Kawasaki Ninja 125 2019: il test della Ninjetta [Video]
Le amate 125 2 tempi non ci sono più. L’era d’oro di questa categoria si è spenta (purtroppo) da qualche anno. Non per mancanza di amore degli appassionati, ma per le sempre più aggressive restrizioni: i 15 CV per legge, le norme anti-inquinamento. Le Case stanno cercando un’alternativa ed è il momento di una nuova era, quella dove i sedicenni hanno un’ampia scelta e possono salire in sella a moto che portano sulle carene sigle importanti: KTM Duke, Aprilia RS, Yamaha YZF-R, Suzuki GSX-R… Adesso, finalmente, si può parlare anche di Kawasaki, che proprio quest’anno ha presentato la più piccola delle sorelle carenate: la Ninja 125. Una moto tutta nuova, che fa sognare e vivere le sensazioni delle potenti ZX-6R e ZX-10R. Siamo stati a Malaga, in Spagna, per provare su strada (e non solo) la nuova Kawasaki Ninja 125. Volete sapere come è andata? Guardate il video e leggete qui sotto.
Com’è
Esteticamente è una vera Ninja, soprattutto nella colorazione in verde dedicata al Kawasaki Racing Team. Il faro anteriore è singolo, con linee spigolose e due piccole prese d’aria che le danno un tocco ancora più sportivo. Dimensioni contenute, come una vera 125: lunghezza di 1.935 mm, interasse 1.335 mm, larghezza 685 mm e altezza sella 785 mm (adatta a chi è meno alto e, come optional, una sella di +20 mm per chi preferisce una seduta più rialzata). Molto interessante anche il profilo del codino: appuntito e aggressivo, con faro singolo al centro. Lo spazio per il passeggero è molto risicato, ma da una carenata ce lo si poteva aspettare. Il cuore della piccola Ninja è il motore monocilindrico 125 cc made in Akashi: 4 tempi, 4 valvole, raffreddato a liquido, alesaggio x corsa 58x47,2 mm. Ovviamente, iniezione elettronica con corpo farfallato da 28 mm, con una potenza massima di 15 CV a 10.000 giri/min e una coppia di 11,7 Nm a 7.700 giri/min. Il telaio è a traliccio in tubi d’acciaio con angolo del canotto di sterzo di 23,8°; il monoammotizzatore è regolabile nel precarico su 5 posizioni e la forcella a steli tradizionali è da 37 mm: a livello estetico avremmo preferito vederne una up-side-down. Per quanto riguarda l’impianto frenante c’è una pinza assiale a due pistoncini all’anteriore con disco da 290 mm, mentre al posteriore il disco è da 220 mm. I cerchi da 17” accolgono gomme 100/80 e 130/70 marchiate Dunlop.
Parlando ancora di numeri, il serbatoio è da 11 litri (non troppo ma abbastanza, visti i consumi ridotti) e il peso è di 148 kg.
Tre le colorazioni disponibili: Lime Green, Metallic Flat Spark Black e Candy Plasma Blue. La Casa di Akashi offre anche diversi accessori per personalizzare la Ninja 125: unghia monoposto, plexiglass sportivo, tamponi salva carene, silenziatore Arrow…
Sotto il cupolino si nasconde un cruscotto totalmente digitale: contagiri con estensione orizzontale, velocità al centro, livello del carburante, chilometri totali e parziali e orologio. Non sono molte le informazioni, ma più che sufficienti su questo genere di moto.
Come va
Saliti a bordo delle Kawasaki Ninja 125 si può subito capire quanto sia compatta: stretta, corta ma pronta ad accogliere motociclisti anche poco sopra il metro e ottanta (come chi scrive). Ma i tecnici giapponesi hanno studiato molto attentamente le plastiche delle carene e il profilo del serbatoio per renderla confortevole anche ai piloti più alti. Inoltre, dettaglio non di poco conto, i semimanubri non sono vincolati alla piastra e, stando attenti a non farli sbattere contro il cupolino, si possono aprire per guadagnare spazio e migliorare la posizione in sella. Posizione in sella coricata sui polsi ma non troppo spinta: infatti, le pedane sono abbastanza avanzate e, dopo ore alla guida, non affaticano. Nota positiva, certo, ma da amante delle moto sportive posso affermare che i tecnici potevano estremizzare un po’ di più la seduta per renderla ancora più “Ninja”.
