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Genova riparte con il ponte San Giorgio

- A due anni dal crollo del Ponte Morandi, il viadotto Polcevera, si inaugura oggi alla presenza del Presidente Sergio Mattarella il nuovo ponte Genova San Giorgio progettato da Renzo Piano
Genova riparte con il ponte San Giorgio

L'inaugurazione del ponte San Giorgio a Genova quest'oggi alle 18,30 è vissuta da più parti come una festa, ma nasce dalla tragedia del crollo del ponta Morandi del 14 agosto di due anni fa che costò la vita a 43 persone.

Il nuovo viadotto sul fiume Polcevera si chiama Genova San Giorgio, è stato progettato, e offerto alla sua città da Renzo Piano. E' stato costruito in tempi insolitamente rapidi – nonostante alcuni ritardi - per il nostro paese grazie al “Modello Genova” che ne ha snellito i tempi burocratici per far fronte a una vera emergenza traffico. Costo dell'opera lunga 1.067 metri, 202 milioni di euro.

Un ponte progettato secondo l'overdesign, un sovradimensionamento strutturale voluto da Piano e avvallato dal sindaco di Genova e poi commissario per la ricostruzione Marco Bucci.
Il San Giorgio poggia su 18 pile, quasi il doppio di quelle inizialmente previste dal consiglio superiore dei Lavori Pubblici. Sono 19 campate che si trovano a 40 metri di altezza.

Il tracciato del ponte non è tuttavia a norma e questo, nonostante la larghezza delle corsie rispetti i 3,75 metri dalla norme, sul lato ovest ha una curva a raggio insufficiente che obbliga a una riduzione della velocità massima consentita a 80 km/h, contro i 90 del vecchio ponte Morandi.

L'architetto e senatore a vita Piano, intervistato da La Stampa, ha detto che questo «È un ponte genovese. Forte, sobrio. Un ponte fatto di acciaio, ma forgiato nel vento, per questo mi viene in mente la poesia di Giorgio Caproni, Genova di ferro e aria. Quello di oggi per me è un momento sospeso fra due sentimenti profondi. C’è il cordoglio per le 43 vittime, il lutto che deve ancora essere elaborato, che non è ancora diventato storia. La sofferenza che abbiamo dentro. E c’è l’orgoglio per il lavoro portato a termine dalle 1184 persone che hanno costruito il ponte. È stato un lavoro serio, non un miracolo».

L'inaugurazione avverrà con il taglio del nastro da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e da mercoledì 5 agosto sarà percorribile come parte dell'autostrada A10 e sotto la gestione di ASPI.

Momento culminante dell'evento sarà la lettura dei nomi delle 43 vittime, ma molti dei loro familiari non ci saranno come ha fatto sapere Egle Possetti (portavoce del comitato dei parenti delle vittime) in polemica con la gestione affidata ancora ad ASPI.
All'inaugurazione parleranno, oltre al presidente Mattarella, Marco Bucci, il presidente della regione Liguria Giovanni Toti, il presidente del consiglio Giuseppe Conte e l'architetto Renzo Piano.

  • Pacco1198
    Pacco1198, Genova (GE)

    Copio e incollo, dalla stampa genovese, due stralci dell'articolo appena uscito.
    approfitto per mettere al corrente anche quel fenomeno che "ha già identificato i responsabili"... così almeno potrà farsi un'idea di cosa stavo dicendo... (forse)

    il passaggio di mano si perfezionerà definitivamente e il nuovo ponte sul Polcevera tornerà in toto sotto la responsabilità del concessionario. Che, considerata la positiva conclusione della trattativa tra lo Stato e la società, e il tramonto della più volte annunciata revoca della convenzione unica, sarà ancora Aspi.

    in particolare dopo la lettera inviata al commissario Bucci dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, che definiva il percorso amministrativo che avrebbe portato l’infrastruttura nelle mani di Autostrade.

    E con questo chiudo l'argomento rimanendo in attesa dei soliti sfottò su Valentino...!
    Un saluto a tutti.
  • Pacco1198
    Pacco1198, Genova (GE)

    si sono ben guardati dal far vedere o intervistare qualche genovese comune e chiedere l'opinione della popolazione; a me avrebbe fatto piacere conoscere l'opinione dei miei concittadini.
    Commovente l'emozione di Bucci Toti e Piano, molto rispettosa la seconda linea mantenuta da Mattarella, inopportuno l'intervento di conte; ma non avevo dubbi.
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