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EnduroGP 2020. Portogallo 2. Holcombe (Beta) Campione del Mondo… a sorpresa!

- Ultimo Gran Premio della Stagione all’insegna dei colpi di scena. I Titoli. Tra Holcombe e Freeman, Beta, decide la… benzina di quest’ultimo, Verona, TM, … oltre gli errori di Oldrati, Honda. Navarro, Husqvarna, sopra la sfortuna di Etchells
EnduroGP 2020. Portogallo 2. Holcombe (Beta) Campione del Mondo… a sorpresa!

Marco de Canaveses, Portogallo. Week end di pioggia, gara dura, passione a fondo scala. Il Mondiale Borilli EnduroGP 2020 chiude i battenti e lascia sul campo i fumi dei fuochi d’artificio di una lunga serie di argomenti forti. Il primo lo scegliamo noi, e in cima alla lista ci mettiamo la constatazione un po’ triste che si tratta dell’ultimo GP diretto da Alain e Bastien Blanchard. Sappiamo già la storia, ABC Communication lascia e, in attesa di scegliere un nuovo Promoter, l’anno prossimo sarà la Federazione Internazionale, la FIM, a gestire il Mondiale EnduroGP. Arrivederci Alain, arrivederci Bastien (che comunque continua con i l Mondiale SuperEnduro). Da quel 2004 il Mondiale e l’Enduro ne hanno fatta di strada. Molto bello. Grazie!

Poi vengono i Campioni. Soprattutto i Campioni del Mondo che sono l’essenza del massimo torneo dell’Enduro. Gente straordinaria!

Eccoci ai risultati, ai verdetti questa volta definitivi. Irrevocabili. I tasselli dei Titoli vanno al loro posto nel grande quadro del Mondiale. Alcuni davvero all’ultimo tuffo, quasi tutti al termine di una stagione ben orientata e comunque particolarmente combattuta. Alcuni in sospeso per lungo tempo, addirittura fino allo striscione d’arrivo, altri assegnati all’insegna del colpo di scena. Non che la stagione non avesse fornito indicazioni sufficientemente attendibili, ma mai come quest’anno molto poteva andare a gambe all’aria e nessuno ne sarebbe rimasto troppo sorpreso.

Partiamo dall’alto. Il Titolo di Campione del Mondo EnduroGP, l’Assoluto, va ancora una volta a Steve Holcombe, che sale a quota sette allori, tutti ottenuti con Beta. Siamo già in regime di leggenda, sui numeri di Kari Tiainen, Anders Ericsson o Giovanni Sala (a parte l’inarrivabile Juha Salminen che orbita lontano a quota 13). Sotto un certo aspetto l’epilogo della EnduroGP era prevedibile, la stagione di Holcombe è stata senza dubbio un capolavoro di regolarità e efficienza, ma a un certo punto dell’ultimo Gran Premio il massimo Trofeo stava andando da un’altra parte, e precisamente tra le braccia del Campione uscente, Brad Freeman. Holcombe non era in giornata, tra i due “litiganti” di casa Beta si era infilato ancora una volta The Revenant, quel Josep Garcia di KTM già visto tornato all’azione Mondiale una settimana prima, e Bradley era in forma smagliante. Sembrava cosa fatta. Invece no, sull’ultimo Enduro Test si consumava la piccola tragedia di Freeman che restava… senza benzina e, terzo classificato alle spalle di Garcia e Holcombe, era costretto ad inchinarsi di fronte al compagno di Squadra. Steve Holcombe Campione del Mondo, Freeman e Verona alle sue spalle al termine di un Campionato che dir eccellente e ”voluto” è poco.

Scivoliamo ora verso il basso del “tabellone” per riferire dell’altro piccolo dramma del Mondiale portoghese, quello svoltosi nell’Enduro Youth. Dopo il quarto posto ottenuto sabato, all’inglese Etchells bastava stare davanti a Navarro, l’unico avversario in grado di portargli via un Titolo che avrebbe senza dubbio meritato. Ma succede anche qui qualcosa di insolito. Il colpo di scena è maggiormente “plausibile” rispetto alla panne di benzina di Freeman, ma il risultato è lo stesso. Etchells “brucia” la candela durante il primo Cross Test, perde troppo tempo prima di poter ripartire e si incammina sul proprio calvario emotivo. Un’intera giornata di gara per cercare di sovvertire un verdetto ingiusto, vana, e il Titolo di Campione della Youth va allo spagnolo Sergio Navarro, Husqvarna. Jed e Fantic (una stagione “rivoluzionaria” fantastica) sono Vice Campioni del Mondo, Claudio Spanu è terzo.

