I giovani e la patente della moto: la bella idea di Harley-Davidson
I parcheggi delle scuole offrono una cartina di tornasole piuttosto affidabile del mercato delle due ruote che riguarda il target più giovane: spazi ampi una volta fitti di cinquantini e 125 oggi, sono soltanto punteggiati qua e là di moto, da un po' più di scooter, e lasciano spazio alle vetturette.
D'altra parte non è un mistero che l'età media dei motociclisti tenda più verso i 50 che verso i 30, con i quarantenni a fare da spartiacque tra un mondo spesso desiderato e sognato, ma che, tra costi di acquisto e necessità di fare i conti con le spese accessorie, nei casi estremi resta un sogno da coronare con la liquidazione (per chi potrà averla).
La passione per la moto, insomma, non nasce più tra i giovani, e non scopriamo certo l'acqua calda ricordando che altri beni di consumo, come gli smartphone, hanno preso il posto dei cinquantini nelle richieste ai genitori per una promozione, o che spesso l'acquisto di un mezzo a due ruote viene visto solo come un temporaneo passaggio in attesa dell'automobile.
Quindi, senza ricambio generazionale, la comunità dei motociclisti invecchia e si assottiglia. Oggi se un sedicenne vedesse Easy Rider sbadiglierebbe, mentre ai quarantenni fece venire le farfalle nello stomaco. Non ci sono più i sogni di una volta.
Tra le utenze più “stagionate”, ma anche più fedeli alla marca, troviamo quella di Harley-Davidson, che da qualche anno ha coraggiosamente intrapreso un cammino per aumentare il tasso di ricambio della propria clientela e attirare nuovi appassionati con il programma More Roads to Harley-Davidson, dove la casa di Milwakee gioca su più fronti: modelli sempre più tecnologicamente avanzati e performanti (una su tutti la FXDR 114: modelli che tra l'altro hanno spinto anche i produttori di pneumatici ad adeguarsi alla nascita del segmento delle Power Cruiser, proponendo sul mercato coperture adeguate), introduzione di moto in segmenti prima trascurati - e qui ci riferiamo alla categoria Adventure Touring, partnership per la produzione di modelli di cilindrata fino a 500, l'indiscutibile primato di avere già a listino una moto elettrica che per prestazioni, stile ed autonomia sembra avere fatto centro.
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Adesso arriva anche il Passport to Freedom, che porta in sella i giovani o chi - magari a quarant'anni - aveva bisogno di una piccola spintarella per compiere il passo di prendere la patente e acquistare una moto.
Dunque, basta scuse: Passport to Freedom viene incontro a chi ha appena superato - o sta per superare - l'esame per il conseguimento della patente A: a tutti coloro che l'hanno conseguita dopo il 1 aprile 2019, o prevedono di ottenere l'agognata licenza entro il 30 settembre 2019, Harley-Davidson riconosce un rimborso pari ai costi sostenuti per ottenerla, a fronte dell'acquisto di uno dei modelli già disponibili nei concessionari, fino ad un massimo di 1.000 euro.
Insomma, se hai preso la patente tra il 1 aprile e il 30 settembre, mamma Harley ti paga la patente, ed è veramente un segno dei tempi che uno dei marchi cavalcati da una delle utenze più mature del mercato prenda l'iniziativa per far nascere la passione per la moto e portare nuovi motociclisti in sella.
Se lo scopo di Harley-Davidson è quello di essere sempre più ispiratrice per i motociclisti vecchi e nuovi, pare proprio che iniziative come queste colgano nel segno, sopratutto se chiudiamo il cerchio con la possibilità di acquistare la Sportser Iron 883 con un prezzo fissato a 9.900 anziché 10.900 euro.
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Ps
Che il motociclista medio ormai ha 40 anni lo si sa, i ragazzi ormai hanno altro per la testa