Beccati due motociclisti nell’area protetta di Torre Guaceto
Non c’è voluto molto a far notare la propria presenza all’interno dell’area protetta inclusa nella riserva naturale marina che in Puglia, a nord di Brindisi, si estende per 1.800 ettari lungo il tratto di costa adriatica. Un’area naturale caratterizzata da paludi, canneti e dune, dove è attivo anche un centro di recupero di tartarughe marine.
Nella domenica di questo ultimo fine settimana gli addetti del consorzio, che abitualmente controllano e pattugliala zona, dopo aver visto scarrozzare i due avventurieri sulla spiaggia, hanno chiamato i Carabinieri del comando di Carovigno. La pattuglia è intervenuta rapidamente bloccando i due giovani in flagranza di reato.
I due, che guidavano moto prive di targa proprio per evitare di essere identificati, si sono visti sequestrare la moto e saranno soggetti a salate sanzioni per aver violato questa zona protetta. A quanto pare non è la prima volta che quest’area viene presa di mira da qualche motociclista desideroso di fare un po' di off-road in un contesto così particolare ed evidentemente seduttivo. Spesso gli uomini del consorzio e le forze dell’ordine faticano ad identificare i mascalzoni che grazie alla velocità delle moto riescono a farla franca, ma non questa volta. Aironi, gallinelle d’acqua e uccelli migratori ringraziano.
Foto: riservaditorreguaceto.it
Tuttavia questi comportamenti (che ripeto, non sono giustificabili e la mia non vuole essere in alcun modo una giustificazione) sono anche figli del fatto che ormai in off road, al di fuori degli eventi organizzati (e quindi a pagamento), non ci puoi praticamente più andare, se non in poche (troppo poche) zone rimaste accessibili.
Se si lasciasse un po' più di spazio ai motociclisti amanti dell'off di accedere, in modo sicuramente controllato, a più strade e sentieri sterrati probabilmente questi "delinquenti" avrebbero meno voglia di recarsi in zone protette. Poi ovviamente gli st*pidi ci sono e ci saranno sempre.