Covid-19, arriva il pass per gli spostamenti: cos’è e come funziona
Il premier Mario Draghi nella conferenza stampa di venerdì 16 aprile ha annunciato un futuro provvedimento che renderà necessario un pass per spostarsi tra regioni di colore diverso dal giallo. Premesso che alla data di oggi siamo in attesa del testo del decreto per i provvedimenti sulle riaperture annunciati e che tale decreto potrebbe contenere già qualche indicazione sul pass, possiamo però fare qualche ipotesi più o meno ragionata sul probabile contenuto di questo certificato cui potrebbe essere legata la possibilità di spostarsi liberamente e la partecipazione a quegli eventi (sportivi, culturali, ecc.) che prevedono assembramenti.
Il pass annunciato da Palazzo Chigi sarebbe modellato sul contenuto del futuro Green Certificate previsto dall'Unione Europea per consentire gli spostamenti tra gli Stati membri e il suo rilascio dovrebbe essere subordinato ad una delle seguenti condizioni: tampone negativo entro le 48 ore precedenti, avvenuta vaccinazione, guarigione dal Covid-19.
Resta ancora da capire come possa essere asseverato il rispetto di queste condizioni: si parla, perlomeno in una fase iniziale, di certificazione rilasciata dalla Regione, dalle autorità sanitarie o di autocertificazione, utilizzo della tessera sanitaria, ma anche della possibilità di integrazione di queste informazioni dell'app IO già in uso a dieci milioni di italiani grazie anche all'iniziativa sul cashback di stato. Rimangono le incognite sulla frequenza di aggiornamento e sull'autorità preposta al rilascio/rinnovo una volta a regime.
Lo stesso premier Draghi ha ricordato in conferenza stampa che i tempi per l'attivazione del pass non saranno brevissimi, ma entro questa settimana attendiamo il testo del decreto e, forse, ne dovremmo sapere di più.
Posso dire che è un'indecenza ed è anche incostituzionale?
Mi sa tanto che si sta abbondantemente esagerando.
E poi hanno il coraggio di dare del dittatore ai presidenti di altri Stati....