Hub Rally-Raid - Dakar 2024

Dakar 24. Rest Day. La situazione (Con Gerry Insider) [VIDEO e GALLERY]

- Carovana compattata a Riadh. Giornata di riposo. Ovvero sonno, barba e capelli, i saluti a casa e… al lavoro. Il clima naturalmente è diverso, non è mai aria di bilancio perché si è già proiettati nella seconda settimana di gara

Ryadh, Arabia Saudita, 13 Gennaio 2024. La 48H Chrono ha lasciato il segno. Un bel segno, per la verità. È stata una Speciale lunghissima, sono stati necessari i due giorni per coprirla, è stata dura. È stata anche molto bella, sentita. Gli organizzatori sono riusciti a modernizzare una formula delle origini adattandola alle variabili di oggi, soprattutto sono riusciti a gestirla alla perfezione, aspetto questo che non è mai secondario. Complimenti, perché quel che lascia nei Concorrenti è una generale, grande soddisfazione. Anche quando, assai moderata, la 48H Chrono è stata fatale. Una cosa è essere battuti da una stupida Speciale piena di pietre e altra cosa è essere battuti da una Dakar in gran forma.

In particolare la due giorni nell’Empty Quarter ha “umiliato” Jazeed Al Rajhi, Toyota, e Nasser Al Attiyah, entrambi o leader o quasi della corsa, togliendo entrambi dai giochi. Ha spaventato tutti quelli, come Pablo Quintanilla, rimasti senza benzina a mendicarne un bicchiere tra le dune infinite, o indietro a uno dei primi bivacchi intermedi con la prospettiva di una secondo giorno lungo. Ha deluso Joan Barreda, che dopo un giorno da apripista è stato tradito dalla Moto, ha tolto il respiro a quelli cui la frizione ha iniziato a slittare, anche solo a 60 chilometri dall’arrivo, come Laia e Gerry.

Quei due giorni di Empty Quarter finalmente vero (dopo anni di abboccamenti) ha anche esaltato oltremodo. Ha portato euforia nell’anima del sempre equilibrato Carlos Sainz, che aveva messo in gioco su quelle dune la propria esperienza e il proprio talento, la Macchina che non avrà un’altra Dakar per riprovarci, la sua strategia almeno un poco azzardata. Sainz ha scommesso e vinto su tutta la linea, e ora è al comando della corsa con oltre 20 minuti di vantaggio. Avrebbe potuto anche vincere la Speciale, e sarebbe stata la ciliegina sulla torta. Ma quella vittoria ci avrebbe privato di un altro iper soddisfatto. Quel Sébastien Loeb che vincendo sul terreno più duro e caratteristico della Dakar sgombra il campo da qualsiasi dubbio. Il fuoriclasse del WRC lo è anche tra le dune, alla Dakar.

La 48H, così dura e difficile, e a dirla in altra parola eccezionalmente tecnica, ha messo in risalto le doti di Adrien Van Beveren, un fuoriclasse che mancava da un po’ al centro del palcoscenico della Dakar. Il francese è “nato” e laureato agonisticamente tra le dunette del Touquet, memorabile la sua tripletta sulla spiaggia nordica nel 2014, 2015 e 2016, e sulla 48H Chrono si è esaltato con una vittoria chiarissima. È una vittoria importante, non solo per la dimostrazione di talento, quanto per il fatto che riporta riporta il francese in pieno contenzioso a nove minuti dal leader e compagno di Squadra, Ricky Brabec.

Mezza Dakar, e oltre probabilmente, è andata. È una vera Dakar, molto bella (speriamo che non diluisca tra i sassi la sua bellezza riconquistata). Due Audi in testa, tre Honda nel pacchetto dei papabili delle Moto, più un outsider portentoso. Ricky Brabec ha fatto tesoro dell’esperienza e corso da par suo, un mattone sopra l’altro, e si è portato al comando nel giorno cruciale dell’Empty Quarter. Gli sta addosso come un’ombra, tuttavia, la vera, doppia rivelazione di questa edizione: Ross Branch e la Hero dovuta alla perseveranza di Wolfgang Fischer. Neanche un minuto di differenza, 51 secondi. Vuol dire entrare al cinema non a metà dello spettacolo ma con il secondo tempo che rimette tutto in discussione e rilancia su una trama assolutamente incerta, avvincente.

