GreenPass e lavoro, Ducati Motor provvede da sola: pagherà i tamponi ai dipendenti
Mentre il Paese si interroga, arrivando persino a scontrarsi, le aziende si trovano nella necessità di garantire la produzione senza disattendere le nuove regole su lavoro e Certificazione Verde dei dipendenti. Così, sulla scia di quanto già fatto da marchi operanti in altri settori, anche Ducati Motor ha deciso di non aspettare decisioni dall’alto e di individuare una soluzione interna che consenta di garantire la sicurezza e, allo stesso tempo, di non rinunciare a personale trovandosi poi nella necessità di individuarne altro e anche di formarlo. In sintesi: Ducati Motor pagherà i tamponi ai dipendenti che non hanno ancora effettuato la vaccinazione contro il Covid19 e che, quindi, potranno ottenere la certificazione verde solo presentando con cadenza regolare l’esito negativo dei test. Una scelta, quella di Ducati Motor, che è comune anche ad altre aziende che operano nel territorio di Bologna, come comunicato anche in una nota delle sigle sindacali: “In queste ore - scrivono - stanno aumentando le aziende metalmeccaniche di Bologna, a partire dalle grandi imprese e dai gruppi più importanti del territorio, che stanno concordando o comunicando ai rappresentanti sindacali di accogliere le richieste sindacali della gratuità del tampone, attraverso diverse modalità".
ovviamente si cade molto facilmente nella diatriba.
La mia idea è stata quella di vaccinarmi, subito, il 15 luglio avevo già le due dosi fatte e l'ho fatto per tre motivazioni principali, la prima è che essendo a contatto anche con persone più anziane è giusto fare qualcosa per tutelarle (anche se non è poi chiaro che le tuteli davvero), la seconda è che questo è un virus poco rilevante per il 90% dell'umanità ma serio per il restante 10%, la terza perchè non ha senso farsi prendere dalle paranoie per un vaccino quando abbiamo milioni di dubbi su tutta un'altra infinita serie di cose, in primis la lavorazione del cibo, degli steroidi agli allevamenti, ai prodotti usati in agricoltura ecc ecc...
Detto questo, trovo il comportamento dello stato subdolo, come sempre, non mi piace per nulla il ragionamento per il quale esiste la libertà vaccinale, ma se non ti vaccini ti metto una serie di divieti che, nella sostanza, ti rendono obbligatorio il vaccino.
Per rapportarlo alle moto è un pò come dire, puoi fare le moto senza ABS ma non le puoi vendere... Ma se le moto esistono per essere vendute, che senso ha farmele fare senza abs se poi non le posso vendere?? Certo, potrei usarle per correre, ma quante sono le moto che corrono rispetto a quelle presenti nel mercato??
Con i vaccini è la stessa cosa, senza vaccino posso andare a correre al parco, andare via in moto, ma non posso fare il 90% delle cose che si fanno nella vita normale, quindi è la classica mossa subdola in perfetto stile italiano.
Avrei preferito l'obbligatorietà per chi non ha particolari patologie.
Detto questo, una lode a Ducati che sostanzialmente restituisce il diritto al cittadino di lavorare senza dover fare il vaccino.
Non condivido chi non lo fa, ma non mi permetterei mai di dire " non lavorare ".
Il problema è che, alla fine, delle mancanze dello stato, spesso se ne fanno carico imprese e cittadini...
che volete gliene freghi ai dirigenti Ducati dei no vax o dei pro vax , gli interessa che il proprio personale si presenti al lavoro , altrimenti sono guai