Honda registra Motocompacto. E' il ritorno del motorino pieghevole?
E' strato depositato all'ufficio dei marchi americani, da parte di Honda Motor, il nome Motocompacto. Per facile assonanza il pensiero va immediatamente al Motocompo che Honda costruì dal 1981 al 1983.
Motor Compo si chiamava invece il concept di un curioso scooter pieghevole che Honda presento al Tokyo Motor Show nel 2011 e che costituiva proprio l'evoluzione ideale del Motocompo.
Due prodotti dedicati alla mobilità cittadina, e al cosiddetto ultimo miglio, dei quali il Motocompacto potrebbe essere l'erede in questi anni Venti.
Motocompo, la cui sigla era Honda NCZ50, era stato sviluppato per essere venduto come accessorio da riporre nel bagagliaio delle automobili Honda City e Today. Manubrio e sella, quando non usati, rientravano negli ingombri di un parallelepipedo lungo 118 centimetri, largo 24 e alto 54, che veniva sistemato in un apposito alloggiamento nel bagagliaio; il peso era inferiore ai 50 kg. Ne furono costruiti circa 54.000 esemplari.
Al Tokyo Motor Show del 2011 Honda presentò invece il concept di un vettura elettrica urbana, accessoriata questa volta con il Motor Compo: uno scooterino elettrico ultra pieghevole da sistemare accanto al sedile di guida e munito di batteria estraibile.
Honda sta già sperimentando moduli di accumulatori estraibili e intercambiabili su più categorie di veicoli.
Motorcompacto, che al momento è soltanto un nome e quindi non si sa se avrà un seguito produttivo, potrebbe essere quindi l'affinamento di quel concept mostrato ormai nove anni fa e a trazione elettrica.