Ma è avvincente tutto. Lo è la sempre più povera Gara dei Quad, nella quale il francese Giroud ha trovato nell’argentino Manuel Andujar, Yamaha Raptor, vero, tostissimo pane per i suoi denti. Lo è il Rally nel Rally dei Malles Moto (s’, lo sappiamo, ora si dice Original by Motul). In testa un buon sangue, quel Tobias Ebster che nipote niente meno che di Heinz Kinigadner (e quarto è uno che ha capito bene, Gioele Meoni).

Sarebbe stata forse irripetibilmente avvincente la vicenda che ha animato la gara dei Challenger, ex Prototipi Leggeri, ex “Macchinine” migliorate, categoria dilagante per numeri e successo. Appena arrivato e già Campione SSV, Eryk Goczal, Taurus T3 Max, sembrava doversela vedere solo con… il padre Michal. Invece, dopo una settimana in testa e proprio durante la giornata di riposo, è arrivata la doccia marmata di una squalifica, frizione di carbonio non ammessa, che da il via libera al confronto tra Mitchie Guthrie e una ragazza sempre “pericolosa”, Cristina Gutierrez.

Certo, c’è una bella lista di ritirati eccellenti, sparsi per i sei giorni di Gara e non concentrati nella 48H Chrono. Segno che chi è arrivato qui è all’altezza. Peccato, comunque per Toscha Schareina, Honda, primo vincitore e primo ritirato della 46ma edizione, per Sebastien Buhler, Joaquim Rodrigues e Joan Barreda, Hero, per Lorenzo Santolino, Sherco, Sam Sunderland, GasGas, Skyler Howes, Honda, Mason Klein, Kove, e soprattutto per il grave incidente in cui è rimasto vittima Carles Falcon, da poco rimpatriato in Spagna, e che ha portato al ritiro del compagno di Team Isaac Feliu.

Io dico bellissima gara degli Italiani, c’è una densità di bravura davvero notabile. Un solo ritirato, Iader Giraldi, spaventato dalle prime battute (in terra). Tommaso Montanari, in panne durante la 48H Chrono, è rientrato al bivacco e riparte in Regime Dakar Experience. La due giorni di sabbia ci ha “svelato” il vero Paolo Lucci, migliore italiano perfettamente a suo agio nel contesto per definizione più difficile, ma sembrano perfettamente a loro agio anche Gioele Meoni, Tiziano Internò e Cesare Zacchetti, e “agguantano” Fabio Lottero e Francesco Catanese. Eugenio Amos e Paolo Ceci, Toyota, sono 23mi. Andrea Schiumarini, Christine GZ, Camelia Liparoti, Enrico Gaspari, Rebecca Busi, Michele Cinotto, Silvio e Tito Totani sono più indietro, così come gli IVeCo di Caludio Bellina e Gianandrea Pellegrinelli e il Man di Cesare Rickler e dei gemelli De Lorenzo.

Vorrei fare i complimenti e ringraziare il più italiano degli Equipaggi della… catalana Laia Sanz e del ligure Maurizio Gerini, nei 20 con la Astara 02 Concept. Non solo un “garone”, ma Gerry si è rivelato il migliore inviato, autentico “Insider”, che potessimo immaginare. Pronto, deciso, competente. Veramente grazie di cuore.

Da quando c’è quella immane disgrazia in Russia e Ucraina non abbiamo più potuto avere notizie dei mitici Kamaz, ma la Gara dei Camion è sempre iper affascinante. L’Elefante del Deserto favorito è oggi l’IVeCo Powerstar MM Technology dei cechi Martin Macik, Frantisek Tomasek e David Svanda, lo stesso “bestione” scelto dall’equipaggio italiano Claudio Bellina, Bruno Gotti e Marco Arnoletti.

Ultime ore di riposo! Il Rally riprende domani, 14 Gennaio. È la Riyadh-Al Duwadimi con una Speciale di 483 chilometri, più 400 di trasferimenti. Per quest’anno addio Empty Quarter!

