Assicurazione RC moto. Tariffe in calo, ma non per molto
Il costo dell'assicurazione RC è una voce che spesso frena l'acquisto di moto e, ancora più spesso, quello di ciclomotori. Tuttavia va detto che negli ultimi tre anni i premi assicurativi per la copertura responsabilità civile sono costantemente scesi. La rilevazione Istat riporta un calo del 6,6% da settembre 2012 a settembre di quest'anno, mentre il monitoraggio effettuato da Ania specifica come il premio annuale medio per una automobile assicurata a marzo del 2013 era pari a 447 euro, mentre a settembre di quest'anno era sceso a 382 euro, sempre senza conteggiare le tasse che incidono per un bel 26,1% (imposte pari a 15,6%, a cui si somma il contributo al servizio Sanitario Nazionale che è pari al 10,5%).
Come riporta l'Ania, nell'ultimo anno il premio medio per le autovetture ha registrato una diminuzione del 7,4%, mentre per i motocicli è stato contenuto in un -2,6% e per i ciclomotori in un -2,8%. Si tratta di rilevamenti su polizze che giungono al rinnovo e non sono considerate quelle nuove per le quali ci sono normalmente sconti maggiori che non restando con la medesima compagnia.
I ribassi – il dato si riferisce alla RC delle autovetture - sono stati di -7,5% a Milano, -7,1% a Bologna, -7,4% a Roma, -8,3% a Napoli e -6,6% a Palermo.
Secondo l'Osservatorio di Segugio.it, il primo semestre di quest'anno rapportato al primo semestre dell'anno precedente vede un aumento della tariffa media della RC moto del 4,9%, mentre il prezzo migliore che si può spuntare (best price) è diminuito del 5,4%.
Da Aosta a Napoli quattro volte tanto
Sempre l'Osservatorio di Segugio.it consente, con le sue rilevazioni mensili, di comparare il costo medio della RC moto provincia per provincia. Si scopre così dov'è la grande differenza di spesa. Si passa infatti dal costo minimo registrato in Valle d'Aosta (288 euro) al più alto della regione Campania: 1.015 euro. Regione nella quale la maglia nera spetta a Napoli: 1.231 euro, ovvero il 121% in più della media nazionale che si è assestata, nello scorso mese di novembre, a 556 euro. La città partenopea è la più cara anche per la RC auto, con una tariffa media di 1.582 euro contro il dato nazionale che è pari a 782 euro: ovvero, a Napoli assicurare un'automobile costa il 102% della media nazionale.
Il premio medio di una RC moto a Milano registrato a novembre è stato di 478 euro (-6,8% rispetto a un anno prima, con un risparmio di 34 euro), che vale un 14% in meno rispetto alla media nazionale. Per una RC auto a Milano la spesa media a novembre è stata invece di 690 euro (-19% rispetto a un anno prima).
Oltre alla Valle d'Aosta, le regioni meno costose per la RC moto sono il Friuli Venezia Giulia (361 euro il premio medio), l'Umbria (381 euro), il Veneto (412 euro) e il Piemonte (416 euro). Scendendo dal primo posto nella classifica della spesa maggiore, detenuto della Campania, le regioni più care sono Puglia (900 euro), Calabria (845 euro) e Sicilia (631 euro)
Questi sono i premi medi in euro della RC moto in alcune città campione oltre alle già citate Milano e Napoli: Torino (557), Genova (595), Padova (447), Trieste (349), Bologna (480), Firenze (433), Pesaro (367), Perugia (381), Roma (581), L'Aquila (530), Salerno (1.054), Bari (834), Reggio Calabria (899), Palermo (721), Cagliari (406).
Rispetto ai premi pagati in Germania, Francia, Gran Bretagna e Spagna, in Italia si spende mediamente il 45% in più. I motivi di questa differenza vanno ricercati nei costi dei risarcimenti, nelle imposte, nelle frodi e nei comportamenti di guida. Inoltre, se si escludono le imposte, le altre voci sono più influenti nelle regioni del sud e per questo si spiega la differenza di costi della RC. Se si considerano i sinistri delle auto (sono questi i dati forniti da Ania), si scopre che la frequenza degli incidenti sul totale circolante è del 5,6% al nord e del 6,2% al Sud, con un picco del 10,4% nella provincia di Napoli.
Italia peggio dei big europei
L'Italia ha poi un altro brutto primato ed è la percentuale di sinistri con danno alla persona. E in ambito nazionale la situazione è variegata, con le regioni del nord che accusano una percentuale del 15%, mentre quelle del sud il dato sale al 24%: un incidente ogni quattro vede al sud un danno alle persone.
Altra piaga italiana è quella dei veicoli non assicurati. Se la percentuale europea vede tre veicoli su cento scoperti da assicurazione RC, in Italia la media del nord sale al 6,7% e al sud al 15%. Infine, il costo dei sinistri al sud è del 15% maggiore rispetto a quelli risarciti al nord. Questo spiega almeno in parte il forte divario che si paga a seconda di dove si risiede.
Stando a quanto ha recentemente dichiarato Giovan Battista Mazzucchelli, Amministratore Delegato di Cattolica Assicurazioni, la riduzione dei premi in atto da un triennio è destinata a terminare. Questo perché la frequenza dei sinistri è in crescita e i costi dei risarcimenti sono in aumento, quindi si passerà da una fase di risparmio a una di maggior spesa.
l'assicurazione si dovrebbero vergognare, di considerare un lusso avere una moto, comprata in base alla disponibilita' economica dell'acquirente, ed e' questo modo di ragionare in contrasto non solo moralmente ma anche x quanto riguarda la giustizia e il rispetto dell'acquirente a livello di cittadino, chi compra uno scooter 50 cc per risparmiare non solo inizia a pagare dalla 14° classe ma paga piu' di ad es. un 150 cc, il concetto con la quale le assicurazioni guardano a chi compra un 50 cc e' questo, lo scoter e' un lusso, il 50 cc essendo che (potrebbe)causare incidenti lo condanniamo insieme a tutti i motociclisti a partire dalla 14 classe, praticamente a scopo di spudurato lucro, condannano i motociclisti in primis anche se non hanno fatto incidenti a partire dalla 14° classe, questa e' un'ingiustizia enorme, chi compra una moto e non ha mai fatto incidenti deve assolutamente partire dalla 1° classe, poi dopo eventuali incidenti comincia a scendere di classe e pagare le eventuali maggiorazioni, e questo deve valere x tutti i motociclisti, altro che trovare escamotage x spremere ancora piu' soldi, dovuti a forte restrizioni contrattuali tipo scatola nera ecc ecc.e poi . . anni fa il governo metteva dei paletti a queste assicurazioni e banche, mi chiedo dove sono le associazioni dei cittadini e xke' il governo non interviene.