Massimo Roccoli e Davide Stirpe, otto titoli italiani in due e tutti nella categoria Supersport, proprio quella che quest’anno, sia a livello mondiale che italiano, è stata completamente rivoluzionata da un nuovo regolamento che consente l’ingresso di moto di cilindrate diverse. Nel CIV correranno tutte insieme, ma in due categorie distinte: in una le “vecchie” 600 quattro cilindri, nell’altra le “new generation”, vale a dire le 600 ma in configurazione mondiale, le 800 a tre cilindri (MV F3 800 e Triumph 765) e 955 a due cilindri (Ducati Panigale V2).

Così come nel mondiale spetterà al regolamento livellare le prestazioni, per garantire la competitività di tutte le moto in pista e la spettacolarità del campionato. Roccoli correrà con una Yamaha R6 in configurazione mondiale, mentre a Stirpe sarà affidata una MV 800 (che in un certo senso il team Extreme sta sviluppando da qualche anno...) rinnovando così nella “new generation” una delle sfide che da anni caratterizzano la spettacolare Supersport del CIV.

In questa video intervista ci parlano dei loro obiettivi e dei loro programmi 2022, esprimendo il proprio parere per quanto riguarda le nuove regole. Su una cosa sono entrambe d’accordo: valutazioni attendibili riguardanti il regolamento e le prestazioni delle varie moto potranno essere fatte solo dopo le prime gare, con la speranza che così come avviene nel mondiale anche nel nostro campionato la FMI intervenga nel caso qualche moto si riveli superiore alle altre. Tra queste quella che avrà addosso gli occhi di tutti sarà certamente la Panigale V2 che per alcuni si preannuncia come la dominatrice del campionato. Anche in questo caso Stirpe e Roccoli non si sbilanciano ed attendono il responso della pista e soprattutto un regolamento definitivo che al momento non esiste ancora.