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I radar anti rumore arrivano a Barcellona

- La città catalana, strapiena di moto, scooter e anche molto trafficata, si aggiunge alla lista delle città che stanno installando sistemi automatici per multare i veicoli rumorosi
I radar anti rumore arrivano a Barcellona

Dopo la Francia, il Regno Unito e la Svizzera anche la Spagna si aggiunge ai Paesi europei che stanno introducendo i cosiddetti radar acustici.

Il rumore generato dal traffico veicolare nelle aree urbane, ma anche sulle strade secondarie nei contesti naturalistici, si combatte ormai anche con questi strumenti tecnologici automatizzati.

Si tratta di sensori acustici che rilevano il rumore e quando questo supera una soglia prestabilita attivano una telecamere che fissa veicolo e relativa targa.

La giunta di Barcellona, guidata dalla sindaca Ada Colau, ha deciso di avviare una sperimentazione dei radar acustici che si aggiungono ad altri sistemi di controllo dei comportamenti fissati dal Codice della Strada quali i radar per la velocità e quelli collegati ai passaggi semaforici.

Lo spazio per le moto agli incroci con semaforo
Lo spazio per le moto agli incroci con semaforo

Anche in questo caso il principio non è tanto di scoraggiare il traffico privato (come si fa con le aree a traffico limitato o a pagamento) ma piuttosto di far rispettare le regole e alleggerire il fastidio dei residenti.

La questione,però, come spesso accade è nel metodo applicato. Nel senso che non ci sono differenze fra i veicoli e il limite massimo da non superare (si parla di 5 decibel) non tiene conto delle differenti omologazioni degli impianti di scarico conseguite negli anni dai mezzi circolanti e autorizzati a farlo.

E' stato intanto stabilito che nella città catalana saranno piazzati alcuni dispositivi test per un periodo i tre mesi: raccoglieranno i dati che saranno poi impiegati per redigere le norme anti rumore stabilendole soglie di intervento delle telecamere.
Non si è ancora parlato dell'importo delle eventuali contravvenzioni, ricordiamo che in Francia si parte da 135 euro, mentre dall'altra parte dell'Atlantico, a New York la multa arriva fino a 875 dollari.

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