Crisi di Suez: le moto come le auto? Rischio furti e aumento polizze
Se la situazione nel Mar Rosso non trovasse soluzione a breve, i rischi per i consumatori sarebbero concreti e tangibili nella vita di tutti i giorni. Come avevamo già evidenziato, le navi portacontainer stanno disertando il Canale di Suez a causa del grave pericolo rappresentato dagli attacchi del gruppo armato Houthi; i successivi scontri con gli USA e i suoi alleati per il ripristino della situazione quo ante hanno reso ancora più incandescente lo scenario e la percentuale di navi che viene di fatto obbligata a circumnavigare l'Africa per giungere in Europa è aumenta esponenzialmente, con aggravi di tempi e di costi.
Nel mondo auto, secondo quanto dichiarato da Federcarrozzieri e riportato da Ansa, i primi effetti si stanno già facendo sentire, sopratutto nel settore dei laminati, che iniziano a scarseggiare. Le riparazioni quindi dilatano i loro tempi di esecuzione e consegna ma anche lo stock dei ricambi sta assottigliandosi: una situazione che potrebbe causare da una parte rialzi dei prezzi, dall'altro furti su commissione di parti di auto o dell'intero veicolo. Sotto questo profilo la Crisi di Suez potrebbe incidere anche sulle assicurazioni, con rincari delle polizze.
A questo punto è lecito chiedersi se tutto questo potrebbe arrivare a colpire anche il mondo delle moto, anche se al momento non c'è un allarme in questo senso. Bisogna però ricordare che in casi simili gli effetti di una crisi della logistica sono stati avvertiti, anche se con modalità diverse e differenti intensità, fosse soltanto con ritardi nelle consegne. Del resto, una quota rilevante dei nostri approvvigionamenti transita - o meglio, transitava - dal Canale di Suez e quindi è inevitabile che in qualche modo i contraccolpi di una crisi della logistica possano arrivare a tutti, indistintamente. Potrebbe preoccupare di più il tema del rialzo dell'inflazione, che certamente in quanto tema trasversale a tutta l'economia sarà al centro del dibattito fino a quando il conflitto non troverà, come ci auguriamo avvenga presto, una fine.
Fonte: Ansa