Corda tesa, "trappola" per motociclisti. Trovati i responsabili
Aggiornamento 13 agosto
Sono stati due ragazzi, un maggiorenne e un minorenne, ad aver piazzato la "trappola" che ha causato la caduta di una ragazza in scooter. Nella notte del 28 hanno teso una corda che attraversava da lato a lato una strada. "Volevamo fare uno scherzo ad un nostro amico che sarebbe dovuto passare di lì in bici” è stata la giustificazione.
Aggiornamento del 1 agosto
La ragazza dopo la caduta causata dalla fune tesa è stata soccorsa e portata in ospedale. I medici hanno diagnosticato una frattura scomposta della tibia con una prognosi di 30 giorni.
Immediatamente dopo l'incidente i Carabinieri si sono messi sulle tracce degli autori e hanno raccolto diverse testimonianze. L'atto criminale non è infatti solo l'ultimo - ma certamente il più grave - di una serie di piccoli crimini, per lo più danneggiamenti e vandalismi di cui si sono resi responsabili gruppi di ragazzi, (anche minorenni) che si ritrovano in centro storico. Le indagini stanno andando in questa direzione.
Venerdì 31 luglio
Una ragazza è finita in ospedale dopo un inquietante incidente con lo scooter. La giovane, infatti, stava transitando in una arteria di Santarcangelo di Romagna quando si è trovata davanti una corda tesa all'altezza delle ruote. Inevitabile la caduta.
Fino a qualche tempo fa episodi così, comunque gravissimi, capitavano solo sui sentieri di montagna, con molti enduristi che si sono trovati a fare i conti con vere e proprie trappole fatali.
Adesso, invece, è successo anche su una strada regolarmente aperta al traffico e in una cittadina anche particolarmente frequentata in estate vista la vicinanza con le principali localitá di mare della Riviera. Un fatto di particolare gravitá, quindi, e che crea un ulteriore e preoccupante precedente. Tanto che lo stesso sindaco di Santarcangelo non ha usato mezzi termini: "troveremo il responsabile anche grazie alle telecamere di videosorveglianza presenti bella zona. Chi ha fatto questo gesto deve essere punito senza appello"
Non esistono "scherzi" o giochi, questi sono fatti gravi: e se la ragazza fosse rimasta ghigliottinata da quella fune tesa?
E se invece di rompersi qualche osso fosse rimasta paralizzata?...
A questo i due "ragazzini innocenti" ovviamente non pensavano, vero?
Troppo facile (e comodo) appellarsi alla giovane età come motivo di scusa per un qualcosa che scusanti non ne può avere.
Spiace dirlo, ma la mela non cade mai troppo lontano dall'albero; chissà l'educazione che avranno mai ricevuto in famiglia codesti giovanotti...ma posso immaginare...