Fino a sei prove dalla fine del Campionato del Mondo Motocross MX2, Andrea Adamo era un giovanotto di belle speranze e di grandi obiettivi. Una strada aperta ma nessuna pressione, a vent’anni c’è ancora chi ti permette di prendere il tuo tempo per imparare. Era approdato al Team di riferimento, KTM, aveva un team manager conterraneo che, pur sceso dalla moto, era niente di più e niente di meno che una leggenda.

Poi la svolta, diremmo della consapevolezza. Quel Titolo non programmato improvvisamente più vicino, volendo a portata di mano. Il cambiamento, ora di mettere meglio a fuoco l’obiettivo più grande, in questo caso più difficile. La possibilità di diventare Campione del Mondo. Avversari da tutte le parti, anche in casa. Difficile. Ma no impossibile. Ora di tirar fuori la differenza.

Ora che le cose sono andate per il loro verso, a conoscere meglio o bene Andrea Adamo ci si rende conto che il giovane Campione è già grande, non solo nelle gambe e nella tecnica. È quel che si dice l’Autore di sé stesso, l’atleta che ha conquistato la consapevolezza di mezzi straordinari, anche nella testa. A Maggiora, apoteosi in casa del Mondiale, Andrea ha imparato un’ultima cosa: come si fa a diventare Campione del Mondo!