Suzuki GSX-R 125 2017
Il look è quello delle ultime GSX-R di casa Suzuki, con un piacevole e ben giocato riferimento alla MotoGP. Nella realtà è una ottavo di litro molto snella e raccolta nelle dimensioni (ha interasse di appena 1.300 mm e la sella a soli 785 mm da terra), spinta da un moderno motore a quattro tempi, e che Suzuki indica come la più leggera della sua categoria quando afferma che offre il miglior rapporto fra potenza (il limite per le 125 è, come sappiamo, di 11 kW, ovvero 15 cv) e peso. Di fatto,la nuova arrivata ha tutta l'aria di essere adattissima ai neofiti dalle ambizioni sportiveggianti.
La nuova GSX-R 125, che sarà prodotta in Asia, è stata presentata in tre colorazioni: bianca, nera e blu replica MotoGP. (Qui il video di Intermot).
Il motore è un monocilindrico bialbero con testata a quattro valvole, alimentazione a iniezione e cambio a sei marce; Suzuki lo segnala per il basso consumo, ed è naturalmente conforme alla normativa Euro 4.
E' ospitato in un telaio bitrave di acciaio, e l'intera ciclistica è improntata alla razionalità (forcella telescopica e pinza anteriore ad attacco tradizionale) con soltanto i freni con profilo a margherita a dare un tocco di esclusività. Le ruote sono da 17 pollici e montano pneumatici nelle misure 90/80 e 130/70.
La dotazione offre l'Abs di serie, l'avviamento key-less, i fari full led e la strumentazione totalmente Lcd. Dovrebbe arrivare in Italia la prossima primavera a un prezzo ancora da comunicare, ma che ci aspettiamo competitivo.
E menomale aggiungerei.. Quanti ne son morti?
Non lo dico per fare il moralista bensì il realista.. Quello che sto per dire infatti, credo sia a mio modo personale di vedere le cose, una grande verità motociclistica:
quando ci si vuole divertire esclusivamente nella guida, il cervello si sincronizza con il polso DX alla ricerca della coppia massima espressa dal propulsore. Garantito.
Ora, in considerazione dell'acquirente tipo di Mito, RS, NSR, TZR & Co e in considerazione delle caratteristiche di erogazione della potenza di quei motori, ci si può forse attendere l'andare in giro a 70 in sesta marcia..? Ehm.. Credo di no, da chiunque. Infatti i supergiovani erano in giro tutti che scannavano come facevano con i cinquantini, con un importante "trasposizione" verso l'alto delle velocità in gioco e le conseguenze già note... In fondo andare in moto non è solo questo, e lo sappiamo tutti.
Mio padre da ragazzo, con un Gilera 150, si faceva da Livorno a Caravaggio (BG) attraverso tutta la Cisa per venire a trovare mia mamma, prima di ripartire l'indomani smontava il blocco, registrava le valvole, puliva tutto, metteva in ordine e ripartiva.. E chissà quanti dei vostri hanno esperienze simili da raccontarci.. Ancora oggi a 80 anni, quando gliene faccio vedere uno in internet messo bene, si accende come un ragazzino e gli brillano gli occhi.. :-)
In fondo questo moderno 125 non credo abbia nulla di meno da offrire rispetto a quel vecchio Gilera, anzi.. Dobbiamo essere in grado di rimettere in moto i sogni dei più giovani, credendoci noi per primi!
Volevo esprimere la mia idea anche a chi non vede di buon occhio i moderni 300cc emergenti: E' vero che può sembrare più vantaggioso e "di sostanza" l'acquisto di un 600 usato in luogo di questi, tuttavia in considerazione del concetto prima esposto sulla ricerca della coppia massima per godere della bella guida e della moltitudine di velox sparsi sul territorio.. Non darei così per scontata l'equazione "cilindrata e potenza = divertimento"!
Mi spiego meglio: se si vogliono rispettare i limiti di velocità, optando per un mezzo che si gioca le sue carte esprimendosi al meglio dai 0 ai 100 snocciolando tutte le sue belle marce una dopo l'altra, si rischia di divertirsi di più che con un siluro che li oltrepassa in prima marcia. E' quello che è successo a me con una Beta M4 dopo aver avuto Hornet 600 e SMS 630. Infine, per chi non ci sputa sopra, sotto i 400cc ci sono pur le agevolazioni fiscali ;-) Un caro saluto a tutti.