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A Grosseto c'è il corso gratuito che insegna ad affrontare le rotatorie. È andato sold out

- Nella città di Grosseto è stato organizzato un corso gratuito per preparare gli utenti della strada ad affrontare in modo corretto le rotatorie
A Grosseto c'è il corso gratuito che insegna ad affrontare le rotatorie. È andato sold out

Grosseto è una città dove le rotatorie sono le protagoniste, ce ne sono veramente di tutti i tipi: piccole, grandi, con più corsie... Ma nonostante il rondò sia un elemento fondamentale per migliorare i flussi di traffico - e anche la sicurezza - molte volte in tanti si scordano le norme del Codice della strada "bruciando" una precedenza o magari fermandosi quando si ha il via libera. 

Sono stati molti i cittadini a lamentarsi della situazione a Grosseto: "I grossetani devono imparare che si usano le frecce per girare, quasi nessuno rispetta le regole delle rotatorie!" esclamano alcuni. "Ai grossetani è rimasto in testa che chi è sulla via principale ha la precedenza". Anche un giovane motociclista è rimasto vittima della situazione: "Mio figlio è stato investito mentre era in moto perché uno non ha rispettato la precedenza alla rotatoria" dichiara un cittadino in un intervista al Tirreno.

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L'iniziativa dell'autoscuola

Con l'intento di rispondere ad alcune incertezze sulle rotatorie, Corrado Festelli, titolare dell'autoscuola Special, ha organizzato un corso gratuito che si è svolto sabato scorso presso la propria autoscuola, con la partecipazione di decine di persone sia fisicamente presenti che connesse online. L'argomento sembra interessare molto.

Tra gli ospiti il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e il presidente del consiglio comunale, Fausto Turbanti. Prima dell'evento, Festelli ha dichiarato di essersi consultato con altri istruttori ed esperti per ottenere risposte il più possibile esaustiva e ha sottolineato che non esiste un articolo specifico nel Codice della strada riguardante le rotatorie, ma ci sono pareri del ministero che ne chiariscono alcuni aspetti, evidenziando che la sfida principale risiede nell'applicazione di tali indicazioni.

Come si affrontano le rotonde?

Arriviamo quindi al dunque, Festelli chiarisce subito che la precedenza nelle rotatorie spetta a chi le sta percorrendo, a chi circola all'interno dell'anello, purché vi sia la segnaletica. Ha spiegato che in assenza di indicazioni di dare precedenza (per i grossetani come nella rotatoria di via della Repubblica) la precedenza è a destra, suscitando qualche espressione di sorpresa tra il pubblico. Una domanda dal pubblico ha portato a confermare che, in mancanza di segnaletica, occorre fermarsi se si sta percorrendo la rotonda, citando esperienze degli anni Novanta, quando anche la rotonda di via Mozambico - sempre a Grosseto - funzionava in modo simile. Ora, invece, chi è già nell’anello del rondò ha la precedenza.

Successivamente, Festelli ha spiegato le corrette posizioni da mantenere in entrata e in uscita dalle rotatorie, sottolineando l'importanza di utilizzare la freccia a destra quando si intende lasciare il rondò. Ha precisato che l'indicazione della freccia a sinistra per segnalare l'intenzione di non uscire alla prima entrata non è obbligatoria, ma è consentito cambiare corsia in rotatoria solo se ciò non interferisce con gli altri veicoli presenti sulla corsia da cui si vuole entrare.

Secondo voi anche le auscuole di altre città dovrebbero offrire questa tipologia di corsi? Migliorerebbe la sicurezza stradale?

  • henryco63
    henryco63, Occhieppo Inferiore (BI)

    Io sono di Biella e posso dire che anche qui, più di 25 anni dopo l'adozione delle prime rotatorie "alla francese", in tanti si comportano come i grossetani, o come la stragrande maggioranza degli italiani. Lasciamo perdere, va'...
    Quando i miei tre figli conseguirono la patente (ciclomotore a 14 anni e patente B successivamente), tra il 2007 e il 2019, i testi su cui studiare la teoria non prevedevano ancora un capitolo specifico per il comportamento da tenere nelle rotatorie!!! Quindi io - che evitai di spendere soldi di autoscuola per la parte teorica - sopperii a tale incredibile carenza con ciò che era, già allora, disponibile online in francese, o su siti istituzionali svizzeri.
    Mi sono sempre chiesto il motivo per cui non abbiano mai pensato, al Ministero dei Trasporti, di fare delle "pubblicità progresso" specifiche, per istruire i conducenti, fin dall'inizio dell'adozione di tali nuove rotatorie, a usarle correttamente. Sarà perché l'idea è banale?
  • Gibix
    Gibix, Casnate con Bernate (CO)

    Il corso bisogna farlo fare prima a chi fa costruire e costruisce le rotonde, che dopo 30 ce ne sono ancora una infinità con la segnaletica che dà la precedenza a chi arriva da destra. Anche nuove. Causando ingorghi e incidenti. Ma dei danni che fanno questi trogloditi non rispondono mai.
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