Codice della Strada: il tavolo di lavoro fissato dal ministro Salvini
Sull'onda emotiva seguita all'incidente stradale di sabato scorso, tre giovani morti sfuggendo a un controllo dei Carabinieri nei pressi di Alessandria, il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile Matteo Salvini aveva preannunciato interventi al Codice della Strada.
Come la revoca a vita della patente nei casi più gravi e le contravvenzioni commisurate al reddito.
Lunedì scorso aveva anche annunciato per la prossima settimana “Un tavolo per aggiornare il codice della strada che è vecchio di trent’anni. Va aggiornata l’abilità delle nuove tecnologie, all’abuso del telefonino, alla necessità di identificare anche i monopattini elettrici”.
Ieri, a margine dell'assemblea di Confesercenti, il vicepremier ha detto: “Poco fa ho avuto la conferma e, come promesso ieri, faremo la prima riunione operativa col ministro della Scuola Giuseppe Valditara e il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi. La settimana prossima al mio ministero perché le stragi sulle strade, soprattutto quelle extraurbane sono indegne di un paese civile”.
In una nota successiva è stato confermato il coinvolgimento dei tre dicasteri, precisando che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, mercoledì 21 dicembre si confronterà con i colleghi Matteo Piantedosi (Interno) e Giuseppe Valditara (Istruzione e Merito).
Si punta a un inasprimento delle sanzioni, in particolare per chi guida sotto l'effetto di alcol e sostanze stupefacenti, a maggiori controlli sulle strade e alla promozione di campagne di educazione e sensibilizzazione. Il responsabile del MIT vorrebbe coinvolgere maggiormente sindaci, enti locali e le associazioni che si occupano di sicurezza stradale.
Il vicepremier in precedenza aveva sottolineato la necessità di un più ampio coinvolgimento delle scuole. Un argomento che lo vede in sintonia con il ministro Valditara.
Rimango sempre dell'idea che l'istruzione e la formazione in ambito civico/stradale siano le vie più efficaci per evitare le tragedie che il paese sta subendo ormai da troppo tempo.
Ma cultura e istruzioni si sa che sono fuori moda, meglio i titoloni MULTE, ERGASTOLO DELLA PATENTE rispetto a un programma a medio-lungo termine che il governo in corso di turno non vedrebbe mai realizzato...