Michael Uhlarik nuovo Head of Design di Damon Motorcycles
Damon Motorcycles continua sulla strada dello sviluppo del proprio brand e della propria Hypersport. Seguiamo da quasi un paio d'anni la creazione della loro moto elettrica che sembra racchiudere profondi contenuti tecnologici e prestazionali: 200 miglia orarie di velocità massima, 200 miglia di autonomia e 200 cavalli di potenza per una moto dotata di intelligenza artificiale, tecnologie predittive e possibilità di cambiare durante la marcia la posizione di guida, per un veicolo, ma anche un approccio, decisamente fuori dagli schemi. Risalta, in questo quadro, l'inserimento di Michael Uhlarik come Head of Design nella compagine canadese, cioè come capo del reparto che si occupa dello stile. Michael Uhlarik ha in precedenza lasciato la propria firma sulla Yamaha MT-03 e sulla TZR 50, per non parlare della YZF-R6, la FJR1300 e anche sulla M1 MotoGP. Ha collaborato anche con Aprilia, nel definire lo stile della Dorsoduro, dello scooter Sportcity e dell'Atlantic, mentre in casa Derbi si è occupato del Rambla ma noi lo ricordiamo anche nel progetto Amarok, dategli un'occhiata!
“Sono entusiasta di progettare le motociclette Damon del futuro... e di consolidare l'eredità dell'azienda come innovatore e leader nella sicurezza, nella tecnologia e nelle performance delle due ruote” ha commentato Uhlarik cui si affianca adesso Doug Penman a capo del marketing (con trascorsi in Intel, Microsoft, Volvo, Toyota Scion, Peugeot, SanDisk, QuantumScape, Dell, Coca-Cola, UBTech e Philips).
È il 2022 l'anno scelto per le prossime consegne della Hypersport, vincitrice del premio al CES 2020 come miglior innovazione in ambito automotive e attualmente prenotabile con un anticipo di 100 dollari (1000 per il modello top di gamma Premier): in rete Damon ha diffuso alcuni video dove la moto si vede in movimento sulla strada. Noi attendiamo di poterla vedere dal vivo e, perché no, provarla non appena sarà disponibile, anche perché le premesse per un veicolo veramente molto distante da quanto fino ad adesso siamo abituati ci sono tutte e restiamo molto curiosi.