Ducati Diavel. Le interviste a Norberto Merati e Francesco Rapisarda
Norberto Merati Product manager Pirelli ci racconta la nascita di questo stranissimo pneumatico dalle dimensioni 240/45x17".
«Ducati ha richiesto a Pirelli di sviluppare un pneumatico di larghe dimensioni per questo nuovo modello. Questa moto che ha come competitor moto come Yamaha o Harley-Davidson che hanno come caratteristica di avere un “gommone” al posteriore. Noi avevamo in gamma dei modelli da 18 pollici, ma abbiamo valutato che occorreva un prodotto nuovo, specifico per Ducati. Il 17, con questo pollice di differenza, ci permette una progettazione del profilo del pneumatico molto più curva. A parità di diametro finale, intorno ai 648mm, permette di avere un’altezza del cappello maggiore che comporta un maggiore raggio di curvatura. È un profilo che si sposa meglio con quello dell’anteriore migliorando la maneggevolezza del mezzo.
Abbiamo migliorato anche la mescola nella parte centrale (il 75%) aumentando il contenuto di silice, per una migliore aderenza sul bagnato. Nei due fianchi (in totale 25%) abbiamo usato un Carbon Black molto più fine, che è lo stesso tipo che utilizziamo nei pneumatici racing e si scalda molto più rapidamente.
Poi c’è in nostro sistema EPT per la massimizzazione dell’area d’impronta che permette di scaricare al meglio la potenza del motore sul terreno.
Lo stesso concetto (quello della riduzione del diametro, ndr) lo abbiamo usato in passato nella Superbike, dove abbiamo ridotto di mezzo pollice, passando da 17 a 16,5", il diametro del posteriore con gli stessi benefici di cui parlavamo: maggiore area d’impronta e un profilo più curvo. La filosofia d’approccio per la Diavel è stata di darle un pneumatico progettato per il racing».
Ascolta l'audio integrale dell'intervista con Norberto Merati
Più che un’intervista abbiamo fatto una chiacchierata con Francesco Rapisarda, Responsabile Comunicazione Ducati. L’argomento è l’ultima nata di Borgo Panigale, la Diavel, ma non solo...
«E’ un bella sfida. Ci siamo chiesti cosa mancava nella gamma per essere completa, pur mantenendo i valori Ducati e, in un settore che forse ancora non esiste, volevamo dire qualcosa di nuovo. Poi sarà il mercato a darci ragione e a dirci se le scelte tecniche fatte raccoglieranno il successo che speriamo. In una moto così basta il fatto di salirci sopra per essere già convinti del rispetto dei valori e del DNA Ducati».
Ducati è ducati poi c’è una visione diversa, un concetto nuovo di moto.
«Di aggettivi per la Diavel potremmo trovarne davvero tanti: leggera, performante, facile, confortevole, bella da ostentare, distintiva. C’è una logica anche nel piano industriale, volevamo fare una moto nuova non una riedizione».
Ascolta l'audio integrale dell'intervista con Francesco Rapisarda
sono capitato in mezzo ad un forum di piloti da go
Anche la Multistrada doveva essere il peggior errore della vita della Ducati eppure ne vendono a tonnellate...
Per non parlare degli altri... la GS mio Dio... è la moto più venduta in Italia! Ah già è di moda... Sarà... ma lasciatevi dire una cosa da uno che è sceso da una Brutale per salire su una Adventure per farci 20000km all'anno bastonando qualsiasi japponese: provate le moto, tutte così magari vi accorgete di quanto sono ristretti i vostri orizzonti.
Lo dico in amicizia. Un doppio lampeggio
VMAX??