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Fantic Motor passa alla Venetwork

- Un gruppo di industriali veneti rileva Fantic Motor: chiamato a guidare il rilancio del marchio veneto è Mariano Roman, con lunghissima esperienza in Aprilia
Fantic Motor passa alla Venetwork

Immaginare, magari con un po’ di presunzione, di ripetere la stessa parabola di successo della KTM: l’operazione di rilancio di Fantic Motor punta su alta tecnologia, design e nuova gestione aziendale. Il nuovo corso della storica azienda brianzola originaria di Barzago (il cui marchio venne rilanciato nel 2003 dall'industriale trevisano Federico Fregnan, grande appassionato di moto) è stato presentato presso la sede di Venetwork a Mestre, alla presenza di Alberto Baban Presidente di Venetwork Spa e di Piccola Industria di Confindustria nazionale, Mariano Roman, Amministratore Delegato di Fantic Motor Srl, Tiziano Busin, Amministratore Delegato di Venetwork Spa e lo stesso Federico Fregnan, Presidente Six Days Snc. Venetwork è la rete d’imprenditori veneti nata per far crescere l’economia del territorio attraverso il finanziamento e lo sviluppo di nuove imprese, continua nella missione d’investire in attività imprenditoriali del Nordest ad alto potenziale. 

L’operazione di acquisizione punta a rendere Fantic Motor un player di riferimento nel settore moto, attraverso investimenti in alta tecnologia e valorizzazione del design quali asset del Made in Italy, oltre ad un’efficiente riorganizzazione aziendale. La nuova Fantic punterà sul rinnovo dei prodotti, riferiti al settore delle moto e delle competizioni professionistiche da trial, e allo sviluppo di nuovi prodotti nel fuoristrada e nella mobilità urbana, in coerenza con il marchio Fantic. L’azienda darà priorità all’export, guardando verso i maggiori mercati dell’Europa e in una seconda fase verso quelli extra-europei.

La gestione dell’azienda è stata affidata all’ingegnere Mariano Roman, per più di vent’anni direttore tecnico di Aprilia e Guzzi e che con il suo team di tecnici ha realizzato molti prodotti di successo, come l’AF1 50 e 125, il trial campione del mondo nel ‘92, la famiglia Scarabeo, gli scooter SR, l’RSV 1000 con il progetto Superbike, il progetto 3 ruote, e, nell’ultimo periodo all’interno del gruppo, la gamma Enduro e Supermotard.

«Il progetto Fantic Motor s’inserisce in una più vasta operazione di acquisizioni e investimenti che il nostro Gruppo ha già avviato negli ultimi due anni, per un totale di circa 5 milioni di euro e il salvataggio di una settantina di posti di lavoro - ha sottolineato Tiziano Busin, Amministratore Delegato di Venetwork Spa - Con questa manovra, inoltre, ci posizioniamo nel settore della mobilità, che ha rappresentato sin dalla nostra nascita una priorità e che trova in Fantic una delle eccellenze del Made in Italy».

I fari che guideranno il nostro progetto saranno l’innovazione, il design e un concetto molto innovativo di gestione aziendale

«Inizio questa avventura con entusiasmo - ha dichiarato Mariano Roman, Amministratore Delegato di Fantic Motor - La squadra è di elevatissimo livello, con enormi competenze di mercato e di prodotto. I fari che guideranno il nostro progetto saranno l’innovazione, il design e un concetto molto innovativo di gestione aziendale. Ringrazio Federico Fregnan che ha saputo far ripartire nel 2003 la Fantic e consegnarci una gamma di prodotti e un’azienda in forma».

Il piano industriale prevede la concentrazione della produzione sul vintage e sull’ecosostenibilità: «Per il primo segmento - spiega Roman - siamo già distributori in Italia del marchio francese Mash, mentre sull’altro fronte intendiamo sviluppare il capitolo della trazione elettrica.

«Se un brand affine come KTM è cresciuto quasi del 25% nei primi sei mesi 2014 - continua Roman - perché non potremmo fare altrettanto?».

