Aumentano gli spostamenti su due ruote, ma la sicurezza non è una priorità per il 42% delle amministrazioni
Secondo quanto emerso dall'ottavo Focus2R, osservatorio voluto da Confindustria ANCMA e Legambiente con la collaborazione di Ambiente Italia che annualmente ci rende una fotografia dei trend nella mobilità urbana, gli spostamenti sulle due ruote sia a pedale sia a motore in Italia continuano a crescere. E, come d'altra parte potevamo giù intuire visti gli eccellenti risultati di vendita del 2023, in particolare sono quelli effettuati sui motocicli a passare dal 2,6% del 2019 al 4,1% del 2023. Viene naturale però chiedersi se a questa crescita corrisponda anche una risposta delle politiche locali. Sarà così?
Aumentano le moto. E la sicurezza?
A quanto pare no, o almeno solo in parte. Le amministrazioni comunali continuano a pianificare, sebbene con intensità e qualità d’intervento differenti e discontinue, in favore della mobilità alternativa all'automobile. Aumentano la disponibilità media di piste ciclabili, i parcheggi per le bici, le soluzioni di bike sharing e nascono nuove forme di incentivi per l’utilizzo di cargo bike nella gestione della logistica di ultimo miglio. Molta attenzione, dunque, viene prestata - giustamente, si intenda - al mondo delle due ruote a pedali, ma molta meno a quelle delle due ruote a motore che sembrano pagare, se così si può dire, la parentela con le vituperate automobili. Così l'accesso dei veicoli a due ruote alle corsie riservate rimane limitato e anche le opportunità di scooter sharing si sviluppano più lentamente rispetto a quelle dedicate a bici ed e-bike. Ma è sul tema della sicurezza che avvertiamo il maggiore imbarazzo nel leggere le risposte delle amministrazioni pubbliche: appare ancora lontano dall'essere un punto essenziale negli strumenti di pianificazione della mobilità urbana, anzì per il 42 per cento delle amministrazioni non rappresenta affatto una priorità e per il 21 per cento è una priorità bassa!
Rimane pressoché invariato il numero delle città che puntano su soluzioni come guardrail a tutela dell’incolumità dei motociclisti in caso di impatto a dimostrazione che non c'è stata alcuna evoluzione. Alla stessa domanda, però, sul fronte bici la risposta dei municipi è diametralmente opposta e qui il tema della sicurezza viene annunciato come prioritario è il 29% e per il 31% è "molto alta".
Due ruote, due misure
È opportuno ricordare che questo è quanto si evince dalle risposte di novantanove amministrazioni italiane, ovvero quelle che hanno risposto in maniera completa al questionario diffuso ed elaborato da Ambiente Italia per conto di Legambiente e Confindustria ANCMA. Andando a vedere più nello specifico i dati ci si accorge proprio di come ci siano in questo momento storico due pesi diversi per le due ruote a pedale rispetto alle due ruote a motore. Per le prime vi è più attenzione nei programmi e nelle intenzioni, mentre le seconde vengono più lasciate a se stesse benché siano appunto in grande crescita di presenza e di utilizzo.
Cosa ne pensano i giovani utilizzatori?
Assieme all'ormai tradizionale Focus2R, è stata realizzata anche una ricerca di mercato "Giovani e due ruote: attrattive e paure" a cura dell'agenzia Kantar Italia. Sono stati raccolti 1.500 questionari e 36 colloqui di profondità tra possessori e prospect di bici, bici elettriche, scooter e scooter elettrici. Come mostra la slide che riportiamo qui sopra, si evince come il tema della sicurezza sia fondamentale per chi sceglie le due ruote per muoversi in città e come la "soddisfazione percepita" su questo punto sia ancora molto bassa.
Torna invece il tema preferito dalle amministrazioni locali: massima attenzione alle 2 ruote (a pedali). Molto cool e spendibili politicamente (ecologicamente parlando).
D'altronde "ce lo chiede l'Europa...".
Poi andate a parlare con un autista di bus. Che magari deve, con un 18 metri, superare più volte, in corsia preferenziale, una bici che ai rossi non si ferma mai (al contrario di lui)...