gp del portogallo

SBK. Sykes vince gara 1 a Portimao

- Sykes va in testa alla fine del quarto giro e vince davanti a Guintoli e Baz. Quarto Melandri e settimo Giugliano. Salom primo delle EVO in volata su Barrier | C. Baldi, Portimao
SBK. Sykes vince gara 1 a Portimao

Sono bastati quattro giri a Sykes per superare prima Melandri e poi Rea, che era partito fortissimo ed era in testa alla gara. Nei giri seguenti l’inglese della Kawasaki ha iniziato ad incrementare il suo vantaggio sul gruppo degli inseguitori, che gli hanno reso il compito più facile, battagliando tra loro e perdendo ovviamente decimi preziosi. Solo la pioggia avrebbe potuto fermare il campione del mondo 2013, ma l’acqua ha fatto solo una timida apparizione che ha rallentato Sykes per qualche giro, ma senza infastidirlo più di tanto. Con Tom a fare da battistrada, alle sue spalle si è formato un gruppo di cinque piloti. Inizialmente sembrava che Melandri potesse tenere il passo di Sykes, ma l’illusione nel box Aprilia è durata poco, perché tra il quinto e l’ottavo giro il vantaggio del lader del mondiale è salito al ritmo di un secondo al giro, mettendo in chiaro che la corsa aveva ormai trovato il suo padrone.

Sylvain Guintoli
Sylvain Guintoli


Nella lotta per la seconda piazza alla fine ha avuto la meglio Guintoli che ha preceduto Baz. Non è salito sul podio Melandri che non è riuscito a tenere la scia del giovane francese e, con Rea ormai troppo lontano per impensierirlo, l’italiano dell’Aprilia si è dovuto accontentare della quarta posizione. Avrebbero potuto lottare per il podio anche Davies e Haslam, ma quest’ultimo nel corso del dodicesimo giro è scivolato, trascinando nella ghiaia anche l’inglese della Ducati. Haslam è risalito in sella per chiudere undicesimo, mentre Chaz è tornato al suo box per uscirne solo a due giri dalla fine e chiudere diciottesimo. Lowes Giugliano e Laverty hanno animato gli ultimi giri, superandosi di continuo per poi chiudere nell’ordine, dal sesto all’ottavo posto. Bello anche il duello, durato tutta la gara, per la leadership della EVO tra Salom e Barrier, con lo spagnolo che ha avuto la meglio sul filo di lana, uscendo più forte dal lungo curvone prima del traguardo.

Le due Bimota di Badovini e Iddon si sarebbero classificate al dodicesimo ed al tredicesimo posto se non fossero state escluse per la mancata omologazione delle loro BB3. Il dodicesimo posto è quindi andato a Guarnoni che ha preceduto Canepa, che ha perso tre posizioni nei quattro giri finali. Buona la prestazione di Russo che dopo una partenza a cannone dalla settima fila che lo ha portato al quindicesimo posto al termine del primo giro, ha chiuso quattordicesimo proprio davanti al suo compagno di squadra nel team Pedercini, Alessandro Andreozzi. Non prendono punti Yates, Ritzmayer ed il già citato Davies, mentre non hanno tagliato il traguardo Staring, Sebestyen, Morais e Foret per problemi tecnici, mentre Elias è scivolato nel corso del quinto giro. Sino ad ora per lui un weekend da dimenticare.

Corti non ha preso il via in quanto è stato dichiarato "unfit" dal Medico della FIM a causa della caduta di ieri nella quale aveva perso conoscenza. Il pilota della MV è dolorante ma non ha subito fratture e sta bene. E' stato comunque tenuto a riposo a scopo precauzionale.


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  • Stiducatti
    Stiducatti, Corsico (MI)

    Davies e la Panigale

    una grande performance su questa pista frenata nel suo momento più bello dalla caduta. Io ancora non so come si faccia a dire che la 1199 abbia una pessima ciclistica col motore portante.
    E' evidente su questo circuito ancora di più che in altri che la Panigale ha notevoli vantaggi sul misto, dove curva molto più stretta sul cordolo delle concorrenti, e prende paga nell'ultimo curvone in accelerazione e sul rettilineo.

    Grande ciclistica, motore bicilindrico ormai in grave difficoltà nei confronti degli elettronicizzati 4 cilindri.

    Comunque ieri avevano inquadrato la moto scarenata e davanti non è come l'anno scorso.
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