Detto questo, tra le curve la si sente molto bene: veloce nei cambi di direzione, grazie alle ruotine sottili, e precisa in inserimento. Il punto forte sono le percorrenze, dove bisogna sfruttare la stabilità offerta dalla ciclistica per compensare le prestazioni del motore. 15 CV non sono molti, la spinta sotto ai 5.000 giri/min è un po’ fiacca, ma sopra si riscatta e allunga fino al limitatore, posto a 10.500 giri/min. A tal proposito volevo fare un appunto: ci sono sempre tante discussioni su questi nuovi 125 4 tempi che, a causa delle limitazioni sulla potenza, non affiancheranno mai i leggendari 2 tempi che anni dipinto gli anni ’80 e ’90. Guidando la piccola carenata di Kawasaki tra le curve, ho potuto apprezzare quanto sia tanto propedeutica a un giovane sedicenne alle prime armi con la moto. Bisogna far correre tanto la moto in curva, essere precisi sulla scelta della marcia, usare la frizione quando serve. Insomma, proprio come su un vecchio 2t. Certo, non si vedranno mai velocità di 160 km/h e oltre come una volta, ma con un po’ di malizia con il fresino e qualche giochino con il computer, magari…
Utilizzandola sia in città che fuori, ci ha sorpreso la taratura dell’assetto: morbida per assorbire le asperità dell’asfalto ma abbastanza sostenuta se si vuole alzare il ritmo tra le curve. Per quanto riguarda l’impianto frenante, l’attacco è pronto e si hanno buone sensazioni anche strizzando la leva nelle frenate più impegnative.
Critiche? Si percepisce qualche vibrazione, limitata alla sella, sopra gli 8.000 giri/min e le scritte sul cruscotto, viste le dimensioni del display, sono piccole (in particolar modo l’orologio e il contachilometri).
Per chi è?
Senza ombra di dubbio, la nuova Kawasaki Ninja 125 punta a conquistare il cuore di tanti motociclisti sedicenni: il verde Kawa fa battere il cuore e il logo “Ninja” sulla carena mette le cose ben in chiaro. In sella alla novità da 125 cc di Akashi ci si sente grandi e l’estetica moderna attira tanti sguardi. Il prezzo è di 4.890 euro per la colorazione blu; bisogna aggiungere 100 euro, quindi 4.990 euro, per la verde e la grigia. In Italia arriva nel corso di dicembre, quindi per fine 2018 sarà disponibile in tutte le concessionarie ufficiali del Marchio di Akashi. Ragazzi, non vorrei essere nei vostri panni, perché adesso la scelta si fa dura: e il primo 125 non lo si scorda mai!
Maggiori informazioni:
Moto: Kawasaki Ninja 125
Meteo: Sole, 18°
Luogo: Malaga (Spagna)
Terreno: Strada
Foto: Kawasaki
Sono stati utilizzati:
Casco: HJC RPHA 11 Quintain MC21SF
Giaccia: Dainese Super Speed D1
Guanti: Dainese Full Metal 6
Stivali: Alpinestars SMX-1 R
Ma portassero almeno la cilindrata per i sedicenni a 250cc con delle falange rimovibili giusto per fare le cose vendibili anche agli europei.
Così levi la flangia e giri in pista con eventuale kit, se poi ti beccano in strada cavoli tuoi come è sempre stato.
Ma sai quante ne venderebbero di più in Europa.
Gli danno quelle carrette 4ruote costosissime diesel 500cc o dintorni.... che sono bare in tutti i casi.
Con la flangia subiscono troppi sorpassi e ogni tanto le buttano nei fossi,sflagiate nei fossi ci vanno da sole.
Dove sarà il rischio per un sedicenne con riflessi da gatto in una moto3 stradale con una ciclistica decente e un disco da 320mm davanti.
A noi piacevano 125cc perché Gianola e compagnia....
Adesso farebbero appeal delle 250cc,perché i pilotini super social di oggi corrono con quelle....
Facessero meno mille e allevassero più piloti.