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Ducati 860 "Novant'Anni": Affetto Ducati

- Il preparatore olandese al lavoro su una Ducati 860 per una cafè racer che ricorda le gesta di Paul Smart e i primi 90 anni compiuti dalla Casa bolognese
Ducati 860 Novant'Anni: Affetto Ducati

Il nome scelto è una dichiarazione d'amore. “Affetto Ducati” è una concessionaria olandese che dal 1994 oltre a vendere Ducati nuove e usate fornisce parti speciali – anche NCR – ripara e prepara moto. Come la special su base Multistrada 1200, la “Toubkal” che vi abbiamo mostrato qui, o l'ultima uscita dall'officina di Overasselt: la Novant'Anni di queste foto.

Leo Fleuren, fondatore di Affetto Ducati, questa volta ha lavorato su una vecchia Ducati 860 per ottenere una cafè racer che fosse un omaggio ai primi 90 anni della marca bolognese e al celebre successo di Paul Smart alla 200 Miglia di Imola del 1972. Una special costruita non per un cliente ma come omaggio alla storia di Ducati.

La 860, costruita nelle versioni base e GT dal 1974, aveva il bicilindrico a L di 90° progettato da Fabio Taglioni, con il comando della distribuzione tramite alberini e coppie coniche, derivato dalla 750 GT. Uscì con la forcella Ceriani e il monodisco anteriore Brembo, ma venne presto sostituita dalla 860 GTS, già nel 1976, perché le vendite stentavano e con aggiunta del motorino di avviamento, del doppio disco anteriore Brembo, di una nuova forcella Marzocchi e della strumentazione Smiths. La potenza era di 65 cv a 7.250 giri.

 

 

La moto di Fleuren mantiene il telaio di serie, ma è cambiato nella parte posteriore. Inoltre è stato montato il forcellone di una Sport Classic, modificandolo perché la trasmissione a catena della 860 si trova sul lato opposto rispetto alle più recenti 1.000. Alcune componenti Fleuren le ha recuperate da altri modelli Ducati, è il caso dei freni di una 996, delle ruote di una Scrambler e del mono posteriore Ohlins montato sulla 748R e disposto qui lateralmente.

Il motore è stato riassemblato e ha ricevuto le cure dello specialista olandese in elaborazioni e scarichi Pajic R&D. Nuovi i cablaggi elettrici, la strumentazione Motogadget, gli indicatori di direzione Kellermann e la piccola batteria al litio che è stata riposizionata nel codino.
Il serbatoio e il supporto sella (che è in pelle lasciata naturale) più codino sono in lamiera di alluminio battuta a mano lascata in vista e si devono all'olandese – nonostante il nome - Labro Carrozzeria che è specializzata nel restauro di auto d'epoca.

 

  • DaniG
    DaniG, Siena (SI)

    SPETTACOLARE E BASTA
  • mauromoto
    mauromoto, Treppo Grande (UD)

    Caro Adami, con questa moto ti scordi di girare in italia. Tutte le varianti da te elencate forse passerebbero nella motorizzazione di Aversa ma in altre nemmeno in quella di Verona impossibile.
    Quindi oltre a lodare, ma nemmeno tanto il lavoro fatto, anche questa starà ferma in qualche salone in bella vista e basta.
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