Tecnologia

Scooter elettrici. Ci mancavano i brevetti della NASA

- TVS ha depositato alcuni brevetti di uno scooter con celle combustibili all'idrogeno. Una tecnologia più da stazione spaziale che da stazione di servizio
Scooter elettrici. Ci mancavano i brevetti della NASA
Se pensiamo alle celle combustibili ad idrogeno immaginiamo scenari spaziali piuttosto lontani dal benzinaio sotto casa. Ma se così non fosse? Con l'elettrico quando si parla di futuro ognuno ha le sue teorie e da anni le case stanno battendo davvero tutte le strade possibili. L'idrogeno non fa eccezione, ma per ora nessuno è andato molto lontano in questa direzione. Ora ci prova anche l'indiano TVS che ha depositato interessantissimi brevetti proprio per uno scooter elettrico alimentato ad idrogeno. 
 
Il principale vantaggio dell'idrogeno è la velocità di rifornimento. Se per uno scooter elettrico servono infatti 4-5 ore di ricarica per fare il pieno di idrogeno bastano un paio di minuti. Ma poi cosa succede? La tecnologia delle celle a combustione ha alcune decine di anni e si basa sulla trasformazione dell'idrogeno che nell'anodo reagisce con l'ossigeno presente nell'aria pompata nel catodo. Le molecole di idrogeno si dividono in elettroni e protoni. Solo questi ultimi però possono passare attraverso la membrana dell'elettrolita e passare al catodo. Gli elettroni devono invece attraversare il circuito elettrico per raggiungere il catodo. In questo modo si crea la corrente. I gas di scarico sono... purissima acqua!

Tornando al brevetto TVS, si vede come i serbatoi siano stati collocati all'interno dello scudo mentre la cella combustibile vera e propria è nel sottosella. E' sicuramente un progetto molto interessante ma ad oggi mancano le infrastrutture di ricarica per l'idrogeno e quindi per ora più che un progetto pare essere un "esercizio di stile".
 

Fonte: Motorcyclenews.com
  • Alberto101
    Alberto101

    Alcune decine di anni per la tecnologia della pila a combustibile? La prima è stata inventa nel 1838 e la prima commerciale nel 1932. La NASA le usa da 60 anni. Esistono (o esistevano) anche delle vetture in commercio (Toyota, BMW). La questione principale per le moto è il serbatoio dell'idrogeno, con il poco spazio difficile avere qualcosa di veramente sicuro. Ma come tutte le tecnologie alternative ai motori a scoppio, anche se buone, ci si scontra sempre con la rete di distribuzione/ricarica. Per il futuro, vedo le moto con pile a combustibile molto più probabili che le moto elettriche con batterie a ioni di litio, che non sfonderanno mai
  • Gaal Dornik
    Gaal Dornik, Modena (MO)

    Casomai esercizio di tecnologia !
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