lundh che non saliva in moto dalla gara Superbike (con caduta) di Magny Cours dello scorso anno. Ultimo ma felice Ayrton Badovini che ha percorso solo otto giri per verificare il suo stato di salute.
I tempi di oggi:
Carlos Checa (Team Ducati Alstare) Ducati Panigale 1199 1'31.059
Marco Melandri (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 1'31.237
Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 1'31.261
Michel Fabrizio (Red Devils Roma) Aprilia RSV4 Factory 1'31.350
Jonathan Rea (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 1'31.356
Leon Haslam (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 1'31.549
Davide Giugliano (Althea Racing) Aprilia RSV4 Factory 1'31.640
Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 1'31.658
Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 1'31.712
Leon Camier (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 1'31.814
Jules Cluzel (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 1'32.044
Chaz Davies (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 1'32.102
len Allerton (Next Gen Motorsports) BMW S1000 RR 1'32.159
Jamie Stauffer (Team Honda Racing) Honda CBR1000RR 1'32.255
Loris Baz (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 1'32.625
Vittorio Iannuzzo (Grillini Dentalmatic SBK) BMW S1000 RR 1'32.880
Federico Sandi (Pedercini Team) Kawasaki ZX-10R 1'32.964
Ivan Clementi (HTM Racing) BMW S1000 RR 1'33.293
Alexander Lundh (Pedercini Team) Kawasaki ZX-10R 1'33.447
Ayrton Badovini (Team Ducati Alstare) Ducati Panigale 1199 1'33.686
Da venerdì le gare
Si chiudono le prove e si aprono le gare. Da venerdì le posizioni in classifica non saranno solo indicative, ma serviranno ad assegnare posizioni sulla griglia e sul podio.
La Panigale e Checa balzano sotto i riflettori, smentendo chi non credeva nel nuovo progetto della 1199. Battà e la sua squadra possono contare su un Checa in forma smagliante, esaltato da questa nuova grande sfida. Dopo aver vinto un mondiale con un team privato, ora Carlos cercherà di portare alla vittoria un progetto ed una moto completamente nuovi. Melandri e Sykes, i favoriti della vigilia, restano tali anche se con qualche acciacco, che probabilmente scomparirà con lo spegnersi del semaforo rosso.
I due privati Aprilia, Giugliano e Fabrizio faranno di tutto per stupire e per stare davanti agli ufficiali che in questi test non hanno brillato. Attenzione a Rea e Haslam che hanno lavorato molto bene in questi due giorni e puntano alle prime posizioni. Camier , protagonista della prima giornata, oggi è apparso un poco in ombra, ma sia lui che il suo giovane compagno di squadra Jules Cluzel, hanno concluso a meno di un secondo dal tempone di Checa. E non dimentichiamoci di Davies che sino ad ora ha viaggiato a luci spente, ma in gara potrebbe stupire molti.
Aspettiamoci un weekend di fuoco, con una decina di piloti in grado di lottare per la vittoria. Uno spettacolo da non perdere. Questa è la Superbike!
piega
buon forum , roby.
roby
In questo caso mi sembra di aver sottointeso che se tu il motociclismo lo intendi così ( e parlo sempre dei tuoi scritti moltplici ) o lo svicolare, voltando frittate , attaccando per il non rispetto o altre ciacole mai pregne di motociclismo vero e fatto, non sei un mio intelocutore valido ed era sotto inteso in questo caso che non ti avrei più risposto e ribatutto.