Honda CB350 RS, presentata in India
Progettata espressamente per il mercato indiano, la nuova Honda CB350 RS segue e declina in chiave leggermente più sportiva la CB 350 H'ness presentata quattro mesi fa e già venduta in oltre 10.000 esemplari. Identiche nel motore e nel telaio, le due sorelle vantano adesso destinazioni d'uso leggermente differenti se Honda dichiara che la sigla RS significa "Road Sailing" per sottolineare l'attitudine roadster della versione appena svelata.
Poche le differenze, ma in dettagli mirati: innanzitutto gli pneumatici più larghi con il posteriore che diventa un 150/70 e prende il posto del 130/70 della H'ness (non sappiamo se il rapporto di trasmissione finale ha subìto modifiche), la posizione di guida è appena più sportiva grazie al manubrio più basso e alle pedane più arrestrate, gli indicatori di direzione sono adesso a LED, sono stati apposti dei soffietti alla forcella, mentre tutta la parte posteriore - insieme alla sella - è stata ridisegnata per un look più scrambler. Lo scarico, infine, perde la cromatura per diventare nero opaco.
Non cambia nulla per quanto riguarda le prestazioni (21 cv a 5.500 giri e una coppia massima di 3 kgm a 3.000 giri) e per il peso (181 Kg) rispetto alla H'ness, ma la moto resta sempre gradevole e, a parere di chi scrive, più personale e moderna: due le colorazioni, Radiant Red Metallic e bicolore Black/Pearl Sports Yellow.
Certo la sigla RS ci aveva fatto sperare in una versione ancora più sportiva, magari con un motore più prestante, sospensioni e freni appena più evoluti, ma bisogna tenere conto che i contenuti tecnici sono già interessanti (si va dall'ABS a doppio canale al navigatore Turn-byTurn, dai parafanghi in acciaio cromato che - saranno sì pesanti ma - danno l'idea della concretezza della realizzazione) e che se mai questa bella 350 dovesse essere importata in Europa si potrebbe anche sperare in un ritocco per venire incontro ai nostalgici che della Honda CB 350 four degli anni '70 spremevano i 34 cavalli al limite, per prestazioni che oggi fanno quasi sorridere. Moto diverse, senza dubbio, ma l'opera di recupero in chiave moderna del look delle gloriose CB di quarant'anni fa continua a piacerci e saremmo curiosi, molto curiosi, di vedere l'impatto di una"piccola" CB in Europa.
Ci vorrebbe però un bel bicilindrico da almeno 7-800cc e tutte quelle migliorie già dette: doppi freni a disco, forcelle ovviamente maggiorate, materiali un po' più nobili qui e lì per far scendere un po' il peso... e ne venderebbero a vagonate.
Ovviamente la CB1100 attualmente "in servizio" non può coi numeri impensierire e contrastare efficacemente la produzione Triumph: il 4 cilindri ormai su quel genere di moto, a parole è apprezzato...nei fatti poco acquistato.
La linea adesso già ce l'hanno, che mandassero in strada una bella Cb800 con questo layout!