L’investimento iniziale è stato di 2 milioni di euro, base di partenza per produrre mille moto ed arrivare a 3 milioni di euro di ricavi l’anno. Gli obiettivi dichiarati sono ambiziosi: 40 milioni di euro di ricavi di qui a cinque anni, affiancando alle moto enduro e fuoristrada, tra i 50 e i 350 di cilindrata, sfidando i rivali KTM e Beta, gli sviluppi nel mercato in espansione delle due ruote elettriche, delle moto da strada di taglio vintage, e con uno sviluppo corposo nel merchandising.

«Quando sono stato contattato dagli imprenditori di Venetwork ho capito subito che avrei messo la mia creatura in mani sicure, grazie alla loro competenza e al loro entusiasmo. Continuerò a essere molto vicino a Fantic Motor, a cui ho dedicato dieci anni di vita lavorativa», ha affermato Federico Fregnan, Presidente Six Days Snc e Amministratore Delegato Elektra Srl, che nel 2003 ha acquisito Fantic Motor.

Fantic Motor srl, fondata nel 1968 a Barzago (LC), negli anni ‘70 è diventata una delle più importanti aziende di moto grazie ai Caballero 50 e 125, per poi diventare leader nel mondo del trial, vincendo 3 titoli mondiali negli anni ‘80. Nel 2003 è stata acquisita dall’imprenditore trevigiano Fregnan. Oggi Fantic Motor conta una ventina di dipendenti. Quest’anno ha vinto i Campionati Italiani Motorally nelle categorie 50 e 300 cc con Michele Lombardi e Niccolò Pietribiasi.

  • marco.giaroni
    marco.giaroni, Reggio nell'Emilia (RE)

    BENE, MA...

    in 5 anni 40 milioni è molto ambizioso, sopratutto se l'idea di partenza è fornire mobilità urbana elettrica (enduro/motard!? vintage!? ... assolutamente senza mercato!! scooter!? non è settore Fantic) si è parlato di tornare sul trial per ampliare la gamma di moto che ad oggi sono state ridimensionate ai soli modelli 50 e 125!
    Inutile dire che se si cerca di rilanciare i prodotti non si possono buttare 10 anni, per guardare al passato, dopo un lungo lavoro di rielaborazione dello stile e l'aver puntato tutto sulla qualità e sull'innovazione. 2 milioni non bastano per acquisire tecnologie per farsi i motori da se. Puntare sul vendere moto Mash e 50 e 125 non mi sembra una strategia vincente, come non lo èconvertire il marchio su scooter elettrici e moto per giovani (dato che i principali lavori passati del nuovo menager sono scooter). A mio avviso con 2 milioni, si possono prevedere diversi lavori più semplici e forse più efficaci:
    - ottimizzazione dell'azienda riducendo il costo delle moto, rimanendo invariata la qualità costruttiva
    - proposta di modelli economici e multifunzionali come la Xtrainer e le Freeride
    - creazione di una moto dual sui 350 prima che KTM porti la nuova 390 e Beta si svegli e proponga al posto della M4 una versione moderna raffreddata a liquido (magari con motore suzuki DRZ)

    Comunque la politica che stannos eguendo è la stessa di SWM, peccato che SWM conta sulla tecnologia produttiva e su progetti Husqvarna già collaudati, mentre Fantic ha i modelli assemblati con parti prodotte da altre aziende, ma in generale SWM usa le moto Husqvarna per lanciarsi nel mercato e cercare un primo introito, mentre Fantic le stà togliendo... è questo non riesco proprio a capirlo.

    Speriamo bene!!
    Orgoglioso possesore Fantic Motor...
  • alfalf55
    alfalf55, Vaprio d'Adda (MI)

    Ormai

    è come nella moda, chiude un'azienda e vende il marchio, e questo
    è quanto succede in questo caso.
    Non ha nulla a che vedere con la Fantic di Barzago dove ho ritirato il
    mio primo cinquantino (caballero 6m ).
    Rassegnamoci il passato è morto e sepolto.
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