© Immagini © Immagini Prodrive, Honda Monster, ASO Media, Red Bull Content Pool, DPPI, RallyZone, Ford, ItalTrans Media, Astara

Dakar Arabia Saudita 2024 Classifica Generale dopo la 6° Tappa

MOTO

1. 009 - R. BRABEC (USA). HONDA | CRF 450 RALLY. 27h11m21s. +00:00:00

2. 046 - R. BRANCH (BWA). HERO | 450 RALLY. 27h12m12s. +00:00:51

3. 042 - A. VAN BEVEREN (FRA). HONDA | CRF 450 RALLY. 27h20m42s. +00:09:21

4. 011 - J. CORNEJO FLORIMO (CHL). HONDA | CRF 450 RALLY. 27h25m35s. +00:14:14

5. 002 - T. PRICE (AUS). KTM | 450 RALLY FACTORY. 27h38m21s. +00:27:00

6. 047 - K. BENAVIDES (ARG). KTM | 450 RALLY FACTORY. 27h39m54s. +00:28:33

7. 005 - D. SANDERS (AUS). GASGAS | 450 RALLY FACTORY. 27h47m11s. +00:35:50

8. 001 - L. BENAVIDES (ARG). HUSQVARNA | 450 RALLY FACTORY. 27h58m47s. +00:47:26

9. 142 - S. SVITKO (SVK). KTM | 450 RALLY REPLICA. 28h19m03s. +01:07:42

10. 076 - J. LEPAN (FRA). KTM | 450 RALLY REPLICA. 28h43m03s. +01:31:42

14. 017 - P. LUCCI (ITA). KTM | 450 RALLY REPLICA. 29h12m27s. +02:01:06

43. 112 - G. MEONI (ITA). KTM | 450 RALLY REPLICA. 35h42m18s. +08:30:57

71. 084 - T. INTERNO (ITA). GAS GAS | 450. 42h35m09s. +15:23:48

83. 049 - C. ZACCHETTI (ITA). KOVE | 450 RALLY. 55h59m57s. +28:48:36

98. 123 - F. LOTTERO (ITA) ×. KTM | 450 RALLY REPLICA. 83h26m10s. +56:14:49

102. 071 - F. CATANESE (ITA) ×. HONDA | CRF 450 RALLY. 92h48m05s. +65:36:44

103. 057 - T. MONTANARI (ITA) ×. FANTIC | XEF 450 RALLY FACTORY. 94h44m20s. +67:32:59

AUTO

1. 204 - C. SAINZ (ESP). AUDI | RS Q E-TRON E2. 24h59m32s. +00:00:00

2. 207 - M. EKSTRÖM (SWE). AUDI | RS Q E-TRON E2. 25h19m53s. +00:20:21

3. 203 - S. LOEB (FRA). PRODRIVE | HUNTER. 25h29m03s. +00:29:31

4. 206 - L. MORAES (BRA). TOYOTA | GR DKR HILUX. 26h03m32s. +01:04:00

5. 221 - G. DE MEVIUS (BEL). TOYOTA | HILUX OVERDRIVE. 26h09m19s. +01:09:47

6. 209 - G. DE VILLIERS (ZAF). TOYOTA | GR DKR HILUX. 26h24m48s. +01:25:16

7. 208 - M. PROKOP (CZE). FORD | RAPTOR. 26h34m36s. +01:35:04

8. 243 - G. BOTTERILL (ZAF). TOYOTA | GR DKR HILUX. 26h49m03s. +01:49:31

9. 212 - M. SERRADORI (FRA). CENTURY | CR6-T. 26h51m52s. +01:52:20

10. 211 - G. CHICHERIT (FRA). TOYOTA | HILUX OVERDRIVE. 26h58m06s. +01:58:34

17. 238 - L. SANZ (ESP). ASTARA | CR6-T. 27h55m37s. +02:56:05

19. 227 - E. AMOS (ITA). TOYOTA | HILUX OVERDRIVE. 28h35m38s. +03:36:06

33. 260 - A. SCHIUMARINI (ITA). CENTURY | CR6. 34h08m51s. +09:09:19

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