Area B e C a Milano: slittano al 1° ottobre 2025 i divieti per le moto
Un pacchetto di provvedimenti approvati stamattina da Palazzo Marino contiene anche lo slittamento del divieto per le moto definite "inquinanti" di accedere all'Area B e all'Area C di Milano, divieto che sarebbe dovuto entrare in vigore dal 1° ottobre 2024.
Questo divieto aveva generato opposizioni e perplessità, convogliate anche in manifestazioni volte a creare un dialogo con le Istituzioni cittadine per cercare di ottenere, almeno, una deroga. Deroga che adesso è arrivata: viene posticipata al 1°ottobre 2025 l’entrata in vigore del divieto di accesso e di circolazione in Area B e in Area C per le moto e i ciclomotori alimentati a miscela (motore a due tempi) Euro 2, a gasolio Euro 2 e a benzina (motore a quattro tempi) da Euro 0 a Euro 1.
Inoltre, sul lato automobilistico, c'è un'apertura sui Diesel Euro 6 con lo stesso divieto che viene posticipato al 30 settembre 2028.
Le motivazioni sono riportate in una nota di Palazzo Marino: "La decisione è maturata prendendo in considerazione, da una parte, il mutato contesto economico, la crescita dei prezzi nel mercato automotive e il relativo costo sociale per i cittadini e, dall’altra, i progressi nell’innovazione tecnologica che non hanno raggiunto i risultati previsti".
Anche il ritardo europeo sull'approvazione del Regolamento sull'Euro 7 ha pesato nella decisione del Comune di Milano: "La scelta prende in considerazione i costi di investimento che i cittadini e le imprese devono sostenere anche in relazione dello slittamento del Regolamento del Parlamento e del Consiglio europeo sull’omologazione di veicoli a motore Euro 7 approvato a marzo di quest’anno e le relative date di attuazione previste, da cui si può stimare che l’obbligo di prima immatricolazione solo Euro 7 di auto possa avvenire solo a partire da fine 2027 e di veicoli più grandi (M2, M3, N2 e N3) della stessa categoria Euro a partire da metà 2029".
Fonte: Comune di Milano
Avrei scommesso le pelotas che pur di farsi vedere integerrimi avrebbero fatto orecchie da mercante alle richieste (al corteo ero presente) di prolungare la libera circolazione delle moto e scooter anzianotti, invece mi sono sbagliato di brutto.
Un anno in più non è molto ma è già qualcosa e soprattutto è il segnale che con la giunta capitanata da Sala c'è la (piccola) speranza di ragionarci senza che vadano avanti col paraocchi come cavalli da tiro incuranti di tutto e tutti.