Eicma 2022. Le 10 moto da non perdere ad Eicma? Ce le dice il Perfetto [VIDEO]
Il nostro Perfetto ha scelto le 10 moto da non perdere ad Eicma 2022. Attraverso i padiglioni e gli stand Perfetto ha raccontato aspetti e particolarità dei dieci modelli-novità che chi viene alla fiera delle due ruote non può e non deve perdere.
Si parte subito dal padiglione 22, quello dove è anche il nostro stand di moto.it, lo vedete per il nostro giallo tipico e lo schermo enorme in cui passano i nostri video…
Ma torniamo alle dieci moto imperdibili: la prima indicata dal Perfetto è la Suzuki vstrom 800de, una moto che strizza l’occhio al fuoristrada, con un motore da 84 cavalli e le valigie e le barre paramotore. Il peso? 250 kg, con un bel serbatoio da 20 litri.
La seconda cosa da non perdere è Benelli, la 702X e la 702, una moto, anzi due, che si affiancano alla 502 e che arriveranno l’anno prossimo sul mercato.
Kove per la terza cosa da non perdere, la moto 800X, moto compatta e ricca nella dotazione, 95 cavalli e solo 185 chili con il pieno.
Quarta novità si va in casa Yamaha con la Tracer 9GT plus, la moto con il radar! Si passa nel padiglione 24 con una novità, la quinta moto-novità, marca Voge, modello Valico Ds 900. Novità dall’oriente!
Si passa al padiglione 13 per un grande classico, la nuova Honda Transalp, la moto che strizza l’occhio ai viaggi. Si rimane nel padiglione 13 in casa TM, per la pink edition e tutti i modelli TM, un salto al passato e nel futuro.
Si passa nel padiglione 15 e si va in casa dei campioni del mondo: Ducati! E la moto da non perdere è la Ducati Diavel con lo scarico con i 4 tromboncini a uscita. Da non perdere anche tutta la famiglia Scrambler.
Fantic motor Caballero 700 è un’altra moto da non perdere, con l’estetica classica ma una parte elettronica nuova.
L’ultimissima moto segnalata dal Perfetto, la decima, Street Triple della Triumph, nei tre modelli presentati qua ad Eicma.
All'EICMA 2022 l'unico vantaggio per il pubblico consiste nel vedere tutte le moto in un posto senza fare il giro dei concessionari, che peccato!