In Francia partono le prime aree di servizio attrezzate per i motociclisti
L'autostrada non è il percorso preferito dei motociclisti: a parte la monotonia nella guida, sulle autostrade si perde il gusto della scoperta del viaggio, che resta talvolta un monotono trasferimento da liquidare il prima possibile, restando sempre sotto i limiti di velocità. Da chi teme gli infiniti rettilinei squadragomme e chi invece non riesce a rinunciare a quella piacevolissima sensazione di bighellonare con la moto per le statali, tutti possiamo concordare che in generale le autostrade sono più a misura di automobile che non di motocicletta.
Dalla Francia, però, arriva una buona notizia: le aree di servizio autostradali per motociclisti. L'Autoroutes Paris-Rhin-Rhône (APRR), che gestisce alcuni tratti autostradali nella regione tra Parigi e Grenoble, ha appena lanciato in collaborazione con Dafy, delle aree di servizio attrezzate per accogliere degnamente i biker. Tra le peculiarità dell'iniziativa l'opportunità di trovare eventuali accessori o ricambi motociclistici che permettono di risolvere l'80% delle esigenze di chi viaggia in moto, ma che è alle prese con un imprevisto (pensiamo ai guanti, kit riparazione, kit medici obbligatori in Francia e a tutte quelle esigenze che in autostrada non potrebbero essere risolte senza uscirne e dirigersi verso un centro abitato), senza alcun ricarico ulteriore nei prezzi rispetto a quanto proposto fuori dalla rete autostradale dalla stessa Dafy.
In queste aree è possibile riporre in custodia gratuita il casco, e in alcune ai motociclisti viene pure offerto l'espresso e messo a disposizione uno spazio per chi fa uno stop durante un temporale e desidera asciugare l'abbigliamento. Attualmente il servizio è presente sulle A6, A43, mentre da novembre in poi sono previste ulteriori aperture anche sulle A39, A40 e A31.
L'iniziativa fa il paio con quella lanciata da Repsol in Spagna, dove 25 aree di servizio Moto Stop Repsol sono già in funzione, e offrono servizi simili a quelli proposti dalla APRR. Si diffonderanno anche in Italia?
Sono passato sul ponte crollato a Genova migliaia di volte.