Nuovo circuito alle Canarie

Ecco come sarà il nuovo circuito di Tenerife: i primi rendering [GALLERY]

- Clima temperato e poche piogge, qualcuno l'aveva capito già negli anni '60 che le Canarie erano un posto ideale per una pista. La storia travagliata di questo progetto e quando dovrebbero essere pronti i lavori

Tenerife - Tutto nasce negli anni 60 quando Robert Patrick Spencer, pilota automobilistico vincitore del IV Gran Premio di Tenerife nel 1968, e di molte altre gare che si disputavano su circuiti cittadini dell’isola delle Canarie, auspicò la costruzione di un circuito permanente.

Spencer comprese per primo che le particolari condizioni climatiche delle Isole Canarie garantiscono le condizioni ideali per la pratica del motociclismo e dell’automobilismo: clima costantemente temperato e scarse possibilità di pioggia.

Lo stesso messaggio arrivò nel novembre del 1997 da Angel Nieto, che disputò e vinse, in coppia con Benjamin Grau ed alla guida di una Ducati, la 4 ore di El Cebadal, gara endurance che si corse nell’isola di Gran Canaria su un circuito cittadino, situato nella zona industriale. “Correre su un circuito cittadino? Non mi piace, ma se non c’è altro …… spero però che in futuro alle Canarie venga costruito un circuito permanente”.

E a Gran Canaria un circuito è stato costruito ed esiste tutt’ora. È il Circuito di Maspalomas, un tracciato situato all’interno di un aereo club, della lunghezza di 4.400 metri (2.270 il percorso corto) che però non risponde ai requisiti minimi di sicurezza e non dispone di nessuna omologazione nazionale o internazionale.

Si è iniziato a fare sul serio nel 2007, quando per volontà dell’allora Cabildo (Governo) di Tenerife venne realizzato un primo progetto, ma bisognerà attendere il 2014 prima che lo stesso Cabildo emetta una gara di appalto. Chi se la aggiudicherà dovrà costruire la pista e tutte le strutture dell’autodromo, che avrà in concessione per 30 anni.

Si definisce quale sarà l’area dove sorgerà il circuito, che occuperà 133 ettari (circa 1,3 km quadrati) e sarà posizionato ai piedi di una collina, non lontano dall’aeroporto di Tenerife Sud.

Arriviamo al 2015 quando ad aggiudicarsi la gara è una ditta spagnola di proprietà di una impresa edile italiana, la quale costituisce la propria società a Tenerife.

Nel 2016 viene anche posata la prima pietra, ma ancora una volta finisce tutto in una bolla di sapone, perché i lavori non iniziano mai. Nel 2017 il Governo ritira la concessione e dopo pochi mesi l’azienda chiude i battenti. La possibilità di veder sorgere il Circuito del Motor de Tenerife sembra allontanarsi, ma a questo punto il Governo locale annuncia che si prenderà cura direttamente della costruzione dell’autodromo, e a tal proposito indice un’altra gara di appalto alla ricerca di un’azienda che si prenda cura dell’analisi degli aspetti gestionali e commerciali del progetto. In pratica uno studio preliminare. Alla fine del 2017 l’analisi è pronta ed a metà del 2018 viene indetta l’ennesima gara, questa volta per la realizzazione di un completo studio di fattibilità.

Ad aggiudicarsela è l’italiano Walter Sciacca, autore di un testo di oltre 500 pagine, nel quale spiega il piano di esecuzione e stima le risorse necessarie.

Sciacca è ben conosciuto nell’ambiente italiano del racing. Nato a Palermo nel 1973, appassionato di motorsport ed informatica, Sciacca inizia la propria attività in un garage dell’autodromo di Binetto dove a 25 anni fonda e dirige una società per l'organizzazione di eventi in circuito, dotato di un sistema informatico da lui stesso creato ed unico al mondo. L’attività procede, tanto che al momento attuale la sua società ha organizzato oltre 1.500 giornate di eventi in pista, comprese gare di auto e di moto con titolazione nazionale ed internazionale. Parallelamente inizia la sua attività di consulente per diversi autodromi in ambito manageriale e commerciale.

