Guida a Ducati Monster 600/696
Il piccolo mostro di Borgo Panigale
Ducati getta scompiglio nel placido stagno delle moto naked al salone di Colonia del 1992, allorché presenta il Monster.
Derivato inizialmente dalla sportivissima 851, deve il suo nome ai collaudatori di Borgo Panigale che chiamavano "el monster" - in dialetto bolognese, altro che inglese - quello strano prototipo dalla linea inconfondibile.
Monster 600 (1994 -2002)
Nato con l'esuberante desmo di 900 centimetri cubici, nel 1994 il Monster acquista modi meno rudi, adatti a tutti. Arriva infatti la versione 600 a carburatori, destinata a divenire un autentico fenomeno di mercato tra i bikers più giovani.
Le differenze non si fermano alla cilindrata. Il 600 ha infatti il cambio a 5 marce (sono 6 sul 900), la frizione a bagno d'olio invece che a secco, un solo disco all'impianto frenante anteriore e pneumatici di misura ridotta. Esteticamente si nota la mancanza del radiatore dell'olio davanti al cilindro orizzontale.
Per alcuni la linea ne soffre, a causa del vuoto che si viene a creare dietro la ruota anteriore.
Nel 1998 arriva la nuova colorazione Dark. Ed è di nuovo un successo. Il nero opaco abbassa il prezzo di listino e si presta come base per le elaborazioni grafiche e le personalizzazioni. Cambia il logo Ducati.
Omologazione: Euro 0 (nessuna indicazione sulla carta di circolazione); Euro 1 (mezzi immatricolati dal 17/06/1999 e riportanti la dicitura 97/24 CE).
Prezzo Nuovo (1994 - 2002): 7.410 €; 6.895 (Dark).
Quotazione ritiro da concessionario: 1.360 € (1994); 1.500 € (1995); 1.640 € (1996); 1.770 € (1997); 1.910 € (1998); 2.050 € (1999); 2.190 € (2000); 2.320 € (2001); 2.460 € (2002).
Quotazione vendita: 1.700 € (1994); 1.870 € (1995); 2.050 € (1996); 2.220 € (1997); 2.390 € (1998); 2.560 € (1999); 2.730 € (2000); 2.900 € (2001); 3.080 € (2002).
Monster 620 (2002 - 2006)
Nel 2000 Monster è oggetto di un restyling che coinvolge il parafango posteriore, le frecce e la strumentazione.
La svolta più significativa avviene nel 2002, anno di nascita del Monster 620 i.e. che sostituisce il 600 a carburatori e che, grazie all'iniezione elettronica e al catalizzatore, permette alla nuova nata di rientrare nei parametri omologativi Euro 2.
Il nuovo Monster 620 i.e. viene proposto in 3 allestimenti, Dark, standard ed S. Un'altra importante modifica riguarda la sospensione posteriore. Riprende lo schema di quella montata sull'S4, che fa a meno dell'antiestetico archetto di reazione del forcellone posteriore.
Il nuovo motore sviluppa 60cv a 9.500 giri/min, la moto pesa 177 kg.
Nel 2004 il 620 i.e. diventa più trattabile e si lascia guidare con maggior facilità in città. La novità è infatti la frizione antisaltellamento APTC, che riduce lo sforzo alla leva ed evita il saltellamento della ruota posteriore nelle scalate assassine. Il cambio acquista una marcia (ora sono 6).
Omologazione: Euro 1; Euro 2 (mezzi immatricolati dal 01/01/2003 e riportanti la dicitura 2002/51 Fase A).
Prezzo Nuovo (2002 - 2006): da 7.750 €; da 7.000 € (Dark).
Quotazione ritiro da concessionario: 2.890 € (2002); 3.140 € (2003); 3.390 € (2004); 3.660 € (2005); 3.920 € (2006).
Quotazione vendita: 3.610 € (2002); 3.920 € (2003); 4.240 € (2004); 4.570 € (2005); 4.900 € (2006).
Monster 695 (2006-2008)
Più tredici. Da 60 si passa ai 73 cavalli a 8.500 giri/min della nuova versione dell'entry level di Monster, il nuovo 695, proposto in versione standard e Dark. Invariato il peso di 177 kg a secco.
Omologazione: Euro 2; Euro 3 (mezzi immatricolati dal 01/01/2006 e riportanti la dicitura 2002/51 Fase B).
