Si parla della Arc Vector dal 2018 e oggi dopo tre anni si stanno completando gli ultimi test di omologazione. L'interesse è stato altissimo fin da subito visto che la promessa dei costruttori era non solo quella di costruire una moto ai vertici di categoria per peso, performance e tempi di ricarica, ma che avrebbe anche adottato una serie di tecnologie mai viste:  display head-up montato sul casco, controllo vocale e feedback tattile tramite una collaborazione con Knox. Nel 2018 è stata svelata ad EICMA e da allora lo sviluppo non si è mai fermato. Di pari passo si è sempre parlato della Arc Vector anche per il suo prezzo non esattamente popolare: circa 100mila euro.

Un progetto costoso anche per l'azienda che un paio di anni fa si è trovata in guai finanziari ed è stato proprio il fondatore di Arc, l'ex ingegnere Jaguar, Land Rover, Mark Truman, a salvare il progetto. Il design di forte impatto nasce dalla monoscocca principale in carbonio, che ospita anche le celle della batteria. Anche il forcellone anteriore e posteriore sono in fibra di carbonio, con un avantreno a doppio braccio. Il progetto rimane sostanzialmente inalterato rispetto a quello presentato ad eccezione di piccoli dettagli, come ad esempio la trasmissione a cinghia al posto della catena

 

Il motore a magneti permanenti spinge la Arc Vector  fino a una velocità massima di 200 km/h con un'accelerazione che la porta da 0 a 100 in 3,2 secondi. L'autonomia di oltre 430 km e i tempi di ricarica sono davvero brevi: solo 40 minuti con CCS (Combined Charging System). Il peso complessivo sarà di 220 kg.

Truman ha dichiarato: "L'Arc mostrata nelle immagini è ora pronta per la produzione in serie eper l'approvazione finale e l'omologazione nei prossimi mesi. Abbiamo un portafoglio ordini molto sano e all'inizio del prossimo anno lanceremo un'edizione limitata molto speciale che consentirà ai clienti di avvicinarsi alla loro tecnologia e di essere coinvolti nella creazione di future innovazioni tecnologiche all'avanguardia".