Intervista

Jan Witteveen: “Mi piacciono Rossi e la Ducati”

- L’ingegnere olandese sta lavorando su un progetto per ora segreto. Lo abbiamo coinvolto sulle novità di Eicma e sulle corse. Gli piace particolarmente la Ducati Desmosedici, ammira la mentalità di Valentino Rossi

Tecnico sopraffino, Jan Witteveen ha studiato la Ducati V4 Panigale e l’ha molto apprezzata soprattutto per la parte motore. L’albero controrotante è una bella scelta, si era visto già sulla sua Aprilia Cube 900 a tre cilindri nel 2002.

L’ingegnere rimpiange la libertà creativa del racing di quegli anni e la sinergia per i motori a due tempi di allora - mono il 125, bicilindrico il 250, quattro cilindri per il 500 - capisce la logica del regolamento attuale, ma non ne è certo contento. Monogomma, monosospensioni, monoelettronica: eccessivo il livellamento.
Tra le MotoGP apprezza soprattutto la Ducati, per la sua originalità a partire dal sistema Desmo; tra i piloti lui preferisce i “piccolini” e quindi condivide le scelte sportive della HRC.
Ma per Valentino ha parole speciali: lavorare con Rossi, per un tecnico, era l’ideale. E ci spiega perché. 

  • Gibix
    Gibix, Casnate con Bernate (CO)

    Avessero, scusate..redazione correggi :-)
  • Gibix
    Gibix, Casnate con Bernate (CO)

    La RS Cube, mamma mia, me la ricordo a Suzuka la prima gara dell'era MotoGp, quando passava sul rettilineo dei box tremavano le tribune. Pestava da far paura. Ride-by-wire, albero controrotante, valvole pneumatiche, e chissà cosa avrebbero tirato fuori se non li avessero fermati. Ma i giappi avranno inventato qualcosa?
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