Anche questa volta l’insidiosa sabbia lettone ha mescolato le carte in tavola, ma il risultato della MXGP non è cambiato in quanto Tim Gajser ha centrato la sua quarta affermazione stagionale per un soffio sul sempre più competitivo Tony Cairoli. Lo sloveno ha infatti vinto la prima manche dopo aver scavalcato il battistrada messinese al terzo giro, ma in quella successiva sembrava avesse mandato tutto all’aria con una caduta al primo giro che lo ha relegato oltre la 20ª posizione. Invece giro dopo giro ha costruito una fantastica rimonta che lo ha portato al traguardo al 4° posto, riuscendo a prevalere nell’assoluta di un solo punto su Cairoli al quale è rimasta la soddisfazione di vedere sempre più vicino il definitivo recupero fisico.

Terza piazza per Romain Febvre, al quale è rimasta la tabella rossa di capoclassifica con una sola lunghezza di vantaggio su Gajser. Il francese della Yamaha ha compromesso il suo risultato con un errore in Gara 1 mentre era 4° dopo aver recuperato alcune posizioni, trovandosi dopo la scivolata di nuovo 6° e arrivando al traguardo con una posizione in meno. In quella successiva ha invece inseguito Cairoli sino a metà gara, poi ha rotto gli indugi e una volta lasciatolo alle spalle non ha controllato bene gli inseguitori tagliando il traguardo col pugno alzato verso il cielo.

Consistete anche la prova del compagno di scuderia Jeremy Van Horebeek che gli si è piazzato alle spalle davanti a Max Nagl, e soprattutto quella di Evgeny Bobryshev terminato 6° nonostante il forte dolore alla spalla contusa nella caduta al via della qualifica che lo ha costretto a correre con una forte dose localizzata di antidolorifici.

MX2

King Jeffrey Herlings ha corso in testa tutti i giri della MX2, chiudendo entrambe le frazioni davanti a Max Anstie, la prima con 32 secondi di vantaggio e l’altra con oltre 60. Sfortunato il pilota di casa Pauls Jonass, 3° in apertura ma solo 14° in quella di chiusura a causa di un paio di scivolate. La 3ª piazza è quindi andata a Jeremy Seewer che ha preceduto Petar Petrov e il rientrante Dylan Ferrandis che ha corso senza forzare i tempi di recupero.

Solo 13° Samuele Bernardini, complici un paio di cadute nella seconda batteria e una guida poco rilassata in quella prima, ma il suo risultato gli è bastato per passare da 8° a 7° nella graduatoria iridata. Sfortunato Michele Cervellin, che ha aperto il GP 13° e che poi si è reso protagonista di un bel recupero sino a 9° ma all’11° passaggio gli si è spenta la moto ed è ripartito attardato chiudendo 25°.

Classifiche