Dalla Sicilia al Tourist Trophy 2022: Antonio e i suoi 7.000 km per la gara più incredibile del mondo
Due edizioni mancate a causa della pandemia, il tempo necessario per riprogrammarsi e ripartire su nuove basi e con tante novità: il Tourist Trophy 2022, la gara su strada più iconica e prestigiosa di sempre, è appena iniziato e Moto.it ha colto al volo l'occasione per partire e raggiungere Douglas e il Mountain per raccontarvi l'evento, ma non solo.
Pretesti per andare a vedere il TT se ne trovano quanti ne volete, ex multis: unicità, storia, voglia di andare senza preconcetti a capire perché si corre ostinatamente dal 1907 ed è stato fermato - a parte i periodi bellici - soltanto tre volte di cui due per il Covid-19 e una per un'altra epidemia, quella dell'afta epizootica nel 2001 e verificare se è vero che il Tourist Trophy non deve mancare alle esperienze motociclistiche da fare almeno una volta nella vita.
Noi abbiamo scelto un pretesto diverso, quello di unire l'Isola di Man con un'altra isola molto più a Sud: la Sicilia.
Il caso vuole che entrambe le isole mostrino nella propria bandiera la Triscele, un'antica figura geometrica simmetrica usata da molte civiltà in stemmi, monete e bandiere, sulla quale pesa anche tanta mitologia. Se nel caso della Sicilia il simbolo ha preso il nome di Trinacria a indicare – anche – i tre promontori e i vertici del triangolo rappresentato dall'isola, nel caso della Triscele che possiamo vedere all'Isola di Man le tre gambe piegate armate di speroni e orientate simmetricamente vorrebbero simboleggiare la resistenza e la forza dei mannesi. Curiosamente i due simboli sono piuttosto simili, e pare che questo derivi in qualche modo dalla dominazione normanna in Sicilia che avrebbe “esportato” il simbolo fino all'Isola di Man; sia come sia, questo spunto è stato abbastanza forte per spingerci ad arrivare in moto dalla Sicilia fino all'Isola di Man: da Triscele a Triscele.
La moto: Suzuki GSX-S1000GT
Sono circa 7.000 km quelli che quindi percorreremo con una Suzuki GSX-S1000GT, la moto scelta per questa iniziativa (non chiamiamola avventura: si parla comunque di attraversare autostrade e statali, mica il deserto...) della quale lungo l'itinerario effettueremo un long test per sviscerare tutte le sue qualità e capirla ancora meglio di quanto non sia possibile durante un lancio stampa o in un test di un paio di giorni.
La sport-touring di Hamamatsu ha tutte le qualità di una gran passista: un motore di 1000 cc capace di 152 cavalli, carenatura protettiva, serbatoio da 19 litri, connettività bluetooth con App Suzuki MySpin, due valigie rigide laterali e una posizione di guida che invoglia a fare strada comodamente; siamo molto curiosi di verificarne sul campo le doti, in un itinerario che attraverserà tutta l'Italia, la Svizzera, la Francia, toccherà Londra, Liverpool e, finalmente, l'Isola di Man. E ritorno, ovviamente, con consegna della moto a Torino presso la Sede di Suzuki Italia cui racconteremo per filo e per segno le nostre impressioni, così come le racconteremo a voi lettori anche su YouTube e sui nostri social.
Pneumatici: Metzeler Roadtec 01 SE
Parte del carico di un long test così probante sarà sopportato dagli pneumatici: abbiamo scelto di partire con le Roadtec 01 SE di Metzeler, gomme che conosciamo molto bene per le loro ottime qualità sull'asciutto e sul bagnato (non ci illudiamo affatto di arrivare a Douglas asciutti...) sulle quali faremo affidamento e che dovranno portarci lungo un percorso eterogeneo.
Vi racconteremo le nostre impressioni di guida e verificheremo insieme il livello di performance stradale dopo un chilometraggio non disprezzabile. E la presenza di Metzeler aggiunge un aspetto per nulla secondario: la Casa dell'Elefantino vanta nelle Road Races un palmarés e una storia di primo piano (Glenn Irwin su una Honda gommata Metzeler ha appena vinto la NorthWest 200, tanto per fare un esempio) e, guarda caso, il Centro di Sperimentazione e Testing di Metzeler è a Giarre, in Sicilia. Un ottimo motivo in più per portare i nostri Roadtec 01 SE a farsi un giro sul Mountain.
Per ora è tutto: in questo primo video girato diamo una breve descrizione di quello che faremo in questo viaggio/test/report, ma per saperne di più seguiteci sui nostri social e... ci vediamo al TT!
-
Korean, Villaricca (NA)Sono curioso di sapere come si comporta la moto su queste distanze, l'ho presa da 1 mese e al momento nei giretti da 300-400 km mi sto divertendo molto.
-
sandrobandito, Padova (PD)Ho montato le 01 SE sulla Katana dal 10/20 al 10/21, 2k km in inverno in città, 5k km in estate sui monti. Molto adatte con le basse temperature e sul bagnato, accettano la guida sportiva prolungata anche a temperature elevate. Le ho trovate un po' disomogenee al posteriore nell'ultima parte della discesa in piega, forse più per il passaggio repentino tra il battistrada segnato e quello pieno che per il profilo, invero anche troppo rotondo sulla spalla.