Dakar 24. D0. Solo il Prologo, Schareina e Ekstrom. È già Gara
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Al Ula, Arabia Saudita, 5 Gennaio 2024. Niente più che il Prologo. 28 chilometri su un tracciato che riuniva alcune difficoltà “tipiche”, navigazione, sabbia, ma è e come e molto più che se si fosse già nel pieno della Dakar Arabia Saudita 2024. Finalmente. Il viaggio, il recupero dei mezzi, lo spostamento a Al Ula, il bivacco Sea Camp, verifiche amministrative e tecniche, shakedown cerimonia di partenza, il primo podio del via. Altri cinque giorni in Arabia Saudita prima di incominciare. 5 giorni, nella maggior parte dei casi, da aggiungere all’intero anno di preparazione. Non se ne poteva più! Ecco perché finalmente, ecco il valore taumaturgico e liberatorio di ‘sto cavolo di Prologo. Che fra l’altro non piace a tutti.
Finalmente dentro. È Dakar numero 46. 27 chilometri finalmente veri. E c’è già qualcuno che ha pensato bene di cadere, di avere un piccolo guasto, di sbagliare strada e di commettere il primo errore di navigazione subito, pronti via. E comunque è dal prologo che si colorano di certezza le ansie dell’attesa. Ed ecco le prime sorprese. In un certo senso le avevamo annunciate osando pronostici, quindi scorrendo la corta lista dei big assoluti e pensando a certe new entry pericolose. Una e prima di queste: Tosha Schareina. Lo spagnolo ha sbalordito alle Baja di Casa, ha vinto in Messico, è stato blindato in gran “segreto” da Honda. Finalmente, all’atto ufficiale di adesione alla Dakar 2024, il certificato della verità: ufficiale Honda Monster. Grazie mille. Come posso ricambiare? Vincendo! E va bene. Il primo vincitore della Dakar 2024 delle Moto è Tosha Schareina, debuttante assoluto con i colori della Casa Giapponese. Mi ricorda Joan Roma. Ed è un bel ricordo, Nani ha poi vinto la Dakar due volte, nel 2004 con una KTM, nel 2014 con una Mini. Bellissimi ricordi di Dakar meravigliose.
Meno sorprendente la… sorpresa del Prologo delle Auto. Ha vinto Mattias Ekstrom, Audi RS Q e-tron, che era ed è pure nei nostri pensieri generali di… sorpresa, giuriamo. Per tre motivi. Lo svedese sa vincere, ha vinto un po’ dappertutto, la Dakar l’ha persa sul serio e con passione, e quindi anche imparare la materia specifica gli viene più facile e veloce. Tosha Schareina ha messo in fila Daniels Sanders, GasGas, e Ross Branch, Hero. Ed ecco rispettato sul primo podio l’assetto di grande attesa del confronto Honda-KTM (gruppo), Hero. Ekstrom, invece, ha messo dietro Seth Quintero, Toyota, e Sébastien Loeb, Prodrive. Sul podio della Auto ci vediamo una conferma piuttosto interessante: l’enfant prodige americano, 21 anni e già Campione della Dakar con gli SSV, potrebbe essere il degno sostituto del transfuga Nasser Al Attiyah, campione del Mondo in carica passato a Prodrive e in prospettiva a Dacia (insieme a Loeb e alla Gutierrez). A dire il vero fino in fondo, al Prologo si va per far una bella figura iniziale o per trovare una posizione di partenza migliore nella prima Speciale “vera”. Molti dei big hanno scelto la seconda soluzione.
Vediamo come sono andati gli italiani. Solo per fare l’appello. Moto. Palo Lucci, KTM #17, 35°, Tommaso Montanari, Fantic #57, 36°, Gioele Meoni, KTM #112, 68°, Cesare Zacchetti, Kove 49, 80°, Tiziano Internò, KTM #84, 90°, Fabio Lottero, KTM #123, 102°, Francesco Catanese, Honda #71, 112°, Iader Giraldi, KTM #125, 120°. Auto, SSV, Challenge, Camion. Eugenio Amos-Paolo Ceci, Toyota #227, 23°, Laia Sanz-Maurizio Gerini, Astara #238, 61°, Enrico Gaspari-Facundo Jaton, Polaris #442, 67°, Pal Lonyai-Filippo Ippolito, Yamaha #332, 73°, Michele Cinotto-Alberto Bertoldi, Polaris #410, 92°, Christine Giampaoli Zonca-Ricardo Adrian Torlaschi, Can-Am #429, 113°, Andrea Schiumarini-Andera Succi, Century #260, 121°, Particia Pita-Paolo Boggioni, Astara #262, 133°. Camion. Claudio Bellina-Bruno Gotti-Marco Arnoletti, IVEco #610, 138°, Camelia Liparoti-Rodolfo Guilioli, OT3 #322, 143°, Rebecca Busi-Sergio Lafuente, Can-Am #406, 147°, Shinsuke Omeda-Maurizio Dominella, Polaris #401, 150°, Silvio & Tito Totani, Nissan Patrol #271, 165°, Gianandrea Pellegrinelli-Giulio Minelli-Carlo Galdini, IVEVO #628, 173°, Cesare Rickler del Mare-Aldo & Dario De Lorenzo, Man #636, 191°, Marco Piana-David Giovannetti-Paco Fernandez, Ginaf #645, 197°.
Bene, ci sono tutti. Si parte per la prima. Al Ula – Al Kenakiyah, 541 chilometri, 414 di prova speciale. Si dice che si vedranno i primi di molti sassi.
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