Farsi la moto su misura. La nuova sfida lanciata da BMW a IED Milano
Quest’anno si era trattato di ideare un innovativo veicolo urbano. Nei due anni precedenti protagonista era stata la BMW G310R.
La nuova sfida che la filiale italiana di BMW Motorrad ha lanciato ai tesisti 2019 di IED Milano è per certi versi ancora più complessa perché esplora un terreno tutto da scoprire.
Questa volta non si lavorerà attorno a un modello esistente e nemmeno si svilupperanno veicoli dai contenuti specifici, gli studenti dovranno trovare la via più realistica possibile per “mostrare” la propria moto a un ipotetico cliente. Non tanto quella in vendita che si può toccare con mano in qualsiasi concessionaria, ma quella customizzata secondo i proprio desideri.
La questione nasce dal fatto che la personalizzazione è una tendenza in forte crescita, come sa bene BMW che offre un'amplissima gamma di accessori per trasformare un moto in un esemplare a misura del cliente.
Il brief agli studenti del corso di Product Design di IED Milano, seguiti dal coordinatore del corso Giacomo Bertolazzi, è stato dato da Andrea Ferrari, marketing manager BMW Motorrad, e da Alberto Marazzini, product manager BMW Motorrad. In sintesi il tema è il seguente: “Una nuova esperienza digitale capace di colmare la distanza fra il configuratore virtuale e la moto reale in qualsiasi concessionaria BMW”.
L’analisi è stata questa. Di fatto ci sono sempre più accessori e oggetti che rendono ogni moto unica, parallelamente però non è altrettanto veloce l'evoluzione dell'esperienza attraverso la quale ogni cliente può configurare la propria moto.
Il configuratore moto, disponibile online sul sito BMW Motorrad, è attualmente il solo modo per vedere tutti gli optional in maniera virtuale. E d’altra parte anche una grande concessionaria non è in grado di esporre tutti i modelli in tutte le varianti permesse dagli accessori in modo fisico.
Nasce da queste limitazioni la necessità di una nuova esperienza digitale capace di colmare il vuoto tra esperienza virtuale e mondo analogico poiché l'acquisto, e la guida di una motocicletta, sono un'esperienza concreta.
Gli studenti hanno iniziato ad analizzare i sistemi esistenti nei settori merceologici più disparati, non soltanto nel mondo moto quindi, e hanno sfruttato l’occasione di Eicma per una full immersion nel mondo reale della personalizzazione.
«La sfida – sintetizza Giacomo Bertolazzi - è capire e trovare tutte le leve fisiche, analogiche e virtuali, per far sì che l’esperienza di acquisto e personalizzazione sia ancora più "esperienziale". Quindi gli studenti dovranno progettare prima uno scenario, un sistema che permetta attraverso l'esperienza di arrivare alle scelte personali».
«La tesi – prosegue Andrea Ferrari - è finalizzata a incrociare realtà virtuale e materica in modo che la fase di personalizzazione della propria moto diventi una vera e propria esperienza di brand».
Si tratta insomma di offrire al cliente, futuro o consolidato, un’esperienza il più possibile immersiva, completa e multisensoriale di ciò che è la customizzazione della propria moto. Come è noto per rendere unica la propria moto sono disponibili varianti cromatiche, optional, accessori, varianti di materiali, texture e sellerie, impianti di scarico, eccetera.
Il punto è come fare vedere tutto ciò; ad esempio alcune concessionarie automobilistiche stanno offrendo esperienze immersive in apposite stanze. Che cosa escogiteranno invece i tesisti 2019? Da parte nostra li seguiremo come sempre e vi terremo aggiornati.
invece BMW cosa fa?
propone solo nuovi colori, tutti ma proprio tutti orrendi, e particolari lavorati dal pieno che non servono assolutamente a nulla
nemmeno un paio di maniglie per passeggero, o un portapacchi, e sorvoliamo sulle borse laterali.
quando guardo il configuratore delle Bonneville (quanto mi piacciono...) provo una certa invidia
va bene il design, la realtà virtuale, i nativi digitali ma un po' di sostanza no?
Perche farsi la moto e basta
È un pelino maliziosamente starano
E stranamente malato
🤣🤣🤣🤣🤣
Gasssssssss