Le storie di Nico: perché non ho mai corso il TT
Me lo chiedono tanti: ti sarebbe piaciuto correre il Tourist Trophy? Rispondo che quando correvo, negli anni Settanta, molti circuiti italiani erano troppo pericolosi, e per la sicurezza fondammo la prima associazione dei piloti. I gestori delle nostre piste e la Commissione Tecnica nella FMI erano alleati e non cedevano, figurarsi se fossimo andati a correre al TT: “Vai all’isola di Man tra pali e case e marciapiedi e muri, e rompi le scatole a noi?”. Escluso.
Massimo rispetto per Joey Dunlop che ha trionfato 26 volte, McGuinness e Michael Dunlop: motociclisti leggendari, coraggiosi e appassionati; e naturalmente per Hailwood che ha vinto con ogni moto, per Ago che ha trionfato dieci volte e anche per il mitico Omobono Tenni, primo italiano vincente nel 1937. La tradizione non ammette che si cambi una virgola dal 1907, al TT, ma se fosse più tecnico e meno veloce sarebbe anche più interessante e forse un po’ meno pericoloso.
Io penso proprio di no.
Quindi,o si e' pazzi furiosi,da giocarsi la vita per il proprio ego,oppure si lascia perdere.
Nico si vede che un minimo di sale in zucca ce l'ha e lo ha sempre avuto.
Non si puo' giocarsi la vita per una questione di culo o di apparire.
E' da imbecilli,punto.
Poi se uno ritiene che la sua vita non valga un ca... affari suoi.....
Credo anche che vi sia una regola non scritta che penso che valga per tutti campioni o persone normali:
non fare ciò che il tuo istinto non vuol fare.
Agostini ha agito in un modo, Cereghini in un altro, il coraggio non c'entra.
Tutto qui.