Aprilia sta forse pensando a una RS da 300 o 400 cc?
Mentre noi siamo in spasmodica attesa di poter provare la nuova Aprilia RS 660, e la sorella Tuono 660, che promettono di essere delle moto dinamicamente “best in class” - come ci ha riferito l'Ing. Riccardo Tosi, Responsabile Divisione Sviluppo e Marketing di Prodotto del Gruppo Piaggio – scopriamo che per i mercati emergenti Aprilia potrebbe avere in serbo delle novità nella classe 300/400 cc.
Come riporta il sito indiano Zigwheels, Aprilia è stata una delle poche case motociclistiche presenti al salone indiano Auto Expo 2020, tenutosi a febbraio, ma senza portare di fatto alcuna novità di rilievo. Sul mercato indiano sarebbero state attese per il 2021 la Tuono 150 e la RS 150 ma adesso qualcosa potrebbe avere fatto cambiare i piani.
Secondo le dichiarazioni di Diego Graffi CEO e MD di Piaggio India raccolte da Zigwheels, Aprilia potrebbe concentrare i propri sforzi su una piattaforma che rappresenti il nuovo segmento entry-level per i mercati asiatici: non più le 125/150 ma le 250/300 e a questo punto la possibilità di vedere sul mercato una RS/Tuono 330 (ipotizziamo, dimezzando la cilindrata della RS 660, ma non saremmo stupiti se la cilindrata salisse fino ai 380/400cc) entro un paio d'anni potrebbe essere concreta, modelli che sarebbero progettati in Italia secondo input provenienti dall'India dove sarebbero poi costruite negli stabilimenti Piaggio.
Le previste Tuono e RS 150 si sarebbero poste in diretta competizione con Yamaha R15 e MT 15, KTM RC 125 e così via, ma secondo le dichiarazioni di Graffi il progetto delle 150 cc pare sia stato accantonato per valutare l'ingresso nel segmento tra i 300 e i 400 cc.
A questo punto, se le cose andassero esattamente come ipotizzato, non sarebbe impossibile vedere anche in Europa un'Aprilia (anzi due: una RS e una Tuono) in diretta competizione con Honda CB300R, Kawasaki Ninja 400, KTM Duke e RC 390, Yamaha R3, BMW R 310 e così via e basterebbe sognare in po' per immaginare anche un fantastico campionato monomarca sulla scia della Yamaha R3 Cup. Fantasie? Può darsi, ma il dato è certamente che una 300/400 sarebbe una piattaforma globale: ottima per i mercati asiatici, con uno spazio tutt'altro che disprezzabile nel mercato europeo e decisamente appetibile nell'America Latina (che continua a crescere come volumi e come cilindrata media), sempre che ovviamente i prezzi d'acquisto possano riflettere le possibilità di tutti i mercati.
Mi tengo stretto la mia DRz perchè al momento non esistono alternative vere, se non a prezzi altissimi (vedi CRF450XR), nel segmento delle fuoristrada di media cilindrata non secialistiche, ovvero usabili anche su strada da chi, come me, parte da casa per raggiungere le montagne e gli sterrati.
Vedo tante persone pronte a sborsare oltre 3000 euro per mezzi di 15 anni sfruttati e con motori da rifare...
Allora mi piacerebbe suggerire ad Aprilia di produrre un RX400, con filosofia simile alla vecchia e bellissima RX125.
Un mezzo aggressivo ma non troppo sofisticato e costoso con cui divertirsi in fuoristrada e sulle curve senza spendere un occhio e senza dover cambiare l'olio o il pistone ad ogni uscita...
Viceversa vedrei poco una Adventure piccola: quelle sono moto da viaggio che necessitano motori più grossi e carenature protettive, poco utili a 100 km/h. Invece serve un mezzo che stia, come peso, intorno ai 130 kg per poter percorrere, nel caso, anche la mulattiera un po' scassata che ci si para davanti nel giro dual.
Io non ne capisco nulla quindi farei un salto nel vuoto
Comunque le cilindrate 300-500 che piaccia o no sono il futuro