Bimota Tesi 400: bello sognare!
Da un disegno pubblicato dai colleghi spagnoli di motorbikemag.es, si ipotizza la possibilità che Bimota stia pensando di realizzare una versione della Tesi di media cilindrata.
Non sarebbe la prima volta che Bimota realizza una versione 400 cc della tecnologica Tesi. Già negli anni ottanta venne costruita in numero limitato una Tesi 1D con questa cubatura, e molti altri costruttori resero disponibili per il mercato giapponese, modelli sportivi e non, con cilindrata ridotta.
La difficoltà e il costo della patente che consente la guida di motocicli con cilindrata oltre 400 cc è il motivo principale, almeno in Giappone, che spinge i costruttori locali e chi voglia esportare su tale mercato a realizzare moto, non per forza economiche e soprattutto con contenuti tecnologici di pregio. Le più famose sportive del Sol Levante, conosciute e apprezzate nel resto del mondo con cilindrate da 750 cc in su, hanno quasi sempre avuto una versione dedicata al mercato locale di cilindrata inferiore. Honda RC 30/45, Yamaha RD 500 e FZR, Kawasaki ZXR.
ll fatto stesso che la propretà dell'azienda riminese sia passata nelle mani di quest'ultima, potrebbe far pensare a qualcosa di più di una elucubrazione sul web. Inoltre la casa di Akashi avrebbe disponibile un propulsore idoneo a tale scopo, il quattro cilindri da 80 cv che equipaggia la ZX4-R di recentissima costruzione.
Stiamo a vedere...
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ralph5522, Campomorone (GE)Anche la prima Tesi,quella esposta al salone di Milano nel 1983, aveva un motore di 400 cc: quello del VFR 400
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Capobutozzi1, Roma (RM)Un sogno a occhi aperti