In questo itinerario vi presenteremo un "anello" di 146 km adatto a moto da enduro stradale o maxi enduro, chiamatele come meglio preferite. Il percorso da noi praticato presenta per la prima metà strade sterrate o asfaltate e in cattivo stato di manutenzione. La seconda metà del percorso presenta invece strade tenute talmente bene che sembrano delle piste di velocità.
Attenzione però ad alcuni consigli fondamentali:
-Meglio se in compagnia di amici a causa dell'abbondanza di fuoristrada. Infatti, basta soltanto una piccola caduta da fermo per creare un grande problema, quindi l'aiuto di un amico puo' essere indispensabile.
-Attenzione ai tratti offroad, per certi versi molto semplici e percorribili anche a velocita' sostenute. Ma mi raccomando guidare una moto di oltre 200 kg in off road richiede sempre massima attenzione. In particolare sui viscidi sentieri ricoperti da spighe di grano schiacciate in terra scivolose come sapone.
-Consigliamo di effettuare il tour in primavera o autunno lontano dai giorni di pioggia per evitare il fango, in queste zone diventerebbe una trappola.
Partenza del tour ad Ariano Irpino presso il negozio di abbigliamento motociclistico Iuozzo Moto. Non e' un caso se scegliamo questo come punto di partenza in quanto Ariano Irpino e' facilmente raggiungibile dall'autostrada (sia per chi arriva da Napoli sia per chi arriva da Foggia). Qui il proprietario e tutta la sua famiglia saranno lieti di accogliervi anche solo per un caffè (la nuova sede pronta a breve avrà anche un bar per motociclisti). Prima nota alla Piero Angela, il comune di Ariano Irpino ha un'estensione di 186,7 km quadrati, uno dei piu' grandi in Italia.
Si sale verso nord lungo la SS90 ed uscendo dalla cittadina si comincia ad intravedere un tipico paesaggio contraddistinto da colline molto curate ed ampiamente coltivate. Pochi km e si entra subito in un ampio sterratone in terra battuta, in estate quasi polverosa, dove una volta disinseriti i controlli di trazione (nel nostro caso) si può cominciare a divertirsi in off road.
La prima tappa è chiara, "Le Bolle Della Malvizza" presso Montecalvo Irpino. La storia racconta che sia per i Sanniti, sia per gli Antichi Romani questo luogo fosse un ingresso agli inferi. Caratteristico vedere fuoriuscire dal terreno queste bolle d'acqua in modo continuo. Solo il caldo ci ricorda di essere in Italia, altrimenti tra "Geyser" e pale eoliche in ogni dove si potrebbe pensare di essere molto molto molto piu' a nord.
Ecco appunto, le pale eoliche. Per il 90% del percorso vi faranno compagnia dandovi la sensazione di un ecosistema pulito e moderno in contrapposizione con la cultura di questi posti dove ancora si possono trovare anziane signore pascolare greggi di pecore o conoscere tradizioni locali protratte nel tempo. Oppure come è successo a noi in campagna nel bel mezzo del nulla (e non è da considerarsi una cosa negativa) ed in fuoristrada abbiamo incontrato due ciclisti di Biella a cui va un plauso per la passione che cancella la fatica dei centinaia di km che hanno percorso.
Andiamo avanti, sempre in fuoristrada percorrendo la Via Francigena, ben segnalata e mantenuta. Addirittura in alcuni punti si possono trovare tettoie con panchina e carica cellulare, siamo al lungo la Via Francigena del Sud LATITUDINE 41°15'40.76"N LONGITUDINE 15°5'47.90"E.
Usciamo dallo sterrato lungo vie secondarie e godiamoci il paesaggio mozzafiato di questi altopiani coltivati a grano che si perdono a vista d'occhio. Continuiamo
lungo strade che di asfaltato hanno ben poco risultando quasi piu' difficili di strade sterrate, per arrivare al
Villaggio Turistico San Leonardo. Siamo in provincia di
Foggia nel comune di Faeto in una realtà assurda. Nel mezzo del "nulla" sorge una struttura moderna e super attrezzata ma quasi completamente deserta. Prima recensione su Google riferisce la sconsolazione di vederlo attivo quasi solo nel periodo estivo. Appunto, quasi. Poco piu' in la troviamo la
Chiesa di San Vito, luogo ricco di storia che se volete leggervi
potrete trovare qua ma che per noi ha significato soprattutto la presenza di una fontana con acqua sorgiva freschissima.
