Italiano MX #4. Cairoli e Lupino, micidiali doppiette Ducati [GALLERY]
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Ponte a Egola, 23 Giugno. Ducati – Campionato Italiano MX, 4 a 0. Le “rosse” si impadroniscono totalmente della scena. Prima con il ritorno di Antonio Caroli, poi con la prima, immediata e fulminante vittoria del ritorno dell’Asso. Pelle d’oca. E ancora con la seconda doppietta di Gara 2 a parti invertite, sceneggiatura, si direbbe, perfetta, con il successo di Alessandro Lupino che si aggiudica anche la quarta e terzultima di Campionato (mancano Castiglion del Lago e Faenza). Le Ducati hanno risvegliato (e oggi ucciso) l’Italiano Motocross Prestige, hanno riempito i gradoni del santuario del Santa Barbara (è vero, il crossodromo del Pellicorse sconfinò in un tratto della Via Francigena) in una giornata che non prometteva niente di buono e garantiva tanto di brutto (tempo).
Le Desmo450 MX hanno fatto un brutale passo avanti (e questo lo potevamo immaginare quando Antonio #222 Cairoli ha annunciato che non ne poteva più e che sarebbe sceso in pista e in gara), e brutalizzato la concorrenza. Non era nelle intenzioni? Tant pis, vuol dire che il giro velocissimo di Jan Pancar, KTM, nelle Qualifiche, può essere considerato come l’ultimo episodio di un Campionato Italiano che, verosimilmente, appartiene già al passato. Vuol dire che se altre frecce rosse possono concedersi ritardo, questi dardi rossi si impossessano di una striscia di anticipo che li separa drasticamente dal passato (pur recentissimo) e li proietta direttamente nel futuro.
Vuol dire che l’intelligentissimo Giuseppe Tropepe, Honda, è felice di assicurarsi due terzi posti prendendo un minuto in Gara 1 finita con la bandiera rossa (no, non uno sventolare riverente di felicitazioni alle rosse bensì la prematura interruzione della tortura nel fango di Ponte a Egola), e mezzo minuto nella completata Gara 2. Vuol dire, per esempio, che l’ex leader del Campionato MX1 Isaak Gifting, Yamaha, sparisce ingoiato dalla melma in Gara 1 ed è doppiato in Gara 2. Vuol dire, come conseguenza dello stesso esempio, che Alessandro Lupino, grande pilota e grande signore, l’han visto tutti, è il nuovo capo-classifica della serie.
È andato nell’ombra il rientro di Alberto Forato, detentore del Campionato, non oltre due dignitosi sesti posti, in ombra la proposta un po’ infantile ma appassionata di un sequel del famoso “scontro” tra Cairoli e Philippaerts evocato a Montevarchi, ed è sparito nell’ombra il quarto posto di un Pancar castrato nel proposito di sorprendere una seconda volta. Il risultato della mazzata Ducati sul Campionato è una serie totale di umiliazioni, nessuna tuttavia veramente tale perché l’entusiasmo sceso dai fumogeni rossi fino al pantano del Crossodromo ha contagiato tutti (lo affermiamo) e mitigato le delusioni (l’hanno fatto capire le cento maschere di fango a fine evento). Succede così quando lo Sport restituisce la sua netta affermazione di leader morale del viver civile. E poi, a dirla tutta, c’era ben poco da fare.
Persino il formidabile Valerio Lata, GasGas, Campione sicuro di un futuro paziente, si lascia distrarre dalla circostanza clamorosamente avvincente, vince Gara 1 e poi perde di misura Gara 2 per un paio di errori, non prima di aver offerto, tra questi, un doppio show della sua incredibile bravura (beh, lo dice Maggiora). Sarà contentissimo Yago Martinez, che non vincerà la serie “cadetta”, ma potrà sempre dire: “Io sono quello che un giorno in credibile a Ponte a Egola, ha interrotto la serie di Valerio!”
Via verso Castiglion del Lago, ma a cavallo tra agosto e settembre. Due mesi abbondanti per sedimentare un gran giorno, e per capire meglio in che direzione muove il futuro delle Rosse. Ah, un’ultima cosa: quella di Ponte a Egola è la prima vittoria, totale, di Ducati Off-Road. Complimenti a tutti!
© Immagini FXAction, Ducati, KTM, GasGas, Yamaha
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Picinin se, Padova (PD)passin passetto.....
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sburnolo73, Agazzano (PC)A Ducati piace vincere facile,)