Ducati Streetfighter V4 il 13 giugno. Ecco perché potrebbe chiamarsi Monster
Quando, a EICMA 2017, Ducati ha svelato finalmente la Panigale V4, anticipandola con addirittura un evento dedicato solamente al suo motore durante il GP di Misano, chiunque conosca un minimo le logiche industriali del mercato degli ultimi anni ha iniziato a prefigurare le possibilità di diffusione del nuovo propulsore.
Non parliamo, naturalmente, della sola derivazione della Panigale V4R (che anzi, da un punto di vista della piattaforma tecnica complica un po’ la vita, avendo un diverso blocco motore vista la corsa ridotta) ma piuttosto, ovviamente, di una contaminazione, in veste naturalmente di top di gamma, di altre linee di prodotto Ducati.
Non abbiamo dovuto attendere molto perché l’amministratore delegato Ducati, Claudio Domenicali, da vero appassionato, si lasciasse scappare una prima conferma, parlando della possibilità dell’arrivo di una naked cattivissima - logico pensare a una Ducati Streetfighter v4 - che riportasse Ducati al vertice del segmento. D’altra parte, già a suo tempo si era parlato di una proposta analoga sulla base prima della 1199, poi della 1299 Panigale.
Stupendoci un po’, a dire la verità, perché secondo le banali logiche dei numeri noi ci saremmo aspettati una Ducati Multistrada spinta dal motore v4 come prima derivazione dalla piattaforma a quattro cilindri, tanto per andare a rompere le uova nel paniere alla BMW S1000XR (che prima o poi, del resto, erediterà il motore della nuova S1000RR) ma tant’è. Del resto, nessuno l’ha ancora escluso.
Ma torniamo a noi. Le conferme dell’arrivo della suddetta naked si sono succedute rapidamente, con addirittura qualche foto spia già ad Aprile, quando qualche appassionato più attento del solito ha notato un paio di Ducati Panigale V4 svestite al circuito di Chuckwalla nelle mani di Carlin Dunne, il vincitore dell’ultima Pikes Peak alla guida di una Multistrada 1260.
L'ipotesi, infine, è stata ufficializzata con un post su Facebook in cui Ducati ha indicato il 13 giugno come la data di disvelo del nuovo modello, citando la Pikes Peak con la frase "via i guanti", come a dire che si combatterà a mani nude. Altro indizio che farebbe propendere per il nome Streetfighter.
Il regolamento della Pikes Peak ha infatti vietato la partecipazione delle moto con semimanubri, e la scelta logica sarebbe ovviamente quella di ricavare una supernaked dalla supersportiva di punta Ducati.
C’è di più, perché solo qualche giorno fa è arrivata qualche foto spia (dalla quale non si capisce però assolutamente nulla) di una moto con un gruppo ottico che ricorda quello della Streetfighter impegnata in test privati. Tre indizi fanno una prova, d’altra parte, e quindi possiamo dare ormai per scontato che la supernaked di Borgo Panigale sarà la prossima novità Ducati.
Quello che ci lascia forse un po’ più perplessi è il recupero della gamma Streetfighter. Questo per diversi motivi, il primo dei quali è una frammentazione già piuttosto elevata delle proposte naked in quel di Borgo Panigale, che ci colloca anche Diavel e… non ne esclude del tutto nemmeno la XDiavel.
Del resto, il Monster 1200 è ormai rimasto l’unico modello rimasto fermo al propulsore Testastretta 11° da 1200cc, senza DVT e con “soli” 147 cavalli, e il Monster 1200R è di fatto immutato dal 2016.
Certo, la situazione si risolverebbe semplicemente dotando l’ammiraglia della famiglia Monster del propulsore 1260 DVT già in uso su Diavel 1260 e Multistrada 1260, ma siamo sicuri che a Bologna vogliano recuperare la denominazione di un modello che non hanno mai fatto veramente breccia nel cuore degli appassionati?
La Streetfighter 1100 si è fatta una pessima reputazione (meritata solo in parte) ammorbidita un po’ dalla più riuscita Streetfighter 848. Tutt’altro ricordo, invece, quello lasciato da Monster S4 e Monster S4R, diventate icone ancora amatissime dal popolo ducatista. E poi, sentite come suona bene: Monster V4.
E forse, continuando con i ragionamenti, potremmo non dover attendere l’EICMA 2019 per vedere una nuova Ducati Monster V4 - o Streetfighter V4, se dovessimo sbagliarci. Carlin Dunne è iscritto alla Pikes Peak di quest’anno in sella ad una non meglio specificata Ducati nella categoria Exhibition, ovvero nei prototipi non legati a modelli di serie. La Pikes Peak 2019 si corre il 30 giugno. Restate sintonizzati.
Se la moto avesse un senso solamente nel caso in cui fosse possibile portarla al limite su strada e tutte quelle moto che offrissero qualcosa in più fossero sensa senso, allora diventerebbero insensate mille altre cose del vivere quotidiano.
Sarebbe insensato godersi un bel piatto di cacciucco perché sopravviveresti anche con un tozzo di pane ed una cipolla. Sarebbe insensato bere del buon vino perché è necessaria solo l'acqua. Sarebbe insensato fare dello sport se non si fosse dei professionisti. Sarebbe insensato andare in moto se non si fosse in grado di correre nel motomondiale... Pensa te quante cose diventerebbero insensate. Troppe, per dare un senso al "senso" delle cose.
Comunque, tornando in tema, se fossi in Ducati io eviterei di donargli entrambi i nomi in ballo. No al nuovo Monster, no alla nuova Streetfighter. Motore nuovo, progetto nuovo, nome nuovo.