Caino (BS), presto misure di sicurezza per le moto sulla Costa di Sant'Eusebio
Non ce la faceva più a veder passare le moto ad alta velocità ed era arrivato a dire di voler occupare la strada il sindaco di Caino, in provincia di Brescia, per contrastare il fenomeno.
Dopo la segnalazione congiunta dei primi cittadini di quattro comuni limitrofi di Agnosine, Odolo, Vallio Terme e Caino che hanno sollevato al Prefetto di Brescia la situazione di allarme sul tratto di strada SP. 237 noto come Coste di Sant’Eusebio.
La Prefettura ha preso così posizione e, come riportato dal giornalediBrescia, verificando assieme alla polizia stradale e provinciale l’idoneità di ulteriori iniziative per debellare il fenomeno, anche attraverso un incremento o un diverso posizionamento degli autovelox.
Già nel 2019 quando, a seguito di una serie di studi mirati e di un periodo di appostamenti da parte delle Forze dell’Ordine statali, erano stati presi provvedimenti per la sicurezza della strada.
Furono infatti installati dei dissuasori di velocità elettronici sul percorso. L’iniziativa portò a far rilevare da parte dell’Amministrazione Provinciale ben 9.348 contestazioni
Il prefetto Attilio Visconti ha disposto che sarà attivato un tavolo di coordinamento per aggiungere strumenti di controllo sul territorio e dare priorità alle Coste di Sant’Eusebio.
mi sa che ha ragione il sindaco
raga, chiariamoci:
il 2 giugno sul Penice c'era la follia.
Non so se sia stata la pandemia a far impazzire tutti, o se mi sono perso io che da Bobbio al Penice è diventato a senso unico alternato, o una pista per bikers...
ma io non ho mai visto così tanti sorpassi a curva cieca
se guidiamo veramente di m*** in questo modo, poi non lamentiamoci se si le autorità accaniscono
senza considerare il rischio di crepare da veri idioti
Non sono uno che va via sparato, ma qui ne faccio fatica a mantenere i 50 al ora. Purtroppo ci sono anche sufficiente motociclisti che cercano il limite…
Sarebbe più saggio di orientarsi ai incidenti di questo tratto che al numero delle infrazioni “forzati”. Così la PA non si riempì le tasche ma contribuisce alla sicurezza.
Ma forse chiedo troppo….