Vendite nel mondo

BMW: vendite 2018 in flessione in attesa delle novità

- Il gruppo di Monaco ha presentato oggi i risultati finanziari del secondo trimestre. BMW Motorrad ha consegnato fino nel mondo 86.975 moto e scooter (-1,6%) e i ricavi sono calati del 10%. E’ attesa una ripresa nel terzo trimestre
BMW: vendite 2018 in flessione in attesa delle novità

Dopo anni di costante crescita, BMW Motorrad ha sofferto nei primi sei mesi del 2018 una battuta di arresto nella sua espansione commerciale che ha come obiettivo il traguardo delle 200.000 moto vendute entro l'anno 2020.
E’ quello che emerge dai dati comunicati con il report finanziario del secondo trimestre 2018: un rallentamento che deve fare i conti con l’introduzione di molte novità, sono nove i modelli lanciati nei primi mesi dell’anno, e che merita di essere rivalutato a settembre per valutarne la reale portata.

Il dato del volume produttivo del periodo gennaio-giugno è in questo senso chiaro: 88.088 unità costruite contro le 105.552 dello stesso periodo del 2017, ovvero il 16,6% in meno. Ma se si guarda alle vendite la flessione si riduce all’1,6%: 86.975 moto e scooter nei primi sei mesi di quest’anno contro le 88.389 unità dell’anno scorso. Nel secondo trimestre (aprile-giugno) le consegne sono diminuite del 3,1%.

Le vendite in Europa, primo mercato globale, sono state di 53.989 unità (2017: 58.617 unità, - 7,9%). Flessione pesante in Germania, che resta il principale mercato della marca tedesca, con 11.739 unità contro le 14.461 del primo semestre del 2017 (-18,8%). Cali anche in Francia (9.068 unità invece di 9.447, -4%) e Italia (8.647 unità contro 9.099 unità, -5%). E’ andata meglio in Spagna (+1,3%) con 5.647 unità vendute. Bene anche negli USA nonostante il calo generale del mercato: BMW guadagna il 3,1% consegnando 7.379 moto. 

I ricavi del primo semestre 2018 ammontano a 1.182 milioni di euro (2017: 1.315 milioni di euro, -10,1%). L'utile prima del risultato finanziario è stato di 175 milioni di euro (2017: 229 milioni di euro, -23,6%), determinando un margine EBIT del 14,8% (2017: 17,4%). L'utile prima delle imposte del semestre ammonta a 174 milioni di euro (2017: 228 milioni di euro, -23,7%).

Come anticipavamo prima, un totale di 51.117 unità (2017: 52.753 unità, -3,1%) sono state consegnate ai clienti durante il secondo trimestre, generando ricavi per 658 milioni di euro (2017: 695 milioni di euro, -5,3%). L'utile prima del risultato finanziario è sceso a 98 milioni di euro (2017: 104 milioni, -5,8%), corrispondente a un margine EBIT nel segmento del 14,9% per il trimestre (2017: 15,0%). L'utile prima delle imposte per il periodo di tre mesi ammonta a 96 milioni (2017: 103 milioni; -6,8%).

m.g.

  • Lucatwin1
    Lucatwin1

    Ci possono essere un'infinita' di motivi, ma alla fine si riduce tutto a una cosa normalissima: non si puo' crescere all'infinito.

    BMW ha fatto (e continua a fare) numeri incredibili: basti dire che fa le moto piu' costose e piu' vendute. Di solito o si fanno le une o le altre. Sono pochi quelli che sfuggono all'equazione lusso=pochi numeri. Mi viene in mente Apple, e poco altro. Ma restare li' e' difficilissimo per chiunque.

    Fanno un leverage pazzesco su marketing e fidelizzazione. Ma basta poco a compromettere un'immagine marketing (le forcelle punzonate alla cacchio non hanno ammazzato nessuno ma il danno di immagine e' stato rilevante).

    Hanno sfruttato bene la fidelizzazione dei propri clienti, ma molti di questi sono di eta' medio-avanzata, e non saranno rimpiazzati (ce lo vedete un millenial su una GS?), perlomeno in USA ed Europa.

    Le cose cambiano in Asia, dove ci sono tanti potenziali clienti, per ora frenati dai dazi. Alla BMW lo sanno e hanno gia' cominciato a delocalizzare (come tanti altri). Delocalizzare non serve solo a contenere i costi, ma anche ad evitare barriere doganali.

    Da noi, le automobili e le motociclette "grandi" hanno fatto il loro tempo. Si continueranno a vendere, ma sempre meno. Discorso diverso per e-bikes e nuove tecnologie. Ma non saranno "moto" come le intendiamo noi.
  • DettoFatto
    DettoFatto, Lodi (LO)

    mi risulta difficile tracciare una traiettoria con tutti questi numeri...
    mi colpisce il dato del calo di produzione, quello sì: da 105mila a 88mila sono parecchie moto prodotte in meno.
    Si sa il perché?
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