Prezzo Nuovo: 6.995 €.
Quotazione ritiro da concessionario: 4.310 € (2006); 4.490 € (2007).
Quotazione vendita: 5.390 € (2006); 5.610 € (2007).
Monster 696 (2008)
2008, l'anno della svolta. Arriva il nuovo Monster 696. La linea, pur mantenendo fede alla filosofia progettuale di Monster, è rivista in profondità e resa più moderna e dinamica.
Il peso scende sino alla soglia dei 161 kg (record per una bicilindrica di questa cilindrata), mentre i cavalli aumentano. Sono ora 80, sufficienti a dare brio anche alla nuova entry level di Borgo Panigale. Costa 8.200 Euro la versione Plus (con cupolino e copri sella) e 7.850 la versione base.
Agile, leggera e dall'erogazione molto fluida, è disponibile nelle colorazioni bianco perla, nero e rosso.
Resta a listino il vecchio Monster 695 (Dark e standard) da 73 cv a 8500giri/min per 177 kg.
Omologazione: Euro 3
Prezzo Nuovo: 7.850 € (versione base); 8.200 € (versione Plus).
COSA DICE DUCATI
Ci siamo rivolti a Daniele Ferraina, di Ducati Milano, per scoprire le virtù, le pecche, i richiami e tutto quanto è utile sapere della naked bolognese.
Quali sono i pregi principali di Monster 600 e delle versioni che si sono succedute negli anni?
Daniele Ferraina: "E' una moto leggera, agile e con un motore molto pronto ai bassi. La seduta a pochi centimetri dal suolo aiuta l'approccio dei meno alti e rende facile condurre la moto in città".
Ci sono dei model year da preferire rispetto ad altri?
Daniele Ferraina: "Consiglierei i modelli 620 dal 2004 sino a fine produzione. I primi 600 a carburatore erano meno brillanti ai medi regimi, mentre il 695 in versione Euro 3 ha perso un po' di vigore ai bassi regimi. Ma questa è una pecca che accomuna tutte le moto di media cilindrata che soddisfano la normativa Euro 3".
Chi le cerca?
Daniele Ferraina: "Chi inizia ad andare in moto, le ragazze, chi riprende la moto dopo anni di stop. E soprattutto chi ne fa un uso cittadino. Chi compra il piccolo Monster entra nel mondo Ducati e nella stragrande maggioranza dei casi ci resta, passando alle motorizzazioni più potenti di Monster o alla Hypermotard".
La moto ha subito dei richiami?
Daniele Ferraina: "Nulla di rilevante, la moto nasce bene. E il motore "ad aria" è semplice e robusto. Nessun inconveniente".
Difetti ricorrenti?
Daniele Ferraina: "Il primo 600 a carburatori era un po' delicato di carburazione e messa a punto. La manutenzione dev'essere scrupolosa e fatta da chi conosce il motore Ducati".
Cosa consigli di guardare in particolare, prima di staccare l'assegno?
Daniele Ferraina: "Se la manutenzione è stata fatta, non ci sono particolari problemi. Controlliamo che l'impianto frenante sia in buono stato e che la moto non abbia subito incidenti (telaio, cerchi).
Consiglio sempre di verificare che la moto non abbia subito il taglio del codino originale. In quel caso noi non ritiriamo l'usato, la moto infatti non è più in regola con il Codice della Strada. Attenzione anche alla presenza di scarichi non omologati sulle versioni a iniezione. Spesso portano più svantaggi che benefici all'erogazione e alla potenza del motore".
Qual è la cadenza degli interventi di manutenzione programmata?
Daniele Ferraina: "I tagliandi vanno effettuati ogni 10.000 km sulle versioni 600 e 620. Ogni 12.000 km su 695 e 696".
Andrea Perfetti
Ducati 695 cinghie distribuzione
dubbio se seguire le indicazioni della casa di sostituire le cinghie dopo due anni
oppure attendere i 15000 Km...
Domanda :
Perchè le cinghie devono essere sostituite dopo due anni anche se non hanno raggiunto i 15000 Km ? E'solo un aggravio di costo di gestione (€ 150 ).
Cordali saluti
Marco Garulli
696
troppa plastica,troppe citazioni e giapponerie varie...