Bentornato Caballero!
Santarcangelo di Romagna, 7 settembre 2008 - Ultima prova del Campionato Italiano Motorally
Un tuffo al cuore
In questo Focus non vi parliamo del fantastico trionfo di Philippaerts in MX1 o dell'ultimo mondiale (quasi) vinto da Bayliss in Superbike.
Voliamo bassi e tocchiamo un amarcord che potrebbe far venire gli occhi lucidi ai papà che hanno varcato la soglia degli "anta", e ingolosire i figli sedicenni che in famiglia hanno spesso sentito parlare del leggendario Caballero.
Il protagonista è proprio lui, il Fantic Motor Caballero 125 (ora dotato del motore raffreddato a liquido, a 4 tempi e 4 valvole per cilindro) tornato a dominare la scena dei campionati di Motorally e di Enduro.
Chi scrive ha cominciato la sua avventura motociclistica nel 1989 proprio con un Fantic 50 acquistato di seconda mano.
Allora avevo 14 anni e i cinquantini made in Brianza erano nella hit parade dei sogni degli adolescenti (insieme alle puntate di Colpo Grosso, ma questo è un altro discorso).
Sono passati 19 anni, l'aumento dei chili è stato inversamente proporzionale alla caduta dei capelli, ma il Fantic è ancora lì, sotto la coperta di Linus in garage.
Sono davvero tanti gli appassionati di Fantic Motor: ricordo lo stupore che provai quando vidi una moto di Barzago, perfettamente restaurata, fare bella mostra di sé nel salotto di casa Despres, circondata dai trofei dakariani del pilota parigino. Anche lui innamorato perso del suo primo Fantic.
Ufficiale per un giorno
La data dell'ultima prova di campionato italiano Motorally si avvicina e il mio 450 è già pronto per la sfida. Tasselli vergini, filtro dell'aria e olio motore fatti. Perché sarà anche vero che l'importante è partecipare, ma sotto sotto si fa il massimo per portare a casa un risultato onorevole.
La moto è già sul furgone quando arriva la telefonata di Nazareno Falappi, responsabile dello squadrone Fantic Motor nel Motorally e presidente dell'Old Farm Racing (una vera istituzione tra i moto club milanesi a cui presto dedicheremo un Focus).
"Il nostro Lorenzo Sandrone si è infortunato e ha lasciato libera la moto. Vuoi correre col suo Caballero 125?".
Al Naza è bastato citare le due paroline magiche - Fantic Motor - per far riemergere il sognatore sbarbato di 20 anni prima.
Fa niente che il prestante 450 è già sul furgone, fa niente che i 92 chili netti sono un bel fardello per il Caballero. E fa niente che guiderò il Fantic per la prima volta direttamente in gara. Affare fatto, si parte.
I dubbi dell'esordio
A Santarcangelo scarichiamo il Caballero dal furgone e ci mettiamo al lavoro per settare la moto sul nostro peso e per rimediare ai (pochi) danni che la moto presenta in seguito alla rovinosa caduta di Sandrone.
Posizioniamo il manubrio e le leve, verifichiamo il road book e, soprattutto, tariamo la forcella e il monoammortizzatore.
Osserviamo scettici il piccolo propulsore a 4 tempi di ultima generazione, con tanto di distribuzione a 4 valvole per cilindro e raffreddamento a liquido. A quanti miliardi di giri erogherà i 24 cavalli di cui viene accreditato in questa versione pronto gara?
Ci tranquillizzano le parole del patron di Fantic Motor, Federico Fregnan: "Non preoccuparti, non devi aspettarti un motore vuoto ai bassi, che urla solo in alto. Anzi, vedrai che il 125 spinge bene ai medi e richiede il cambio marcia per fare strada. Non serve sfrizionare come sui nervosi 125 a due tempi".
Sono perplesso, i vecchi Caballero spingevano agli alti regimi. Possibile che questo 125 abbia imparato le buone maniere?
36 km, la speciale più lunga
Alle 8 della domenica mattina mi presento alla partenza carico come una molla. Mi attendono 223 km di gara, comprese le due speciali da 16 e da 36 km (record di lunghezza della stagione 2008).
Affronto il trasferimento in compagnia di altre moto, dalla cilindrata anche quadrupla, ma non c'è alcun timore reverenziale. Forte del suo palmares sportivo il Caballero sta coi grandi senza complessi. Anche il sound è appagante, lo scarico canta il classico wroom da quattrotì di ultima generazione. Roba da adulti.
Ed eccomi alla partenza della prima speciale, quella più enduristica. Se sullo sterrato veloce il Caballero gioca in difesa, nel sottobosco e nel torrente in secca il Fantic si esalta.
Guizza come uno slalomista nelle strette svolte attorno agli alberi e risale agile e leggero i sassi del fiume aiutato nell'impresa da una forcella Marzocchi scorrevole e sensibile come poche altre.
Incredibile, temevo di subire il sorpasso delle motone e invece me la sto giocando ad armi pari con molte di loro.
Il sogno si infrange a metà prova, quando il trip (lo strumento elettronico conta chilometri, necessario nei rally) mi abbandona, costringendomi a seguire un altro concorrente per raggiungere l'assistenza e cambiare la piccola batteria che lo alimenta. Non ci voleva.
Resto comunque fiducioso, c'è ancora una speciale - quella più lunga - e il Caballero mi ha fatto vedere di cosa è capace. La vittoria della classe 125 4 tempi è alla nostra portata.
E difatti il secondo test cronometrato parte nel migliore dei modi. Mi tornano in mente le parole di Federico Fregnan - "fallo correre, dagli le marce" - e, guidato in questo modo, il Caballero è davvero rapido.
In pochi chilometri raggiungo gli avversari della mia classe, partiti prima di me, e li supero.
La speciale corre veloce, in vista del 30esimo chilometro il vantaggio si fa consistente. Nei tratti più veloci - da sesta piena per intenderci - vengo letteralmente sverniciato dai monocilindrici fullsize, ma nel guidato mi difendo alla grande e supero diversi "grandi".
Guido in scioltezza e senza fatica (col 4 e mezzo sarei già bollito). Fantastico.
Arrivo a sentire il profumo della vittoria, ma non riesco a gustarmela.
A pochi chilometri dall'arrivo sbaglio una nota, quella più lunga (ben 3,49 km!) e mi perdo tra i rigogliosi declivi dell'Appennino. Un errore da cadetto che getta alle ortiche il risultato.
Impiego oltre 20 minuti per tornare sulla retta via. Un'eternità che mi relega al secondo posto.
Secondo posto che vale una sconfitta dopo aver visto di cosa è capace il Caballero 125 lungo i tratti più duri di questo Motorally.
Beati sedicenni, il Caballero che ha fatto sognare intere generazioni è di nuovo in gara. Non la solita 125 tassellata buona per il tragitto casa-scuola, ma una vera Enduro tremendamente efficace nel fuoristrada più difficile. I papà sono avvisati.
Andrea Perfetti
che bello
quanti ricordi!
cosa cambia tra la 15 e la 24 cv?
sarebbe bello vederla a qualche cavalcata.