Agueda, Portogallo, 4 Maggio. Nord-Ovest del Portogallo. Qualcuno dice così e non si capisce che senso abbiano l’Est e l’Ovest in un Paese largo 200 chilometri. E il Cile, allora? Ma tutto questo non c’entra niente. Agueda, 80 chilometri a Sud (questa volta ci sta) di Porto è per il fine settimana il portale portoghese del Motocross Mondiale. Gran bella pista, dallo spazio la si dovrebbe distinguere inequivocabilmente per quella terra rossa che non è la laterite centro africana o brasiliana ma un connotato interessante. Quinta prova del Mondiale MXGP. Le prime quattro le hanno vinte il solo Prado (MXGP), GasGas, de Wolf, Husqvarna, tre, e Everts, Trentino, KTM (MX2). Si freme per un cambiamento, per una rottura dello schema che sta andando per la maggiore.

Torna Guadagnini, Husqvarna, non tornano Zanchi, Honda (che si promette a Lugo) e Rossi, KTM (si è fatto male in allenamento), Bonacorsi passa dalla MX2 alla MXGP, e tornano i conti del calendario Mondiale che assegna finalmente alla Spagna, Castilla la Mancha, e non all’Italia come sembrava, la prova conclusiva della stagione. Non torna neanche il meteo, tanta umidità infine virata a pioggia proprio in dirittura d’arrivo di sabato per rompere anche lo schema del tempo portoghese (peraltro capriccioso quest’anno). Ma lo schema del Campionato non si rompe.

Avrei scommesso, e ho puntato (si fa per dire), Herlings, KTM, in MXGP. Non ho vinto perché non ha vinto nemmeno l’olandese, ma ci è andato vicino. Primo nella Time Practice e deciso in Qualifying Race. Herlings è bruciato dal solo Prado in partenza, poi Gajser si fionda oltre entrambi. Prado sbaglia e va indietro, Febvre silenziosamente avanti. Herlings ci riprova alla fine ma lo trattengono i doppiati. Vince Gajser.

MX2. Dorme Adamo (magari c’era da aspettarselo, il Titolo qualche grammo di relax in più te lo può portare), avanza Liam Everts, compagno di squadra KTM e figlio dell’Insuperato Stefan. Un peccato di presunzione influenza il destino. Volano Lucas Coenen e Kay de Wolf, Husqvarna Nestaan, alla partenza, ma vanno giù entrambi. Liam riparte da terzo, vita in un certo senso facile. Il belga di KTM vince davanti a Elsinga, Yamaha, e Hosterhagen, Honda. C’è una certa enfasi di tendenza, che non basta a svegliare Adamo intruppato a centro campo. Non c’è, invece, una direttrice di pensiero convincente. Io rimango sulle mie e me la prendo con Adamo: sono sicuro che da un momento all’altro si ricorda chi è. Domenica?

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