A tal proposito vale la pena fare due parole su quanta acqua troverete in un luogo cosi caldo d'estate ma cosi' freddo d'inverno (abbiamo toccato i 927 metri di altitudine). In ogni caso non preoccupatevi di rimanere senza acqua nella borraccia, in ogni paese troverete acqua fresca e di fonte.
Lasciamo l'asfalto per il punto che forse caratterizza di piu' questo itinerario. Dalla Chiesa di San Vito fino ad arrivare al comune di Faeto, tutto in fuoristrada, percorrerete ampi sterratoni probabilmente creati ad hoc per il collocamento delle imperiali pale eoliche che finalmente vedrete da vicino, anzi vicinissimo.
Mi raccomando massimo rispetto per natura e luoghi che percorrete, anche perchè non mancano i pascoli di mucche, e trovarsele improvvisamente dietro ad una curva e' un attimo!
Quando arriverete alla fine dello sterrato sopra a Faeto non potrete che fermarvi a fare una foto e rimanere minuti a vedere lo spettacolo che si aprirà davanti a voi! Chiesa in cima alla collina e sotto l'intero paese a sorreggerla. Wow!
Da qui dimenticatevi le strade malamente asfaltate o il fuoristrada veloce trovato fino ad ora. Si entra in pista. Strade asfaltate e disegnate da un pilota di velocità sicuramente. Attenzione a non forzare troppo la mano in quanto seppur in luoghi quasi deserti siamo pur sempre in strada aperta al traffico. Anzi forse proprio il fatto che c'è poco traffico le rende più pericolose sotto alcuni aspetti. Ci è capitato di incontrare anche in rettilineo automobilisti sbadati ed in contromano. Com'è che dice Nico Cereghini? Luci accese anche di giorno.
Qui si entra finalmente nella vera Baronia, nel cuore dell'Irpinia. Il paesaggio diventa più boschivo e le coltivazioni di grano si susseguono ad altrettante da olivo. Ne fanno parte nove comuni della provincia di Avellino: Carife, Castel Baronia, Flumeri, San Nicola Baronia, San Sossio Baronia, Scampitella, Trevico, Vallata e Vallesaccarda.
Vi consigliamo di visitarli tutti. Vale la pena passare per ognuno di questi paesi soprattutto d'estate quando si animano tra feste di paese ed eventi tradizionali. A Flumeri ad esempio al nostro passaggio abbiamo potuto notare l'allestimento del
Giglio di Grano. O ancora possiamo citare le molte attivita' della
PRO LOCO Castellese per l'organizzazione delle passeggiate "ecopaesologiche" inerenti la volonta' di conoscere ed assaporare l'Irpinia del paesaggio, dei sapori e della lietezza
Una terra che e' stata colpita duramente dal terremoto del 1980 che contò 2.914 vittime. Una terra però completamente ricostruita grazie agli ingenti aiuti statali arrivati. Discorso drammatico e complesso allo stesso tempo.
Il giro si conclude sulla SP235 prima di arrivare a Grottaminarda dove potrete riprendere l'autostrada. Qui si erge il complesso industriale che ha ospitato il marchio italiano Iveco. Negli anni d'oro questo luogo e' stato una delle fonti principali di lavoro in zona.
Buon giro a tutti ed un ringraziamento speciale ai Motoclub
I LUPI DELL'IRPINIA e
GLI SBIELLATI per il supporto dato. Vi consigliamo di contattarli per qualsiasi informazione.
LA MOTO - Honda CRF1100L Africa Twin Adventure Sport
La moto che non ti aspetti, o forse si se siete tra quei lettori attentissimi delle prove del nostro Perfetto (Andrea Perfetti). Tagliamo corto, la moto ci è piaciuta e tantissimo. Come l'abbiamo usata? Sicuramente in questo itinerario che presentava un percorso sia on road sia off road, ma anche in citta' e tantissima in autostrada. Quindi un utilizzo davvero a 360° per un totale di 3 settimane in sella e circa 6.000 km percorsi. Schematicamente stiliamo subito i PRO ed i CONTRO che abbiamo trovato.
PRO
-Non scalda
-Cambio DCT in modalita' Sport
-In off road sembra di guidare una monocilindrica
-Android Auto/ Apple Car Play favoloso e comodissimo
-Comfort di viaggio
-Elettronica a bordo
CONTRO
-Sella bassa (sono alto 178 cm)
-Blocchetto strumenti difficile da imparare, troppi tasti