Il thriller forse di maggior spessore dell’ultima del Mondiale di Enduro era la lotta a coltello tra Andrea Verona, TM, e Thomas Oldrati, Honda, per la conquista del Titolo della E1. Il duello tra i Giganti delle… piccole cilindrate è durato tutta la stagione, sempre su un livello altissimo, e si è risolto nel gran finale portoghese soprattutto per il parziale cedimento di Oldrati. Il Pilota RedMoto, infatti, si è “auto-limitato” a causa di un piccolo, ma fatale errore, di fatto spianando la strada al raddoppio dell’Ufficiale TM. Cosa piuttosto rara nella storia dell’Enduro (era successo all’australiano Phillips), Andrea Verona conquista il Mondiale E1 un anno dopo essere diventato Campione del Mondo Enduro Junior.

Il Campionato della E1, terzo è la rivelazione Sherco, Antony Magain, è stato bellissimo. Per tutta la stagione è stato difficilissimo scegliere tra Verona, forte e maturo, e Oldrati, una vera e propria “rivisitazione” di un talento indiscusso. Diciamo salomonicamente che alla fine ha deciso il destino. Verona sarà felicissimo, è naturale, Oldrati può essere orgoglioso.

Più o meno senza storia, invece, i verdetti scaturiti dai “processi” della E2 e della E3, entrambi ancora una volta di matrice ineluttabilmente Beta. Con il Titolo della EnduroGP, infatti, Steve Holcombe eredita anche quello della E2 distanziando avversari per la verità non troppo… diretti. Loic Larrieu, TM, e Daniel McCanney, Honda, finiscono piuttosto indietro, il francese “spuntato” e l’inglese protagonista di una bella “rinascita” a partire da metà Campionato.

Se Bradley “Brad” Freeman si sarebbe messo a piangere al termine del Mondiale della EnduroGP che non lo vede riconfermato Campione, certamente il fuoriclasse… uscente può vantare quella che si dice la stagione perfetta nella E3, dominata in lungo e in largo senza lasciare alcuna possibilità a nessuno. Freeman ha vinto tutte le Prove del Campionato, allo spagnolo Jaume Betriu, KTM, è andata la maggior parte dei… secondi posti, al francese Antoine Basset quella dei terzi.

Mondiale Junior nelle mani del neozelandese Hamish McDonald, Sherco, che già sabato aveva fissato il Titolo regolando il collega di Marca incorsa per il Titolo, il francese Teophile Espinasse, e il finlandese Roni Kytonen, Honda, cui va la Coppa della Junior 1.

A “titolo sperimentale” voglio sottolineare, per concludere, le vittorie del nostro amico Alessio Paoli, Husqvarna, “titolare” del Mondiale Open Senior e dell’imbattibile Jane Daniels, Husqvarna, nell’unica Prova del Mondiale Femminile andata in scena in questa difficilissima stagione, comunque portata in banchina con un successo totale.

Il Mondiale EnduroGP saluta e rimanda gli appassionati alla stagione 2021. Molto di nuovo, già un po’ di nostalgia per il “vecchio”.

 

© Immagini ABC – Beta Media – Honda RedMoto Media

  • Picinin se
    Picinin se, Padova (PD)

    Che bravo Andrea Verona! Complimenti ad un ragazzo d'oro, disponibile e sorridente con tutti quanto deciso e leggero in gara. E' un onore ed un piacere trovarselo ad allenarsi in gara nel 'Triveneto': Campione del Mondo come persona oltre che come pilota!
    Un plauso comunque a tutti i 'Ragazzi col sorriso del Mondiale: Cavallo, Oldrati, Salvini, Scanu, Soreca e quanti ora non ricordo, un grande in bocca al lupo per il loro fangoso, rombante futuro!
  • stew01
    stew01, Roma (RM)

    "Se Bradley “Brad” Freeman si sarebbe messo a piangere al termine del Mondiale della EnduroGP" ?? Un errore da quattro meno al compito d'Italiano. Comunque grazie per interessarvi al mondo enduro, però l'articolo è scritto veramente male, parole scelte a caso (i thriller hanno spessore? nell'enduro si fanno i tuffi?) ogni frase bisogna leggerla due volte per capirla...
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