Honda Moto Roma: grande festa delle due ruote
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Pensando a come dovrebbe essere la concessionaria ideale di moto e scooter, ci si immagina qualcosa di molto vicino a quel che oggi nella Capitale e dintorni rappresenta Honda Moto Roma.
Una struttura ampia, accogliente, con spazi giusti per l’esposizione di veicoli, ricambi, accessori ed abbigliamento, capace di offrire non solo l’assistenza tecnica garantita da uno staff di professionisti ma anche un luogo dove, volendo, poter soddisfare il desiderio di mangiare bene o fare un po’ di movimento in un ospitale ambiente fitness.
Chiamatela pure concessionaria 2.0, e sarete molto vicini alla realtà.
L’ennesima conferma di quanto valida sia questa impostazione è venuta dalla tre giorni con la quale Honda Moto Roma ha dato possibilità agli appassionati capitolini di prendere contatto diretto e dinamico con le principali novità della gamma Honda 2019: ma chiamarlo Porte Aperte sarebbe riduttivo, per il bel programma di contorno studiato dalla famiglia Del Gaudio in occasione dell’evento.
Ad iniziare dalla sempre carismatica presenza di Carlo Murelli, vera icona del motorismo laziale e non solo, che ha portato in visione la CB125S, primo modello Honda prodotto negli stabilimenti di Atessa, modificato con un kit che prevedeva pistone alleggerito, nuovo albero a cammes e scarico racing, realizzato dalla Samoto di Roma, moto poi portata in gara nel 1978 nel Trofeo Honda Italia Coupe d'Endurance gestito dalla HIRET (Honda Italia Racing Endurance Team).
Accanto ad un pezzo di storia del motosport, abbiamo ammirato uno scooter davvero da record: un SH 300 di dicembre 2007 capace di arrivare alla bellezza di 318.314 km percorsi, e con l’intenzione di farne ancora tanti!
Il momento clou dell’evento di Honda Moto Roma, oltre alla presentazione del libro su Lucio Battisti (di cui abbiamo parlato qui), accompagnato dall’esibizione canora dei suoi maggiori successi, ed alle sessioni di informazione tecnica per i clienti tenute dal personale dell’officina Honda, è stato quando sul piazzale si è materializzata la dream bike per eccellenza, la Honda RC213.
Il suono tremendo del suo motore, che ha fatto tremare le vetrate e sorridere di gioia i veri cultori del motosport, è stato il miglior suggello ad un evento che speriamo possa ripetersi ancora.
10 e lode poi allo staff tecnico per i servizi di assistenza e manutenzione: trasparenti, tempestivi ed economici (o almeno così mi appaiono, venendo dal mondo Ducati...).
Congratulazioni e avanti cosi !