Ha ricoperto il ruolo di Responsabile Service Prove Libere Moto e Organizzazione Eventi presso l'Autodromo di Vallelunga ed è stato Amministratore Delegato e Direttore dell'Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola, risultando l’artefice del rilancio sportivo e manageriale del circuito romagnolo, riportato ai massimi livelli internazionali. Oggi è considerato tra i cinque top manager del suo settore, e il suo ruolo è quello di Consulente Internazionale per la Realizzazione, l’Avviamento e la Gestione di Nuovi Autodromi e di tutte le Strutture Commerciali correlate all’attività di un circuito. Da circa 10 anni si occupa esclusivamente di Consulenze Internazionali ed i suoi Clienti sono: Fondi d'Investimento, Governi, Multinazionali nel campo delle Costruzioni, Sviluppatori di Progetti di grande impatto economico, oltre a Singoli Industriali e Imprenditori che desiderano finanziare o portare avanti progetti ad uso privato o commerciale.

Le sue aree di azione sono prevalentemente America, Medio Oriente e Asia. Ha creato la Sciacca International Projects con sede a Milano, ma per ogni nazione dove lavora è sua consuetudine creare una società locale, come nel caso del Circuito di Tenerife, sulla cui isola ha sede la SCT – International Motorsport, che si avvale di uno staff composto da ingegneri e architetti locali ed italiani. Il Direttore Tecnico è l’ing. Adamo Leonzio, progettista del nuovo circuito di Tenerife, ed a capo di un gruppo di lavoro che si avvale anche delle prime due donne al mondo progettiste di autodromi, l’arch. Manuela Trivarelli e l’ing. Alessandra D’Onofrio. Quando nel 2020 il Governo di Tenerife decide di indire una gara d’appalto Europea per la revisione del progetto in supporto di Gestur (società governativa di progettazione), è la SCT ad aggiudicarsela, con un lavoro molto complesso, che ha portato all’ottenimento dei pareri preliminari positivi della FIA e della FIM, decretando la promozione del progetto a livello internazionale. Il circuito di Tenerife sarà uno dei pochi circuiti al mondo con la doppia omologazione di grado massimo, adatto quindi ad ospitare sia gare di F1 che di MotoGP. Lavorando di comune accordo con gli allora ispettori della FIM Franco Uncini e della FIA Giuseppe Muscioni, la pista ha ottenuto il parere positivo preliminare FIM B+AT per le moto e FIA 2+1T per le auto. Questo consentirebbe la disputa delle gare del mondiale SBK ed i test della GP. (per ospitare le gare GP occorre aver prima firmato un contratto con la Dorna).

E siamo ai giorni nostri. Con il progetto approvato, per la costruzione del circuito viene indetta una gara d’appalto Europea, alla quale si sono candidate 9 aziende. L’intero progetto ha un budget di 56 milioni di euro e dovrà essere ultimato entro 40 mesi dall’assegnazione. SCT lavorerà insieme a Gestur, per appurare che i lavori vengano compiuti a regola d’arte, assisterà l’azienda governativa durante le visite che gli ispettori omologatori faranno durante i lavori, ed apporterà le modifiche eventualmente necessarie in corso d’opera. Se tutto procede come si spera, il Circuito del Motor de Tenerife sarà pronto tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026.

  • Toscano34
    Toscano34, Siena (SI)

    Tutto ok, fatto salvo che alle Canarie tutto puzza di cipolla, il vento forte è una costante da inserire a progetto, e l'unica cultura del Motorsport oltre al truzzame notturno è qualche rally del menga.
    Dato il regime fiscale agevolato per le aziende che operano là,on era difficile ipotizzare un impianto Canariese.
    Che funzioni, poi, sarà un altro discorso.
  • Saponetta99-
    Saponetta99-, Dolianova (CA)

    Peccato che in Italia nessuno pensi alla Sardegna come luogo per una bella pista. Spazio e terreni lontani dai centri abitati ce n'è in abbondanza, l'isola ha sempre bisogno di turismo ed inoltre è già famosa a livello internazionale per la Costa Smeralda.
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