Diego Sgorbati: "Il Monster resterà la porta di accesso all'esperienza Ducati"
Diego Sgorbati, direttore marketing della Ducati, ci parla dei primi venti anni della nuda bolognese. Un moto che ha inventato un nuovo genere e ancora oggi fa sognare i ducatisti di tutto il mondo. Soprattutto la Monster rappresenta ancora oggi, per molti appassionati, la prima moto che fa entrare nell'esclusivo mondo Ducati.
Panigale e Multistrada negli ultimi due anni hanno catalizzato l'interesse dei ducatisti. Non possiamo però dimenticarci della mitica Monster, che nel 2013 compirà 20 anni. Qual è il peso della famiglia Monster all'interno della gamma Ducati oggi?
«E' sempre un best seller della nostra azienda, capace ogni anno di rinnovarsi con colori, versioni e modelli (pensiamo per esempio anche al Monster Diesel) che ne esaltano il carattere di icona senza temo, e soprattutto continua ad essere la porta di accesso per molti clienti all’esperienza Ducati».
696, 796 e 1100 EVO. Qual è il modello più amato dai monsteristi in Italia?
«In Italia il 796 è oggi la versione più venduta in quanto propone un package di stile, prestazioni e prezzo molto interessante, anche se è doveroso sottolineare che le vendite in Italia sono oggi più che mai caratterizzate dal contesto economico che penalizza forse di più il 696 – vera entry della gamma rivolto ai più giovani e ai neomotociclisti– e il 1100EVO che per alcuni è diventato irraggiungibile».
Come vanno le vendite delle Monster in Europa e negli Stati Uniti d'America?
«Bene, molto bene. Vale quanto detto sopra sulla capacità di mantenere sempre alto l’interesse intorno a questo modello senza al contempo snaturarlo o cambiarne i canoni di ispoirazione».
La Monster di oggi appare meno ruvida rispetto alla prima versione 900 del 1993. Oggi è un prodotto ben rifinito e maturo, ma ha perso parte della ruvidità maschia della mitica M900. Forse Hypermotard e, ancora di più, Diavel le hanno tolto lo scettro di nuda bestiale a Borgo Panigale?
«E pensare che il Monster 796 di oggi è più potente del 900 di allora. Però è vero che delle 2 anime del Monster, quella Performance e quella Lifestyle, l’attuale generazione di mostri celebra di più la seconda, pur senza rinunciare – mi riferisco al 1100EVO - al motore Desmodue più potente e “coppioso” di sempre».
20 anni sono un traguardo invidiabile, che pochi modelli possono vantare. Cosa dobbiamo aspettarci dalla Monster che verrà?
«Questa è facile: design inconfondibile, prestazioni di alto livello, e una versatilità che anche in futuro renderà quest’icona su due ruote attraente per motivi diversi a gruppi di clientela spesso apparentemente eterogenei. E aggiungo che tu nomini il Monster sempre al femminile, forse perché sei milanese, ma qui a Borgo Panigale il Monster è e resterà IL Monster».
@ jimmy1018
Non è che non vanno bene perchè li ha fatti Ducati, è che, almeno a parer mio - per carità - ci sono moto che stanno bene con gli scarichi alti, ed altre meno.
Per esempio: 916 e 1098 (per stare in Ducati) piuttosto che MV F4 (vecchio stile) o Speed Triple sono una figata, Monster, Ninja 2006 (anche se l'ho avuta gli scarichi così non mi facevano impazzire, mentre mi piaceva tutto il resto), R1 2011, con quelli scarichi secondo me sono bruttine.
Preferivo l'R1 primo modello per spiegarmi meglio... così come non riuscirei a farmi piacere una Speed con scarico basso o la nuova F4 con scarichi quadrati... inzomma sono un po' un nostalgico ;-))) o comunque non riesco proprio a farci l'occhio... boh... per me certe moto nascono e sono belle in un modo. Troppi cambiamenti e troppo radicali rischiano di peggiorarle.
Piccola grande moto